Il Governatore del Veneto Zaia farà il terzo mandato o come
Governatore o in squadra, lo dice un figura di primo piano della Liga
Veneta, il Sindaco di Treviso Mario Conte. Ma lo stanno dicendo da mesi
diversi esponenti di primo piano della Lega veneta ovvero della Liga. I
numeri che la Lega ha in Veneto danno corpo alla possibilità concreta di
vincere le prossime elezioni regionali da soli, senza gli alleati.
In una intervista a Repubblica il Sindaco di Treviso dice quello che altri pezzi grossi della lega hanno già suggerito da mesi ovvero:
Marcato, uno degli esponenti più importanti della squadra di Zaia afferma:
Da ricordare che alle elezioni regionali del 2020 la Lega e gli altri partiti del centro destra hanno avuto basse percentuali. Chi ha vinto le elezioni è stata la Lista Zaia che ha preso il 44.57% dei voti e che è espressione della capacità del Governatore attuale di attrarre consenso in Veneto.
In aggiunta occorre dire che se la Lista Zaia corresse da sola avrebbe una capacità maggiorata di attrarre consenso in quanto non sarebbe più limitata dagli elettori che voglio votare Zaia ma che sono contrari alle politiche sostenute da Fratelli d'Italia o da Forza Italia. La storia elettorale d'Italia ha dimostrato che correre da soli fa aumentare di un po' i voti rispetto che correre in coalizione. Partendo da un presunto 44% è quindi pronosticabile di arrivare a valori più elevati, questo sbaraglia tutti gli avversari che numeri del genere in Veneto non li hanno mai avuti. Sia Forza Italia alleata con Fratelli d'Italia che tutto il centro sinistra alleato.
È da supporre che in Veneto la Lista Zaia possa attrarre molti voti da cittadini di centrosinistra se corresse da sola e non in coalizione con Fratelli d'Italia e con Forza Italia. Zaia ha un consenso trasversale nell'arco politico che è limitato solo dalle politiche estremistiche degli esponenti di Fratelli d'Italia cui un elettore di centro sinistra è allergico e dalle politiche di Forza Italia cui Galan apparteneva.
In fine occorre ricordare che Luca Zaia attraverso i partiti di centro destra che lo sostenevano ma principalmente per il sostegno personale degli elettori verso la sua figura, ha raccolto 1.883.960 di voti che corrispondono al 76,79% dei voti validi. Da ricordare che in Veneto ci sono grosso modo 5 milioni di abitanti e 4 milioni di elettori. Quindi Zaia nel 2020 ha attratto quasi un elettore ogni due (46%).
Queste percentuali bulgare vanno confrontate con i risultati, per esempio, di Fratelli d'Italia che alle ultime elezioni Europee del 2024 ha attratto a livello nazionale solo un po' più di un elettore ogni 10 (13%): voti di Fd'I 6.733.906, Elettori 51.214.348.
Notate la differenza tra la capacità di Zaia di attrarre consenso in Veneto con quasi un elettore su due (46%) che vota per lui e quella di Meloni che attira più di un elettore ogni 10 (13%) a livello nazionale. Certo se Zaia si presenterà da solo attraverso la sua lista non avrà più i voti del partito di Meloni e di Tajani e quindi il 46% si ridurrà ma Zaia è sempre stato definito il Doge perché i voti vanno a lui e non ai partiti che contano poco in Veneto.
Le posizioni progressiste di Zaia sull'aborto e sul fine vita (La legge regionale per tempi certi per il fine vita è stata bocciata per il voto contrario della consigliera del PD Bigon). Una Lista Zaia maggioritaria avrebbe i voti per fare quello che il PD non è mai stato in grado di fare in termini di diritti civili sia in Veneto che nelle altre regioni.
P.S. Zaia se vincerà le elezioni del 2025-2030, sarà al sua quarto mandato. Comunque ha già fatto altri mandati come vicepresidente del Veneto (dal 2005 al 2008), quindi se farà il vicepresidente dal 2025 al 2030 avrà fatto 5 mandati in posizione di vertice: 3 come presidente e 2 come vicepresidente.
In una intervista a Repubblica il Sindaco di Treviso dice quello che altri pezzi grossi della lega hanno già suggerito da mesi ovvero:
"Noi siamo pronti a correre anche da soli. Quindi non c'è proprio margine".Mario conte aggiunge quello che sono le prospettive future per chi governerà il Veneto:
"Luca Zaia è il nostro candidato". Ma se non cambierà la legge sul terzo mandato l'attuale governatore non potrà ricandidarsi: "ma lui ci sarà lo stesso. E' la punta di diamante di una squadra con un grande consenso".In pratica quello che si prospetta in Veneto è che Zaia sia o la figura di vertice o il vicepresidente del Veneto se non potrà candidarsi come Governatore.
Marcato, uno degli esponenti più importanti della squadra di Zaia afferma:
per quanto mi riguarda e ci riguarda, ovvero per una gran parte dei nostri militanti, il prossimo candidato alle Regionali dovrà essere un candidato della Lega, se poi ci sarà convergenza di tutto il centrodestra bene altrimenti siamo prontissimi ad andare da soli con una lista Lega, una lista Zaia e una lista autonomista.Quindi Marcato afferma che se non ci sarà il terzo mandato ci sarà una lista Zaia e per forza di cose Zaia sarà l'uomo di punta anche se non sarà Governatore. Inoltre la Lega correrà da sola se non ci saranno le condizioni.
Di fatto si pone un aut aut. In laguna non è ancora tramontato il sogno di poter avere un terzo mandato di Zaia. Se non ci dovesse essere, però, si fa sapere urbi et orbi che il Carroccio è pronto a correre da solo.Questa è l'affermazione di Alberto Villanova, consigliere regionale presidente dell'intergruppo Lega-Liga Veneta rilasciata al Gazzettino.
Da ricordare che alle elezioni regionali del 2020 la Lega e gli altri partiti del centro destra hanno avuto basse percentuali. Chi ha vinto le elezioni è stata la Lista Zaia che ha preso il 44.57% dei voti e che è espressione della capacità del Governatore attuale di attrarre consenso in Veneto.
In aggiunta occorre dire che se la Lista Zaia corresse da sola avrebbe una capacità maggiorata di attrarre consenso in quanto non sarebbe più limitata dagli elettori che voglio votare Zaia ma che sono contrari alle politiche sostenute da Fratelli d'Italia o da Forza Italia. La storia elettorale d'Italia ha dimostrato che correre da soli fa aumentare di un po' i voti rispetto che correre in coalizione. Partendo da un presunto 44% è quindi pronosticabile di arrivare a valori più elevati, questo sbaraglia tutti gli avversari che numeri del genere in Veneto non li hanno mai avuti. Sia Forza Italia alleata con Fratelli d'Italia che tutto il centro sinistra alleato.
Kensan.it
In più c'è da aggiungere che Zaia ha attratto molti cittadini al voto con una affluenza nel 2020 del 61.15%, che fa presupporre che l'astensione possa colpire più l'opposizione sia di destra che di sinistra che la lista Zaia.È da supporre che in Veneto la Lista Zaia possa attrarre molti voti da cittadini di centrosinistra se corresse da sola e non in coalizione con Fratelli d'Italia e con Forza Italia. Zaia ha un consenso trasversale nell'arco politico che è limitato solo dalle politiche estremistiche degli esponenti di Fratelli d'Italia cui un elettore di centro sinistra è allergico e dalle politiche di Forza Italia cui Galan apparteneva.
In fine occorre ricordare che Luca Zaia attraverso i partiti di centro destra che lo sostenevano ma principalmente per il sostegno personale degli elettori verso la sua figura, ha raccolto 1.883.960 di voti che corrispondono al 76,79% dei voti validi. Da ricordare che in Veneto ci sono grosso modo 5 milioni di abitanti e 4 milioni di elettori. Quindi Zaia nel 2020 ha attratto quasi un elettore ogni due (46%).
Queste percentuali bulgare vanno confrontate con i risultati, per esempio, di Fratelli d'Italia che alle ultime elezioni Europee del 2024 ha attratto a livello nazionale solo un po' più di un elettore ogni 10 (13%): voti di Fd'I 6.733.906, Elettori 51.214.348.
Notate la differenza tra la capacità di Zaia di attrarre consenso in Veneto con quasi un elettore su due (46%) che vota per lui e quella di Meloni che attira più di un elettore ogni 10 (13%) a livello nazionale. Certo se Zaia si presenterà da solo attraverso la sua lista non avrà più i voti del partito di Meloni e di Tajani e quindi il 46% si ridurrà ma Zaia è sempre stato definito il Doge perché i voti vanno a lui e non ai partiti che contano poco in Veneto.
♣️♣️♣️♣️♣️♣️♣️♣️
Wikipedia afferma:- Il 29 marzo 2010 Zaia vinse le elezioni ottenendo più del 60% dei consensi
- Il 1º giugno 2015 Zaia venne ricandidato alla presidenza del Veneto per un secondo mandato ottenendo il 50% dei voti.
- Cinque anni più tardi, 2020, venne riconfermato Presidente con il 76,8% dei voti e la sua lista personale prenderà il 44,6% staccando di gran lunga gli altri partiti della coalizione e gli avversari.
Le posizioni progressiste di Zaia sull'aborto e sul fine vita (La legge regionale per tempi certi per il fine vita è stata bocciata per il voto contrario della consigliera del PD Bigon). Una Lista Zaia maggioritaria avrebbe i voti per fare quello che il PD non è mai stato in grado di fare in termini di diritti civili sia in Veneto che nelle altre regioni.
P.S. Zaia se vincerà le elezioni del 2025-2030, sarà al sua quarto mandato. Comunque ha già fatto altri mandati come vicepresidente del Veneto (dal 2005 al 2008), quindi se farà il vicepresidente dal 2025 al 2030 avrà fatto 5 mandati in posizione di vertice: 3 come presidente e 2 come vicepresidente.