Partiti di centro sinistra e l'Aborto

Data: 3 ott 2024


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𝒰no scandalo ha coinvolto le parole del Pontefice. Durante una sua dichiarazioni domenica 30 settembre 2024 mentre era di ritorno da una visita pastorale in Belgio, il Papa di Roma ha dichiarato che:
"Un aborto è un omicidio", "si uccide un essere umano", "i medici che si prestano a questo sono, permettetemi la parola, sicari".

"E su questo non si può discutere"
Parole forti che si prestano a una deduzione logica ovvero che se ci sono dei "sicari" allora ci sono anche dei mandanti e questi non possono che essere le donne. Io aggiungerei tutte le donne ma è una mia opinione personale.

Pare che questa dichiarazione in merito all'applicazione della legge 194 sull'aborto non sia la sola ma che in precedenza ce ne siano state altre da parte di Bergoglio. Comunque soffermiamoci su una prima reazione da parte dei medici di Torino arrivata giovedì 3 ottobre all'ANSA che attraverso la loro associazione hanno dichiarato:
L'Ordine dei Medici di Torino ha scritto al ministro della Salute Orazio Schillaci e al ministro degli Esteri Antonio Tajani chiedendo di "valutare una ferma presa di posizione nei confronti dello Stato della Città del Vaticano" per le parole di Papa Francesco, che ha definito "sicari" i medici che praticano l'interruzione di gravidanza.
Alcune ore dopo il lancio dell'ANSA, sempre giovedì 3 ottobre, c'è stata la dichiarazione di Elly Schlein che è la segretaria del PD, il più grosso partito del centro sinistra:

L’aborto è un diritto fondamentale regolato da una legge dello Stato ma è un diritto ancora troppo negato in questo Paese, con un’altissima percentuale di medici obiettori e la carenza di strutture. Proprio per questo le parole sono importanti e decisive. Non si può criminalizzare chi adempie a una legge dello Stato. Piena solidarietà ai medici che attuano la 194.

Per questo capiamo e siamo accanto all’Ordine dei medici di Torino che si è sentito giustamente toccato da parole che non corrispondono al proprio ruolo professionale a servizio dei diritti riconosciuti dallo Stato. Siamo certi che i ministri interpellati sapranno rispondere tutelando la dignità e il ruolo dei medici.

In ogni caso non permetteremo che si calpestino i diritti di donne e ragazze che cercano di accedere al percorso di interruzione volontaria di gravidanza.

Cercando con Google News, un motore di ricerca per gli articoli di giornale, dichiarazioni del PD o di Schlein tra il 30 settembre e il 3 ottobre, non compare nessuna news sul Papa e queste forti affermazioni. Quindi sembra che il PD si sia accodato alla presa di posizione dell'Ordine dei medici di Torino e non sia stato in grado di avere una posizione autonoma magari di critica per le parole di Francesco. Certamente Schlein si è mossa con un ritardo di 4 giorni.

Segue alcune ore dopo, giovedì sera, la notizia su ADNKronos che il Premier Belga ha dato il la a uno scontro diplomatico con la Santa Sede:
"Le parole del Papa sono inaccettabili, non abbiamo nessuna lezione da ricevere". Rispondendo ad un'interrogazione alla Camera, il premier belga Alexander De Croo, secondo quanto si legge su "Le Soir", ha così commentato le parole del Papa, che ha detto che l'aborto è un "omicidio" e i medici che si prestano alla pratica sono dei "sicari", sul volo di ritorno dal Belgio domenica scorsa, riferendosi al re del Belgio Baldovino, antiabortista, per il quale ha annunciato che si procederà con la causa di beatificazione

De Croo ha anche annunciato che convocherà il nunzio apostolico per "discutere" la questione: "Il mio messaggio al nunzio apostolico sarà chiaro: quello che è successo è inaccettabile".
Per quanto riguarda il M5S non ho trovato nessuna dichiarazione di Conte. Si è espressa tramite facebook verso le 20:00 l'esponente importante Chiara Appendino con questa dichiarazione:
Ora i pochi medici che garantiscono questo diritto vengono definiti "sicari" dal Papa senza che nessuno al governo alzi un dito.
Mi schiero al fianco dei medici di Torino che hanno chiesto formalmente al governo di prendere una posizione.
Anche lei prende una posizione indiretta appoggiando quello che dicono altri (l'ordine dei medici di Torino) ma non prendendo una posizione diretta, per esempio di critica per le parole del Papa. Comunque ha avuto il coraggio di nominare il Papa nel suo post, al contrario di quanto ha fatto Schlein.

Chi prende una posizione anticlericale è invece Magi di +Europa che afferma:
Il governo italiano dovrebbe ... prendere una posizione netta e chiara sulle inaccettabili parole del Papa.
... e non sarà certo il Papa o il Vaticano a determinare cosa devono fare con il loro utero.
Non ho trovato dichiarazioni della sinistra (AVS con Fratoianni).

Riassumendo le parole di critica verso la dichiarazione del Papa che ha definito sicari i medici sono state fino a giovedì 04 ottobre 2024:
  • PD (Schlein): Siamo certi che i ministri (del Governo di destra di Meloni) sapranno rispondere (ai medici) (Schlein non nomina mai il Papa né esplicitamente e né implicitamente)
  • M5S (Conte): nessuna dichiarazione
  • M5S (Appendino): (i medici) vengono definiti "sicari" dal Papa senza che nessuno al governo alzi un dito
  • AVS: non ho trovato dichiarazioni ma essendo un piccolo partito emerge poco nei giornali più importanti
  • +Europa (Magi): inaccettabili parole del Papa, ..., non sarà certo il Papa o il Vaticano a determinare cosa devono fare con il loro utero

Si nota prima di tutto una critica verso il Papa che è inversamente proporzionale all'importanza della carica politica, sembra che se cadrà il Governo attuale, i politici che guideranno la nuova coalizione di centro sinistra (se ipoteticamente vincessero le nuove elezioni) potranno dire di essere sempre stati d'accordo con il Papa e di non avere mai criticato le sue parole nemmeno sull'aborto.

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L'unica critica pungente è venuta da Riccardo Magi, che però nei sondaggi non supera nemmeno la soglia di sbarramento del 5%. Chiara Appendino fa una velata critica al Papa ma nelle parole accusa il Governo invece di criticare direttamente il Pontefice. Però Chiara è un deputato qualunque.

Da fuori Italia, invece, ci sono state parole chiare con il Premier De Croo che ha usato parole di critica pungenti, inesistenti dalla parte italiana, sia di Governo che di opposizione, affermando:
  • Le parole del Papa sono inaccettabili, non abbiamo nessuna lezione da ricevere
  • convocherò il nunzio apostolico

In pratica quello che ha affermato il più anticlericale e marginale politico italiano (Riccardo Magi), lo ha affermato il Premier Belga e ne ha portato avanti le conseguenze provocando uno scontro diplomatico.

Altre dichiarazioni di altri politici:

Azione (Carlo Calenda): definisce quelle del Papa «parole profondamente sbagliate». Ed aggiunge: «La violenza delle espressioni del Papa in un dibattito pubblico generale, fatto già di urla e rabbia, è incomprensibile».

vicecapogruppo di FdI alla Camera Alfredo Antoniozzi: «pretendere che la Chiesa su questo argomento abbia una posizione moderata sarebbe sbagliato».

PD (Alessandro Zan) «grato ai sanitari che consentono l’applicazione della 194, che oggi è necessario difendere»

M5S (Gilda Sportiello) qui: «Non può essere di certo Papa Francesco il mio interlocutore sull'aborto: sono una deputata di uno stato laico.»

+Europa (Carla Taibi): «Di fronte alle parole del Papa sull’aborto ci sarebbe piaciuto ascoltare le parole del ministro della Salute Schillaci a difesa della laicità del Ssn, dei medici, della scienza e a difesa delle donne. E invece assistiamo alla totale indifferenza del governo davanti a queste pesanti parole del Papa verso chi esercita la propria professione in maniera libera, laica e indipendente»
Di questo gruppo i politici più importanti sono Alessandro Zan che infatti non ha espresso nessuna critica al Pontefice, né diretta e né indiretta, a seguire abbiamo Gilda Sportiello che pur avendo una incessante azione pro aborto all'interno dell'opposizione, non va oltre a parole che evitano il problema di criticare il Papa.

È evidente da chi ha un po' di memoria storica che le parole del Papa e la non reazione da parte politica significano che la posizione della Chiesa è un argine a qualsiasi cambiamento della legge sull'aborto e sulla sua applicazione. Se non si è in grado di criticare il Papa in questa occasione non si è neppure in grado di sostenere cambiamenti importanti nel diritto alla donna di abortire.

Conclusioni


Sia da parte del M5S ma soprattutto da parte del PD non c'è nessuna possibilità di formare un Governo che abbia posizioni contrastanti con la Chiesa di Roma in tema di Interruzione Volontaria di Gravidanza. Quindi la necessità di cambiare la 194 per esempio in termini di:
  • limitare o abolire l'obiezione di coscienza
  • togliere la settimana di riflessione
  • indebolire l'influenza dei gruppi antiscelta negli Ospedali e consultori
  • costituire delle buffer zone intorno agli Ospedali
sono promesse solo da campagna elettorale che poi si scontreranno con la volontà di non contraddire la Chiesa e il Pontefice e quindi porteranno a un nulla di fatto.

L'avanzamento del diritto alla scelta più recente si è avuto molti anni fa con il Governo Conte II in cui governava il M5S insieme al PD e insieme alla sinistra di LeU (Liberi e Uguali) oltre che Italia Viva, che aveva messo come Ministro della sanità Roberto Speranza (LeU) che con molte difficoltà è riuscito a fare avanzare di un passo la legge 194.

Speranza è riuscito nel 2020 in un Governo di centro sinistra (2019-2021), tra i più sbilanciati a sinistra degli ultimi decenni, a disporre una circolare (notate bene che non si tratta di una legge ma di una semplice circolare) che prevedeva l'estensione dell'uso della RU486 dal termine di 7 settimane alle 9 settimane e prevedeva l'uso pure nei consultori.

Questo è il massimo che è stato possibile fare negli ultimi decenni. Correggetemi se la mia memoria mi tradisce.

Cronistoria


La legge 194 è del 1978 ed è stata approvata dal PCI e dalla DC, quindi è di quasi mezzo secolo fa. Poi è seguito un Referendum abrogativo che ha confermato la legge ma questo non è opera della politica ma della democrazia diretta, a seguire c'è stata nel 2009 l'introduzione da parte dell'AIFA, l'agenzia del farmaco, della pillola abortiva RU486 dopo moltissimi anni in cui era disponibile all'estero. Silvio Viale è stato una dei precursori spendendosi personalmente per l'uso sperimentale del Mifepristone combinato con una prostaglandina che hanno aperto la strada ad AIFA.

La politica comunque non ha messo i bastoni tra le ruote all'AIFA anche se il Ministro Sacconi di allora ha imposto l'anacronistico ricovero di tre giorni. Di seguito le donne si rifiutavano di essere ricoverate tre giorni e l'imposizione è stata tolta solo nel 2020 da parte del Ministro Speranza. In quel mandato (2019-2021, Conte II) il Ministro ha pure approvato la circolare che rivoluzionava l'uso della RU486 portando il limite da 7 settimane a 9 settimane e che quindi ne rendeva l'uso pratico effettivo, inoltre ha portato l'impiego anche nei consultori.

Riassumendo dal 1978 a parte quello che ha fatto Roberto Speranza nel 2020, il resto è stata sostanzialmente un'azione dal basso per fare adottare la RU486 e un atto di democrazia diretta per il Referendum abrogativo che ha confermato la legge 194. In tutte le azioni dal basso hanno avuto un ruolo determinante i Radicali con Marco Pannella, tra l'altro Silvio Viale è anche lui un radicale.



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