ℒa Regione del Veneto sta pubblicando i dati sulle Interruzioni volontarie di gravidanza (IVG) nel sito ufficiale, ne ho approfittato per stilare molti grafici e tabelle.
NOTA: A fine marzo 2024 sono usciti i dati del 2023 della Regione Veneto sulle IVG regionali, per cui alcuni paragrafi di questo testo sono aggiornati con i dati del 2023.
Come detto dalla Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatović, "Esorta le autorità (italiane) a garantire alle donne e alle ragazze un accesso senza ostacoli ai servizi di salute sessuale e riproduttiva, comprese le cure per l’aborto e la contraccezione". Nel suo Rapporto del 2023, al punto 123, afferma: "... mancanza (in Italia) di informazioni ufficiali chiare sugli ospedali che forniscono cure per l'aborto, ...". Per questo motivo è estremamente utile pubblicare i dati del Veneto, ospedale per ospedale, e più recenti possibile.
Il primo grafico è relativo agli aborti totali per singolo ospedale veneto nel 2023. Si tratta delle IVG effettuate entro le 8 settimane di gestazione (colonna verde), entro le 9-10 settimane (colonna gialla), entro le 11-12 settimane (colonna rossa indicante la situazione limite) e la colonna in blu per la somma delle precedenti 3 colonne.
Per le IVG farmacologiche il limite è di 9 settimane compiute, come da circolare del Ministro Speranza del 2020, quindi in questo grafico ci sono anche questi aborti nella prima e in parte nella seconda colonna. Le IVG si effettuano solo fino al 90° giorno di gestazione secondo la legge 194/78 e quindi fino a 12 settimane e 6 giorni per motivi di salute, economici, sociali o familiari.
Quindi la 12esima settimana corrisponde quasi a 90 giorni, oltre si tratta di situazioni particolari in cui è messa in pericolo la vita della gestante o altri casi particolari.
Ricordiamo che le settimane di gestazione si contano dal primo giorno delle ultime mestruazione, quindi il "ritardo" avviene a partire da 4 settimane di gestazione. Il tempo di considerare di essere in gravidanza e si arriva facilmente a 6 settimane di gestazione quando si è fatto il test di gravidanza e si inizia la procedura burocratica per fare l'IVG con la richiesta del certificato presso i consultori o presso il proprio medico di base o lə ginecologə privatə.
Riassumendo il grafico è composto dalle seguenti colonne per ogni ospedale veneto nel 2023:
La tabella che segue riporta una parte dei dati del grafico appena visto (la tabella dettagliata la trovate nel foglio elettronico linkato alla fine di questo testo). In particolare ci sono le IVG effettuate entro le 12 settimane per ogni ospedale nel 2023 (Colonna BLU) e nel 2022, quindi sia col metodo farmacologico (RU486) che col metodo chirurgico, indicate con "Tot":
Complessivamente in Veneto nel 2023 sono state fatte 3'946 IVG entro le 12 settimane, di cui il 61,56% entro le 8 settimane di gestazione, 22,68% tra 9 e 10 settimane, 15,76% tra 11 e 12 settimane di gestazione. Nella tabellina che segue si vedono questi dati con anche quelli dell'anno precedente, il 2022.
Da notare che nel 2023 si sono fatte molte più IVG precocemente e presumibilmente IVG con la RU486 che si fa entro le 9 settimane: +10,26% aborti entro le 8 settimane di gestazione nel 2023 rispetto al 2022. Le IVG entro le 8 settimane sono ormai il 61.56% di tutte le IVG. Ricordo che le settimane di gestazione si contano dal primo giorno dell'ultima mestruazione per cui il "ritardo" che fa sospettare di essere in gravidanza parte già da 4 settimane di gestazione, facilmente si arriva a 6 settimane quando si inizia la procedura burocratica per fare l'IVG.
Una buona notizia sembra emergere dalla tabella dove si vede che l'Ospedale di Valdagno, che non eseguiva IVG sia nel 2021 che nel 2022, ha eseguito 38 aborti nel 2023 che sono tutti farmacologici. Tale dato è confermato anche dalle tabelle degli altri capitoli di questo articolo: la tabella degli obiettori e quella delle IVG farmacologiche. Ho Chiesto alla Consigliera Regionale del M5S Erika Baldin se è possibile avere una conferma di questo, vedremo. Intanto diamo per buona questa notizia.
In dettaglio possono essere utili i due ingrandimenti del grafico qui sopra, quello che segue è relativo ai primi 13 ospedali per le IVG per settimane di gestazione:
Il secondo ingrandimento sono le IVG per settimane di gestazione dei successivi e finali 16 ospedali del Veneto nel 2023, si tratta spesso delle strutture più piccole, comunque delle strutture che fanno poche IVG:
Risulta evidente come a Belluno non si fa nessun aborto, Belluno risulta un capoluogo di provincia della Regione Veneto, non si tratta di un piccolo paese. L'ospedale dove le colonne verdi sono più alte e quelle gialle e soprattutto rosse sono più basse è certamente quello di Rovigo dove quasi tutte le donne hanno una IVG in tempi rapidi, inferiori alle 8 settimane.
Gli ospedali che intervengono entro 8 settimane di gestazione (colonne verdi alte) limitano l'apprensione della donna che vuole terminare la gravidanza il più presto possibile. Questi ospedali hanno come caratteristica di avere le colonne gialle e soprattutto rosse molto piccole. Si può vedere che sono in questa situazione: Mestre, Cittadella, Schiavonia, Feltre, Venezia, Rovigo. Da evitare l'Ospedale di Padova che ha gran parte delle IVG a ridosso del tempo massimo concesso dalla legge 194.
Un dato molto importante è il numero di ginecologi che permettono l'IVG nelle varie strutture ospedaliere venete. Una parte di questi è obiettore di coscienza e quindi non esegue aborti. Spiacevolmente nel 2023 gli ospedali di:
Credo che per l'ospedale di Belluno, le donne si debbano rivolgere all'ospedale di Feltre che dista oltre 30 km. Per Trecenta lo spostamento credo debba essere a Rovigo che dista anche in questo caso oltre 30 km. Un grosso disagio. Se pensiamo che l'IVG riguarda pure le minorenni anche senza informare i genitori, è chiaro che non tutte hanno la possibilità di percorrere autonomamente 30 km diverse volte per arrivare a completare la procedura.
Come già detto in un precedente capitolo, l'Ospedale di Valdagno è invece una ottima notizia in quanto è passato da Ospedale che non esegue aborti a un Ospedale operativo per le IVG con 8 ginecologi totali e solo 2 obiettori.
La situazione generale dell'obiezione in Veneto nel 2023 (l'ultimo anno di cui si hanno i dati) è mostrata nel seguente grafico in cui sono presenti tutte le Strutture (ospedali) e il relativo numero di ginecologi totali assieme ai Non obiettori. In VERDE le colonne con il numero dei non obiettori.
I dati sotto forma di foglio elettronico sono presenti al link in fondo a questo articolo e sono stati copiati e incollati a mano e in blocco (non ci dovrebbero essere errori) dal sito della Regione Veneto. La rielaborazione è opera mia.
Mancavano alcuni dati nel Portale della Regione e ho mandato una email a una Consigliera. Segue la risposta alla Consigliera Regionale del M5S Erika Baldin da parte della Regione Veneto:
Invece è molto interessante la situazione di Valdagno e Portogruaro che nel 2023 sono entrati come ospedali che fanno IVG. Negli anni precedenti non erano elencati, ho verificati per gli anni 2020, 2021, 2022. Valdagno fa effettivamente IVG mentre Portogruaro non fa né IVG chirurgiche né farmacologiche ma in futuro avrebbe i ginecologi non obiettori per farle, vedremo.
La tabellina riassume la situazione media degli obiettori e Non obiettori nel Veneto nel 2022 e nel 2023. Si nota che i ginecologi strutturati (sono esclusi i medici a gettone) sono aumentati (326 => 349), inoltre i ginecologi Non Obiettori adesso non sono lontani dalla metà (44%) mentre nel 2022 erano il 32%, quindi un terzo.
La percentuale complessiva del Veneto di ginecologi obiettori di coscienza è del 56% nel 2023, il dato è però poco significativo come fatto notare da molte attiviste in quanto è importante avere tutte le strutture sorvegliate da almeno un paio di ginecologi e non avere nessun ospedale con il 100% di obiettori. Invece in Veneto ci sono 2 strutture con il 100% di ginecologi obiettori e una che è stata accorpata. La notizia positiva è però che due ospedali si sono aggiunti al novero di quelli che fanno IVG nel 2023
Per la combinazione dell'aumento del numero di ginecologi totali e per la diminuzione degli obiettori, si ha il risultato sorprendente che i ginecologi che teoricamente dovrebbero fare IVG sono praticamente aumentati del 50% passando dal 2022 al 2023: 104 => 153.
Nota: In Veneto sono spesso assunti ginecologi a gettone che coprono mancanze dei ginecologi strutturati, come vedremo più avanti Belluno comunque non esegue alcuna IVG ma questi medici potrebbero migliorare la situazione dei ginecologi che eseguono aborti in molti ospedali. Il portale della Regione non mette a disposizione i dati dei ginecologi a gettone
Nota: Ad eseguire le interruzioni di gravidanza non sono solo le figure professionali dei ginecologi ma intervengono anche infermieri, anestesisti ed altre figure che possono anch'esse obiettare e quindi non eseguire IVG. In particolare per eseguire una IVG chirurgica intervengono altre 3 figure professionali oltre al ginecologo, tutte devono essere non obiettrici. Il portale della Regione non mette a disposizione i dati di queste figure professionali ma solo quelle dei ginecologi strutturati.
Nota: L'inchiesta "Mai Dati" di Sara Montegiove e Chiara Lalli ha fatto emergere un sottobosco di ginecologi che non sono obiettori ma che in realtà non fanno aborti. L'inchiesta è del 2021 ma è praticamente sicuro che la situazione non sia cambiata. Spontaneamente a livello nazionale 11 ospedali hanno dichiarato quanti ginecologi non obiettori in realtà non operino. Tra questi c'è l'ospedale di Mirano e Padova.
L'Ospedale di Mirano aveva 2 ginecologi non obiettori e 0 operano.
L’azienda ospedaliera dell’Università di Padova aveva 5 ginecologi non obiettori e 3 operano.
Le autrici dicono «Temiamo che questo “fenomeno” riguardi in realtà tutti gli ospedali italiani, o almeno gran parte.»
Fonte di queste informazioni un articolo a pagamento su La Stampa di Chiara Baldi del giugno 2022, titolato: "Medici non obiettori che non fanno Ivg, gettonisti e RU486 ferma al palo: Legge 194 mal applicata, ecco il lato oscuro dell’aborto in Italia" che si rifà al libro e all'inchiesta "Mai Dati" di Montegiove e Lalli realizzata nel 2021.
Si conclude questa nota dicendo che il numero di Ospedali dove ci sono zero ginecologi che fanno aborti è sicuramente superiore ai numeri ufficiali diramati dalla Regione Veneto e messi nero su bianco in modo aggregato dalla relazione Ministeriale che viene pubblicata ogni anno.
NOTA: Useremo spesso il nome della pillola abortiva RU486 come sinonimo di "IVG farmacologica" anche se non è formalmente corretto.
Un dato fondamentale per le ragazze e per le donne in Veneto che vogliano usufruire del servizio sono gli ospedali che offrono l'IVG (Interruzione volontaria di gravidanza) farmacologica ovvero con la RU486+Prostaglandine. Da sottolineare che chiunque non si riconosca nella dicitura "donna" ma sia portatorə di un utero è compresə in questa trattazione anche se esplicitamente solo in questa frase. Ricordo che ad usufruire maggiormente della possibilità di abortire sono donne aventi già figli mentre le e i ragazzi distratti sono in minore numero. Trovate in fondo all'articolo il link al foglio elettronico con i dati e la loro elaborazione. Il grafico a barre che segue mostra per ogni singolo ospedale del Veneto quante IVG Farmacologiche si fanno nel 2023:
Con IVG (Interruzione volontaria di gravidanza) farmacologiche si intendono gli aborti effettuati con Mifepristone+Prostaglandine. Infatti gli aborti farmacologici che si fanno entro le prime 9 settimane di gestazione sono quasi sempre quelli con Mifepristone+Prostaglandine ovvero con RU486+Prostaglandine e sono quasi sempre la stragrande maggioranza delle IVG farmacologiche che si fanno in ogni ospedale. Di solito come Prostaglandina si usa il Misoprostolo.
La situazione nel 2024 è molto probabile sia simile rispetto al 2023 mostrata nel grafico. Ovviamente spiccano subito gli ospedali con zero IVG farmacologiche (RU486) che sono:
Speriamo che nel 2024 la situazione migliori per questi ospedali.
Come si vede l'obiezione di struttura è molto alta per il farmacologico, in altre parole gli ospedali Off Limits sono quasi 1/5 del totale, dando ragione alle associazioni per il diritto all'aborto che da anni denunciano la difficoltà di abortire in Italia: in Veneto la situazione non è migliore e le denunce delle associazioni pro-choice (per il diritto alla libera scelta di abortire) anche se non basate sui dati sono corrette in Veneto, con i dati ufficiali pubblicati dalla Regione di Luca Zaia. La situazione migliora se si considera anche il metodo chirurgico per effettuale l'interruzione di gravidanza ma non è la stessa possibilità di scelta degli ospedali che possono prescrivere la RU486.
Al fine di dare una parziale informazione alle donne che vogliano interrompere la gravidanza è utile sapere quali ospedali del Veneto eseguano aborti con la RU486 ovvero col metodo farmacologico. Un indice è il numero di aborti farmacologici eseguiti nella struttura ma che certamente dipende anche dalla grandezza del reparto di ginecologia che è tarato sul bacino dei cittadini serviti ovvero quanto grande è la popolazione che si serve di quel servizio ospedaliero. I dati sono sempre del 2023, quindi dell'anno scorso. Probabilmente nel 2024 la situazione è solo di poco mutata, speriamo in meglio.
Per maggiore comodità metto la tabella (copiata dal Foglio elettronico) con gli aborti farmacologici effettuati in Veneto nel 2023 con l'elenco dei 30 Ospedali in cui sono avvenute. In rosso sono indicati quelle strutture con zero IVG farmacologiche. Questa tabella ha gli stessi dati mostrati nel grafico qui sopra intitolato "IVG RU486+Prostaglandine 2023":
Come si vede la situazione è migliorata nettamente con un +27% tra il 2022 e il 2023. Non è chiaro come mai i grandi Ospedali di Belluno e di Padova non effettuino praticamente alcuna IVG farmacologica. Sembra che ci siano due ottime notizie ovvero che l'Ospedale di Vicenza che eseguiva solo IVG chirurgiche negli anni passati, abbia iniziato nel 2023 a fare aborti con la RU486 e sia arrivato al numero di 151 aborti. Oltre a Vicenza anche Valdagno è entrato nel gruppo di Ospedali che fanno IVG ma in questo caso esegue solo aborti farmacologici.
Quindi abbiamo due nuovi Ospedali che nel 2023 hanno iniziato a fornire il servizio di IVG con la RU486.
Possiamo esaminare nel dettaglio la situazione negli ospedali dal punto di vista di chi vuole eseguire un aborto con il metodo farmacologico. Stiliamo una graduatoria degli ospedali che eseguono più IVG con la RU486 rispetto alle IVG totali ovvero eseguite sia con farmaci che col metodo chirurgico entro le 12 settimane (in realtà gli aborti si possono fare entro 12 settimane e 6 giorni (90 gg)). Per farci capire un ospedale che ha una percentuale del 100% vuol dire che esegue tutte le IVG con la RU486, un ospedale che ha una percentuale del 50% esegue metà delle sue IVG col metodo farmacologico e quindi l'altra metà sarà eseguita con il metodo chirurgico.
Vediamo prima il grafico:
Il grafico mostra con le colonne verdi le IVG farmacologiche (RU486+Prostaglandine) eseguite nel 2023 nei vari ospedali con a fianco le colonne blu rappresentanti le IVG totali (farmacologiche+chirurgiche). Tanti più le colonne verdi e blu sono uguali di altezza e tanto più quell'ospedale esegue tutti i suoi aborti con la RU486. A sinistra del grafico ci sono gli ospedali con la percentuale vicina al 100% di aborti con RU486, mentre a destra ci sono le strutture che non fanno IVG farmacologiche.
Quindi vediamo la tabella che ripropone i dati del grafico con all'ultima colonna la percentuale di IVG con RU486 sul totale delle IVG che quell'ospedale ha eseguito nel 2023.
La tabella è ordinata dalla percentuale più alta a quella più bassa ovvero gli ospedali migliori per chi vuole abortire con la RU486 sono in alto e in basso ci sono quelli peggiori. I primi due ospedali, Rovigo e Castelfranco, hanno percentuali del 100% ovvero tutte o quasi tutte le loro IVG vengono eseguite con i farmaci e praticamente nessuna donna passa in sala operatoria.
La somministrazione di Mifepristone (RU486) e di Prostaglandina in un unico intervento è quella presa in considerazione in questo testo e spiegata bene in questa guida all'aborto: schede dell'associazione Pro-Choice in cui si somministra il mifepristone (RU486), seguita da alcune compresse di misoprostolo che è una analogo della prostaglandina. Vedere anche il capitolo in cui si linka la guida di Non Una di Meno Padova per gli ospedali veneti sui passi da eseguire dal punto di vista burocratico per fare una IVG in Regione.
Alla fine della tabella ci sono i 6 ospedali che non eseguono alcun aborto farmacologico con in ultima posizione la struttura di Belluno che è la pecora nera del Veneto nel 2023: nessuna IVG, nessun uso della RU486, tutti i ginecologi obiettori. Il grande Ospedale di Padova praticamente non esegue aborti farmacologici nel 2023.
Il dato che andiamo ad esaminare adesso è poco trasparente. Si tratta dei tempi di attesa tra quando alla donna è dato il certificato e quando esegue la IVG. Il dato riportato a livello nazionale è molto dettagliato anche se aggregato. In particolare sono presenti diversi tempi di attesa, ecco la tabella 21 del Ministero della Sanità per il 2021, quindi di diversi anni fa:
Si nota subito che a livello della Regione Veneto (anno 2021) ben il 20% delle donne è costretta a un tempo di attesa oltre i 28 giorni, senza avere un limite superiore a questo tempo. Il dato del Veneto stride con quello nazionale e delle altre Regioni del nord in cui solo il 3.8% o meno delle donne deve aspettare oltre 4 settimane tra quando ha in mano il certificato e quando esegue l'IVG. Siamo al 3.8% per tutta Italia, 0.7% per l'Emilia Romagna, 1.1% per il Piemonte, ecc. contro il 20.2% per le donne venete.
Assunta questa grave disfunzionalità nel servizio della sanità veneta alle donne che vogliono abortire, andiamo ad esaminare i dati diffusi dal Veneto in cui questo problema è occultato dietro il termine temporale «15 giorni o più» ovvero oltre 14 giorni senza alcun intervallo di tempo aggiuntivo: mancano i 15-21 giorni, mancano i 22-28 giorni e mancano i >28 giorni. Quest'ultimi presenti a livello nazionale e quindi per forza sono a disposizione della Regione che li comunica al Ministero ma non li pubblica.
Per il 2023 questo è il grafico del Veneto per quanto riguarda i tempi di attesa tra il certificato e l'IVG:
Dovrebbero esserci 4 colonne, una per ogni intervallo temporale e invece ci sono solo due intervalli temporali: ≤14 e >14. Per molte ULSS le due colonne sono piuttosto vicine a indicare che solo la metà delle donne è servita entro due settimane, il resto non si sa quando, probabilmente entro molte settimane. Sul foglio elettronico sono presente molti altri dati compreso la differenziazione tra italiane e straniere che però hanno il medesimo trattamento per quanto riguarda i tempi di attesa e quindi nel grafico sono state messe assieme.
Andiamo a confrontare il dato complessivo del Veneto per il 2022 e per il 2023:
L'unica nota positiva è che tra il 2022 e il 2023 molte ULSS hanno recuperato un po' di ritardo. Complessivamente si è passati da una ripartizione 55% - 45% del 2022 a una ripartizione 62% - 38%, dove la prima percentuale è relativa a un tempi di attesa minore di due settimane. Quindi le attese brevi erano il 55% nel 2022 e sono il 62% nel 2023. Le attese lunghe o enormi (mancano i dati per capire la loro entità) erano il 45% nel 2022 e sono il 38% nel 2023. La situazione è migliorata sicuramente per le attese brevi che sono aumentate ma su quelle lunghe non possiamo esprimerci perché mancano i dati.
Non dilunghiamoci ulteriormente sui tempi di attesa che sono evidentemente un punto dolente e dove mancano i dati.
Una volontaria dell'associazione Pro choice mi diceva che un aspetto problematico per il Veneto sono i tempi di attesa per avere il certificato per l'IVG e in particolare il fatto che molte donne non sappiano che per averlo ci si può rivolgere al proprio medico di famiglia, al proprio ginecologo (pagando) oppure al consultorio oltre che all'ospedale. Questa associazione propone anche un servizio on line di certificazione per abortire tramite i loro volontari ginecologi.
Ovviamente alla base di tutto questo è l'avere scelto oculatamente il proprio medico di famiglia o il proprio ginecologo, in modo tale che alla nostra richiesta non si opponga con scuse quali l'essere obiettore. Anche se la certificazione non è tra i motivi per cui un medico si possa opporre se è obiettore di coscienza.
Comunque andiamo a vedere i dati della Regione Veneto per quanto l'IVG per tempo di attesa per la certificazione, per avere l'intervento chirurgico o la somministrazione della RU486 per l'aborto farmacologico. Occorre dire che la suddivisione dei dati non è per ospedale ma per ULSS che in qualche modo coincide con ogni provincia del Veneto. In più ci sono i due grossi gruppi di ospedali del Veneto, ovvero quello di Padova e quello di Verona.
Questo dato non è presente nelle ultime (2021) tabelle ministeriali per cui penso sia un dato aggiuntivo che propone la Regione Veneto. Non mi è chiaro il suo significato, in particolare non è chiaro da quando parte questo tempo di attesa, le casistiche che ho immaginato sono:
Essendo per oltre il 50% questo tempo di attesa concentrato tra 15 - 21 giorni, vuol dire che si tratta di un tempo necessario alla donna per organizzarsi per fare il certificato.
Ricordiamo che l'IVG è fattibile secondo la legge sull'aborto, la 194/78, fino a 12 settimane e 6 giorni.
I dati precisi e numerici (non solo le percentuali), compresi le IVG totali per ULSS, sono come al solito presenti nel foglio elettronico il cui link è in fondo a questo testo insieme e tutti riferimenti.
Vediamo altri due grafici. Nel primo ci sono gli aborti della Regione in forma complessiva negli anni che vanno dal 2015 al 2023 e nel secondo in forma percentuale.
È interessante conoscere quante IVG (Interruzione volontaria di gravidanza) ci sono di tipo farmacologico sul totale delle Interruzioni di gravidanza, questo dato è nel secondo grafico che mostra la percentuale.
Nel primo grafico è riportato il numero assoluto di aborti (metodo chirurgico più metodo farmacologico) con una linea rossa e con una linea blu le sole IVG farmacologiche ovvero effettuati con Mifepristone oppure con Mifepristone+Prostaglandine oppure con Prostaglandine. Questo dato è preso direttamente dai Report che fa il Ministero della Sanità ogni anno sull'attuazione della legge 194 sul diritto di abortire. Da notare che tale Report è sempre in ritardo di 2-3 anni.
Tabella con i dati
Il dato delle IVG farmacologiche complessive per il 2022 e 2023 è stato trovato sommando le varie voci per le tre farmacologiche per tutti gli ospedali veneti presenti nel sito della Regione. Il Foglio Elettronico contenente i dati della Regione Veneto e rielaborati è linkato in fondo a questo articolo. Curiosamente il dato della Regione per il 2021 è di 1490 mentre il Ministero riporta 1560, quindi è probabile che il dato della Regione sia più basso di quanto sarà comunicato al Ministero.
Tabella con i dati
SkyTg24 pubblica il grafico a livello nazionale e con i dati ufficiali (quindi solo fino al 2021) in cui mostra la percentuale di IVG effettuate con il metodo farmacologico: fino al 2021 siamo arrivati al 45% in tutta Italia di media contro il 38% del Veneto. Il 45%, media nazionale del 2021, è circa pari al 44.1% avuto nel 2022 in Veneto, quindi la Regione è in ritardo di un anno sulla media. Dai più virtuosi siamo invece molto indietro.
I dati 2023 danno una idea più chiara sulla tendenza e di quanto la RU486 si stia imponendo in Veneto. Siamo al 53%, quindi molto lontani dai primo della classe in Italia come la Liguria che aveva nel 2021 una percentuale di IVG farmacologiche che era del 70%. Sfortunatamente la Regione non mette a disposizione il dato complessivo dell'uso del metodo farmacologico per tutta la Regione ma solo per le singole unità ospedaliere per cui occorre eseguire la somma totale. Non è neppure disponibile un foglio elettronico scaricabile. Comunque i dati ci sono e sono granulari, con una copia e incolla e un foglio di calcolo si risolve il problema.
Un grafico che da direttamente il Portale regionale è quello dei consultori sia pubblici che privati in Veneto nei vari anni. Copio e incollo il grafico del numero di Consultori pubblici negli anni 2017-2023:
Il dato del 2023 è rimasto costante rispetto all'anno 2022 ma è in leggero e costante calo rispetto al 2019 e anche al 2017. Le Istituzioni regionali sono state solerti nel aggiungere il dato mancante per i consultori dell'ULSS Euganea nel 2023. Ho contattato la Consigliera Baldin Erika del M5S che ha girato l'email a chi di dovere e il dato è stato aggiunto in meno di 10 giorni.
Il dato del 2018 è probabilmente un dato incompleto, qualche ULSS non ha comunicato il numero dei suoi consultori e/o non è stato pubblicato nel Portale Regionale, per cui il numero totale è risultato inferiore alla realtà.
Negli ultimi anni i consultori privati sono in netta diminuzione e sono molto pochi.
Segnalo l'iniziativa del gruppo NUDM Padova (Non Una di Meno Padova) che ha aperto una "consultoria" che fornisce informazioni e supporto per chi voglia abortire. Questo un avviso tipico:
Un ampio approfondimento per l'8 marzo 2024 in cui è stata aperta la consultoria di Padova.
Questa la tabella con i consultori pubblici:
La legge 34/96 prevede un numero di consultori minimo tale da coprire circa 20 mila abitanti per ogni consultorio. In Veneto siamo oltre il doppio. L'Ansa scrive: «In Italia ci sono circa 1.800 consultori familiari, uno ogni 32.325 residenti, un numero ben al di sotto di quanto stabilito dalla Legge 34/1996, che ne prevede uno ogni 20.000 abitanti. In pratica, in Italia i consultori sono il 60% in meno di quanti ne servirebbero. È quanto emerge dall'Indagine nazionale sui consultori familiari 2018-2019 pubblicata dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss).»
Il numero di consultori privati è di 11 nel 2023 cioè circa il 10% di quelli pubblici, quindi anche considerando questi ultimi siamo a 43'198 abitanti per consultorio, sempre più del doppio rispetto ai 20 mila abitanti per consultorio previsti dalla legge.
In una vecchia Relazione del Ministero si dice che «i consultori familiari che hanno dichiarato di effettuare attività Ivg corrispondono al 69,2% del totale dei consultori familiari». Il dato del Veneto in questo senso non è noto e meno che meno quello dei singoli consultori.
Il movimento femminista e transfemminista NUDM Padova ha pubblicato una pratica guida di tre pagine su cosa occorre fare per abortire, i documenti richiesti, a chi rivolgersi e i link ai consultori della provincia. NUMD fornisce anche il servizio di accompagnamento tramite i contatti telefonici e email della consultoria di Padova.
Andiamo indietro di due anni, dal 2023 dei dati della Regione Veneto, al 2021 in cui sono disponibili i dati ufficiali a livello nazionale per tutte le Regioni d'Italia sulle IVG farmacologiche. I dati sono del Ministero della sanità che li ha resi disponibili a fine 2023. Nella tabella 25 del foglio elettronico ci sono i dati per Regione delle IVG farmacologiche. Prendo solo i dati relativi agli aborti con RU486 più prostaglandine che è il metodo abortivo che si usa in Italia entro le 9 settimane. Ordino le regioni per percentuale di aborti decrescenti.
Il calcolo è fatto dal Ministero e la percentuale è "* calcolata sul totale meno i casi non rilevati".
Il Veneto si colloca nella parte bassa della classifica. La Regione ultima in classifica non poteva che essere le Marche visto il grande dispendio di energia del suo Governatore.
Il Presidente della Regione Veneto ha dichiarato recentemente (giugno 2023) che:
Certamente sono note le sue posizioni sul fine vita che sicuramente l'hanno messo in rotta di collisione con l'assessore Donazzan. Dall'altra parte della barricata una parte significativa del PD ha sostenuto la consigliera veneta Bigon che ha affossato la legge regionale sui tempi certi per il fine vita, indicando come su questi temi a volte le parti si invertano. A livello di realizzazione di strutture fisiche e ospedaliere è noto che: "Cambio di sesso, a Padova sarà possibile farlo in ospedale. Zaia: «È una questione di civiltà»", come riporta Il Messaggero in un articolo di marzo 2023.
In fine occorre notare che FdI cui fa parte l'Assessora Elena Donazzan, è una parte importante della maggioranza di Zaia per cui possono esserci motivi di opportunità politica nel sostenere una tesi come quella della sepoltura del prodotto abortive per le IVG.
È emersa la questione regionale di permettere o non permettere l'ingresso nei consultori del Veneto delle associazioni antiabortiste. Il capogruppo della lista "Zaia Presidente", medico, Alberto Villanova, ha affermato recentemente:
Il capogruppo lascia aperta ogni possibilità ma sembra calcare la mano particolarmente sul diritto alla donna di scegliere senza condizionamenti e sulla laicità dei consultori. Da notare che in maggioranza del Consiglio regionale c'è pure Fratelli d'Italia pur con pochi assessorati.
Nello stesso articolo Villanova da una importante anticipazione di volontà politica:
In giugno del 2024 Zaia, a seguito di una dichiarazione di Marina Berlusconi sul suo essere d'accordo con la "sinistra" su temi come aborto e fine vita, rilancia con la seguente affermazione:
L'aborto farmacologico con la RU486 non è indenne da rischi, un ginecologo in questo video di Youtube da il dato di:
Se lo stesso dato fosse applicabile anche al Veneto, visto che nel 2023 il numero di IVG sono state pari a 4267, si ha che i decessi stimabili sono stati pari a:
Vedere il rischio della pillola abortiva in questo modo non è molto corretto e significativo. Dal punto di vista della persona gestante è più importante vedere quanti decessi ci sono in Veneto per maternità.
La mortalità materna è definita come il decesso di una donna durante la gravidanza o entro 42 giorni dal termine della gravidanza, indipendentemente dalla durata e dal sito della gravidanza, da qualsiasi causa correlata o aggravata dalla gravidanza o dalla sua gestione, ma non da cause accidentali o incidentali. In Italia la mortalità materna è di circa 8.3 decessi per ogni 100 mila nati vivi. In USA è di circa 22-23 decessi.
Veniamo al dato del Veneto che si può trovare a pagina 11 del pdf dell'ISS che esamina la mortalità materna dall'anno 2011 all'anno 2019 (9 anni totali), in tale pdf si trova anche il dato nazionale pari a 8.3 decessi precedentemente citato:
Se una donna ha avuto tanti figli quante IVG farmacologiche allora il rischio di morte corso è dovuto al 5% alla RU486 e al 95% alla gravidanza.
È utile affermare che in Italia non ci sono stati fin'ora casi di decessi legati direttamente all'uso della RU486 ma in un caso all'uso di altri farmaci in un aborto farmacologico.
Nel caso di Anna Marchisio il decesso non è dovuto alla RU486:
In Italia dal 2013 al 2017 le Regioni hanno sorvegliato la mortalità materna offrendo il grafico di cui sopra in cui è visualizzata la mortalità per lo stato ostetrico della persona con utero. Il grafico proviene dal sito dell'ISS e a pagina 38 lo trovate. Il caso di Anna Marchisio del 2014 è elencato in rosso e il caso dell'aborto clandestino citato in precedenza, è visualizzato in giallo.
Si può stimare dal grafico a torta, quanto è rischioso essere in gravidanza rispetto ad abortire, anche correggendo il grafico considerando il numero di nascite e il numero di aborti nazionali, la disparità rimane elevata, soprattutto per gli aborti con la RU486 che è lo 0.9% dei decessi.
Nel 2017 ci sono stati circa 458'151 mila nuovi nati secondo l'ISTAT e ci sono stati 80'733 aborti, sempre nel 2017. Quindi c'è un rapporto di 1 aborto ogni 5.67 nascite. Dal grafico di figura 3 si vede che tutti i decessi per IVG (legali) totalizzano 5, mentre tutti i decessi per gravidanza totalizzano 100, con un rapporto di 1 decesso per aborto ogni 20 decessi per gravidanza, quindi:
In altre parole se una donna italiana ha avuto un bambino con una gravidanza e ha avuto anche una aborto allora il suo rischio di morire si è diviso nel 78% dovuto alla gravidanza e nel 22% dovuto all'IVG:
Dal punto di vista statistico l'unico decesso avuto per IVG farmacologica segnalato in figura 3 non è significativo e non è utilizzabile per farne un rischio da confrontare con il rischio di gravidanza. Quando i casi sono unitari e sono di pochissime unità, non fanno statistica ma potrebbero essere dovuti al caso. Pare infatti che negli ultimi anni i decessi per RU486 siano zero, quindi servono studi di decine e decine di anni per capire quanto piccolo è il rischio, in modo da accumulare almeno 5-10 decessi che facciano statistica.
Una speculazione che però si basa su una casistica così limitata da renderla inaffidabile è che essendo i decessi tra l'anno 2013 e l'anno 2017 pari a 5 per le IVG legali e pari a 1 per le IVG illegali, si può matematicamente stimare che le IVG illegali siano inferiori al 20% di quelle legali. Questo perché le IVG illegali hanno un tasso di mortalità più alto.
I costi di una IVG sono differenti a seconda della procedura scelta dalla donna o imposta dalla struttura medica. La ginecologa Parachini in un intervento alla Camera dei Deputati in una conferenza organizzata da Giulia Sportiello, afferma che i costi sono:
In totale l'aborto @home dovrebbe costare per il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) poco più di 100 euro.
Nel caso di aborto con ricovero in day hospital con 2 accessi il costo è di 418 euro o leggermente superiore (se non include il costo dei farmaci). Nel caso di aborto chirurgico il prezzo raddoppia a 1099 euro ad IVG.
Da notare che la determina regionale del Lazio per anche la procedura @home, è stata emanata il 31 dicembre 2020 mentre era in carica come Governatore Zingaretti del PD, il quale si è dimesso il 11 novembre 2022. Al contrario in Emilia Romagna la procedura abortiva @home è stata approvata dal centro sinistra solo ad ottobre 2024 mentre le elezioni si tengono a novembre 2024, quindi gli elettori si ricorderanno nell'urna di quello che ha fatto il PD di Bonaccini e della sua sostituta vicepresidente Priolo.
Foglio elettronico con tutti i dati trattati in questo articolo sull'Aborto in Veneto. Ulteriori dati sono presenti nel Foglio e non riportati nell'articolo.
Portale della Regione Veneto con i dati che sono stata la fonte di questo articolo sull'Aborto in Veneto
Per accedere ai dati della Regione e che sono stati immessi nel Foglio elettronico e quindi in questo articolo seguire queste semplici istruzioni:
Dati sulle IVG per ospedale e settimana di gestazione per l'anno 2023:
Link: https://salute.regione.veneto.it/web/ivg, Anno Da: 2023, Anno A: 2023, Aziende: TUTTE, Tipologia grafico: IVG per istituto e settimana di gestazione, Premere ESEGUI.
Dati sugli obiettori per l'anno 2023:
Link: https://salute.regione.veneto.it/web/ivg, Anno Da: 2023, Anno A: 2023, Aziende: TUTTE, Tipologia grafico: Ginecologi per istituto obiettori di coscienza, Premere ESEGUI.
Dati sugli aborti farmacologici per l'anno 2023:
Link: https://salute.regione.veneto.it/web/ivg, Anno Da: 2023, Anno A: 2023, Aziende: TUTTE, Tipologia grafico: IVG per istituto e tipo intervento, Premere ESEGUI.
cambiare l'Anno per avere i dati della Regione per gli anni dal 2015 al 2023.
Fonti Ministero della Salute:
2015: https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2552_ulterioriallegati_ulterioreallegato_1_alleg.pdf
2016: https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2686_ulterioriallegati_ulterioreallegato_0_alleg.pdf
2017: http://documenti.camera.it/_dati/leg18/lavori/documentiparlamentari/IndiceETesti/037/001/INTERO.pdf
2018: https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2924_allegato.pdf
2019: https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_3103_allegato.pdf
2020: https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_3236_allegato.pdf
2021: https://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_2_1.jsp?id=3367
Ho eseguito diverse pubblicazioni sul giornale partecipativo AgoraVox dei dati di questo articolo sull'aborto in Veneto. Avendo aggiornato l'articolo man mano che passavano gli anni, le pubblicazioni datate su Agorà e altri giornali o siti possono afferire a dati che non sono più presenti in questo articolo, oppure il dato di un certo tipo è adesso "corretto" dandogli un "taglio" diverso. Per esempio gli aborti farmacologici sono di tre tipologie, di cui una prevalente e si può scegliere il totale o quella prevalente.
Ginecologi obiettori in Veneto - 2023
L'Aborto in Veneto 2023
L'Aborto farmacologico in Italia: classifica delle Regioni
L'Aborto in Veneto parte 3
L'Aborto in Veneto parte 2
L'Aborto in Veneto
Pro-choice. Rete italiana contraccezione aborto
L'Aborto farmacologico in Italia: classifica delle Regioni
L'Aborto in Veneto parte 3
L'Aborto in Veneto
L'Aborto in Veneto parte 2
L'Aborto in Veneto
Eleonora Cirant
L'Aborto in Veneto parte 2
Anna Pompili:
L'Aborto in Veneto parte 2
Consultori Privati Laici
L'Aborto in Veneto parte 2
NOTA: A fine marzo 2024 sono usciti i dati del 2023 della Regione Veneto sulle IVG regionali, per cui alcuni paragrafi di questo testo sono aggiornati con i dati del 2023.
Come detto dalla Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatović, "Esorta le autorità (italiane) a garantire alle donne e alle ragazze un accesso senza ostacoli ai servizi di salute sessuale e riproduttiva, comprese le cure per l’aborto e la contraccezione". Nel suo Rapporto del 2023, al punto 123, afferma: "... mancanza (in Italia) di informazioni ufficiali chiare sugli ospedali che forniscono cure per l'aborto, ...". Per questo motivo è estremamente utile pubblicare i dati del Veneto, ospedale per ospedale, e più recenti possibile.
INDICE
- IVG per settimane di gestazione e per ospedale: 2023
- Ginecologi obiettori per ospedale: 2023
- IVG farmacologiche (RU486) per ospedale: 2023
- IVG farmacologiche Vs IVG totali per ospedale: 2023
- IVG per tempi di attesa tra il rilascio del certificato e l'intervento: 2023
- IVG per tempo di attesa per la certificazione
- IVG totali e solo farmacologiche in Veneto dal 2015 al 2023
- Numero di Consultori in Veneto dal 2017 al 2023
- Non Una di Meno Padova: guida pratica per abortire
- Classifica delle Regioni italiane con più IVG farmacologiche
- Numero di decessi per la RU486
- Costi della IVG
- Luca Zaia: posizione sull'aborto
- Fonti, Riferimenti e Note
- Ripubblicazioni
IVG per settimane di gestazione e per ospedale: 2023
Il primo grafico è relativo agli aborti totali per singolo ospedale veneto nel 2023. Si tratta delle IVG effettuate entro le 8 settimane di gestazione (colonna verde), entro le 9-10 settimane (colonna gialla), entro le 11-12 settimane (colonna rossa indicante la situazione limite) e la colonna in blu per la somma delle precedenti 3 colonne.
Per le IVG farmacologiche il limite è di 9 settimane compiute, come da circolare del Ministro Speranza del 2020, quindi in questo grafico ci sono anche questi aborti nella prima e in parte nella seconda colonna. Le IVG si effettuano solo fino al 90° giorno di gestazione secondo la legge 194/78 e quindi fino a 12 settimane e 6 giorni per motivi di salute, economici, sociali o familiari.
Quindi la 12esima settimana corrisponde quasi a 90 giorni, oltre si tratta di situazioni particolari in cui è messa in pericolo la vita della gestante o altri casi particolari.
Ricordiamo che le settimane di gestazione si contano dal primo giorno delle ultime mestruazione, quindi il "ritardo" avviene a partire da 4 settimane di gestazione. Il tempo di considerare di essere in gravidanza e si arriva facilmente a 6 settimane di gestazione quando si è fatto il test di gravidanza e si inizia la procedura burocratica per fare l'IVG con la richiesta del certificato presso i consultori o presso il proprio medico di base o lə ginecologə privatə.
Riassumendo il grafico è composto dalle seguenti colonne per ogni ospedale veneto nel 2023:
- Colonna VERDE: entro 8 settimane di gestazione (<=8 sett.)
- Colonna GIALLA: tra 9 e 10 settimane di gestazione (9-10 sett.)
- Colonna ROSSA: tra 11 e 12 settimane di gestazione (11-12 sett.)
- Colonna BLU: entro 12 settimane di gestazione (<=12 sett.)
La tabella che segue riporta una parte dei dati del grafico appena visto (la tabella dettagliata la trovate nel foglio elettronico linkato alla fine di questo testo). In particolare ci sono le IVG effettuate entro le 12 settimane per ogni ospedale nel 2023 (Colonna BLU) e nel 2022, quindi sia col metodo farmacologico (RU486) che col metodo chirurgico, indicate con "Tot":
OSPEDALE | Tot 2023 | Tot 2022 |
---|---|---|
AOUI VERONA BORGO TRENTO | 483 | 573 |
OSPEDALE DI TREVISO | 290 | 302 |
OSPEDALE DI MESTRE | 289 | 312 |
OSPEDALE DI VICENZA | 271 | 167 |
OSPEDALE DI CITTADELLA | 217 | 203 |
OSPEDALE DI SCHIAVONIA | 213 | 187 |
OSPEDALE DI SANTORSO | 212 | 188 |
AZIENDA OSPEDALE - UNIVERSITA' PADOVA | 189 | 217 |
OSPEDALE DI CONEGLIANO | 184 | 177 |
OSPEDALE DI MIRANO | 172 | 166 |
OSPEDALE DI VILLAFRANCA | 162 | 135 |
OSPEDALE DI FELTRE | 150 | 132 |
OSPEDALE DI MONTEBELLUNA | 120 | 111 |
OSPEDALE DI SAN BONIFACIO | 110 | 118 |
OSPEDALE DI LEGNAGO | 97 | 94 |
OSPEDALE DI VENEZIA | 92 | 103 |
OSPEDALE DI PIOVE DI SACCO | 80 | 67 |
OSPEDALE DI ODERZO | 72 | 76 |
OSPEDALE DI SAN DONA' DI PIAVE | 70 | 104 |
OSPEDALE DI ROVIGO | 69 | 60 |
OSPEDALE DI ARZIGNANO | 69 | 127 |
OSPEDALE DI BASSANO | 68 | 117 |
OSPEDALE DI ADRIA | 68 | 105 |
OSPEDALE DI CASTELFRANCO | 62 | 65 |
OSPEDALE DI CHIOGGIA | 57 | 40 |
OSPEDALE DI ASIAGO | 41 | 20 |
OSPEDALE DI VALDAGNO | 38 | 0 |
OSPEDALE PEDERZOLI CASA DI CURA SPA | 1 | 0 |
OSPEDALE DI BELLUNO | 0 | 1 |
TOTALE VENETO | 3946 | 3967 |
Complessivamente in Veneto nel 2023 sono state fatte 3'946 IVG entro le 12 settimane, di cui il 61,56% entro le 8 settimane di gestazione, 22,68% tra 9 e 10 settimane, 15,76% tra 11 e 12 settimane di gestazione. Nella tabellina che segue si vedono questi dati con anche quelli dell'anno precedente, il 2022.
Sett. di gestazione |
<=8 sett. | 9-10 sett. | 11-12 sett. |
Preoccupazione |
|||
IVG 2022 | 51,30% | 26,82% | 21,88% |
IVG 2023 | 61,56% | 22,68% | 15,76% |
differenza | +10,26% | -4,14% | -6,12% |
Da notare che nel 2023 si sono fatte molte più IVG precocemente e presumibilmente IVG con la RU486 che si fa entro le 9 settimane: +10,26% aborti entro le 8 settimane di gestazione nel 2023 rispetto al 2022. Le IVG entro le 8 settimane sono ormai il 61.56% di tutte le IVG. Ricordo che le settimane di gestazione si contano dal primo giorno dell'ultima mestruazione per cui il "ritardo" che fa sospettare di essere in gravidanza parte già da 4 settimane di gestazione, facilmente si arriva a 6 settimane quando si inizia la procedura burocratica per fare l'IVG.
Una buona notizia sembra emergere dalla tabella dove si vede che l'Ospedale di Valdagno, che non eseguiva IVG sia nel 2021 che nel 2022, ha eseguito 38 aborti nel 2023 che sono tutti farmacologici. Tale dato è confermato anche dalle tabelle degli altri capitoli di questo articolo: la tabella degli obiettori e quella delle IVG farmacologiche. Ho Chiesto alla Consigliera Regionale del M5S Erika Baldin se è possibile avere una conferma di questo, vedremo. Intanto diamo per buona questa notizia.
In dettaglio possono essere utili i due ingrandimenti del grafico qui sopra, quello che segue è relativo ai primi 13 ospedali per le IVG per settimane di gestazione:
Il secondo ingrandimento sono le IVG per settimane di gestazione dei successivi e finali 16 ospedali del Veneto nel 2023, si tratta spesso delle strutture più piccole, comunque delle strutture che fanno poche IVG:
Risulta evidente come a Belluno non si fa nessun aborto, Belluno risulta un capoluogo di provincia della Regione Veneto, non si tratta di un piccolo paese. L'ospedale dove le colonne verdi sono più alte e quelle gialle e soprattutto rosse sono più basse è certamente quello di Rovigo dove quasi tutte le donne hanno una IVG in tempi rapidi, inferiori alle 8 settimane.
Gli ospedali che intervengono entro 8 settimane di gestazione (colonne verdi alte) limitano l'apprensione della donna che vuole terminare la gravidanza il più presto possibile. Questi ospedali hanno come caratteristica di avere le colonne gialle e soprattutto rosse molto piccole. Si può vedere che sono in questa situazione: Mestre, Cittadella, Schiavonia, Feltre, Venezia, Rovigo. Da evitare l'Ospedale di Padova che ha gran parte delle IVG a ridosso del tempo massimo concesso dalla legge 194.
Ginecologi obiettori per ospedale: 2023
Un dato molto importante è il numero di ginecologi che permettono l'IVG nelle varie strutture ospedaliere venete. Una parte di questi è obiettore di coscienza e quindi non esegue aborti. Spiacevolmente nel 2023 gli ospedali di:
- Belluno (7 ginecologi)
- Vittorio veneto (eliminato il servizio di IVG nel 2023)
- Trecenta (2 ginecologi)
Credo che per l'ospedale di Belluno, le donne si debbano rivolgere all'ospedale di Feltre che dista oltre 30 km. Per Trecenta lo spostamento credo debba essere a Rovigo che dista anche in questo caso oltre 30 km. Un grosso disagio. Se pensiamo che l'IVG riguarda pure le minorenni anche senza informare i genitori, è chiaro che non tutte hanno la possibilità di percorrere autonomamente 30 km diverse volte per arrivare a completare la procedura.
Come già detto in un precedente capitolo, l'Ospedale di Valdagno è invece una ottima notizia in quanto è passato da Ospedale che non esegue aborti a un Ospedale operativo per le IVG con 8 ginecologi totali e solo 2 obiettori.
La situazione generale dell'obiezione in Veneto nel 2023 (l'ultimo anno di cui si hanno i dati) è mostrata nel seguente grafico in cui sono presenti tutte le Strutture (ospedali) e il relativo numero di ginecologi totali assieme ai Non obiettori. In VERDE le colonne con il numero dei non obiettori.
I dati sotto forma di foglio elettronico sono presenti al link in fondo a questo articolo e sono stati copiati e incollati a mano e in blocco (non ci dovrebbero essere errori) dal sito della Regione Veneto. La rielaborazione è opera mia.
Mancavano alcuni dati nel Portale della Regione e ho mandato una email a una Consigliera. Segue la risposta alla Consigliera Regionale del M5S Erika Baldin da parte della Regione Veneto:
Con riferimento alla segnalazione di assenza dati IVG sul portale regionale https://salute.regione.veneto.it/web/ivg, si comunica che le Aziende hanno provveduto a trasmettere tutti i dati di attività per l'anno 2023, il termine ultimo per la trasmissione ad ISTAT era previsto per il 30 aprile 2024.Per l'Ospedale di Chioggia il dato è stato aggiunto in meno di 10 giorni: ho contattato la Consigliera Baldin Erika del M5S che ha girato l'email a chi di dovere. Analogamente per il numero di consultori della provincia di Padova (ULSS Euganea), il dato è stato quasi immediatamente aggiunto. Per l'ospedale di Vittorio Veneto l'email quotata dell'Area Sanità e Sociale della Regione Veneto, chiarisce che l'IVG non è disponibile nel 2023, non solo in modo fattuale (nel 2022 non si facevano aborti in quella struttura) ma anche formalmente. Ringrazio sentitamente la Consigliera dott.a Baldin Erika per lo stupendo e veloce lavoro fatto, insieme agli uffici della Regione Veneto.
Nello specifico, i dati relativi ai ginecologi obiettori di coscienza per l'Ospedale di Chioggia sono ora disponibili.
Inoltre, con riferimento all'attività IVG per l'Ospedale di Vittorio Veneto, l’Azienda Ulss 2 ha comunicato la sospensione di tali attività poiché, a causa della nota carenza di personale, si è resa necessaria una riorganizzazione attraverso la quale le attività in oggetto sono state garantite mediante la centralizzazione presso l’Ospedale di Conegliano che, ai sensi della DGR 614/2019, è Ospedale spoke con l’Ospedale di Vittorio Veneto.
Infine, per quanto riguarda i dati relativi ai consultori dell'Azienda Ospedale-Università di Padova, si segnala che non sono disponibili in quanto tali strutture afferiscono all'azienda territoriale ULSS 6 Euganea.
Invece è molto interessante la situazione di Valdagno e Portogruaro che nel 2023 sono entrati come ospedali che fanno IVG. Negli anni precedenti non erano elencati, ho verificati per gli anni 2020, 2021, 2022. Valdagno fa effettivamente IVG mentre Portogruaro non fa né IVG chirurgiche né farmacologiche ma in futuro avrebbe i ginecologi non obiettori per farle, vedremo.
VENETO | VENETO % | ||
---|---|---|---|
2022 | Tot Ginec. | 326 | 100% |
Obiettori | 222 | 68% | |
NON obiet. | 104 | 32% | |
2023 | Tot Ginec. | 349 | 100% |
Obiettori | 196 | 56% | |
NON obiet. | 153 | 44% |
La tabellina riassume la situazione media degli obiettori e Non obiettori nel Veneto nel 2022 e nel 2023. Si nota che i ginecologi strutturati (sono esclusi i medici a gettone) sono aumentati (326 => 349), inoltre i ginecologi Non Obiettori adesso non sono lontani dalla metà (44%) mentre nel 2022 erano il 32%, quindi un terzo.
La percentuale complessiva del Veneto di ginecologi obiettori di coscienza è del 56% nel 2023, il dato è però poco significativo come fatto notare da molte attiviste in quanto è importante avere tutte le strutture sorvegliate da almeno un paio di ginecologi e non avere nessun ospedale con il 100% di obiettori. Invece in Veneto ci sono 2 strutture con il 100% di ginecologi obiettori e una che è stata accorpata. La notizia positiva è però che due ospedali si sono aggiunti al novero di quelli che fanno IVG nel 2023
Per la combinazione dell'aumento del numero di ginecologi totali e per la diminuzione degli obiettori, si ha il risultato sorprendente che i ginecologi che teoricamente dovrebbero fare IVG sono praticamente aumentati del 50% passando dal 2022 al 2023: 104 => 153.
Nota: In Veneto sono spesso assunti ginecologi a gettone che coprono mancanze dei ginecologi strutturati, come vedremo più avanti Belluno comunque non esegue alcuna IVG ma questi medici potrebbero migliorare la situazione dei ginecologi che eseguono aborti in molti ospedali. Il portale della Regione non mette a disposizione i dati dei ginecologi a gettone
Nota: Ad eseguire le interruzioni di gravidanza non sono solo le figure professionali dei ginecologi ma intervengono anche infermieri, anestesisti ed altre figure che possono anch'esse obiettare e quindi non eseguire IVG. In particolare per eseguire una IVG chirurgica intervengono altre 3 figure professionali oltre al ginecologo, tutte devono essere non obiettrici. Il portale della Regione non mette a disposizione i dati di queste figure professionali ma solo quelle dei ginecologi strutturati.
Nota: L'inchiesta "Mai Dati" di Sara Montegiove e Chiara Lalli ha fatto emergere un sottobosco di ginecologi che non sono obiettori ma che in realtà non fanno aborti. L'inchiesta è del 2021 ma è praticamente sicuro che la situazione non sia cambiata. Spontaneamente a livello nazionale 11 ospedali hanno dichiarato quanti ginecologi non obiettori in realtà non operino. Tra questi c'è l'ospedale di Mirano e Padova.
L'Ospedale di Mirano aveva 2 ginecologi non obiettori e 0 operano.
L’azienda ospedaliera dell’Università di Padova aveva 5 ginecologi non obiettori e 3 operano.
Le autrici dicono «Temiamo che questo “fenomeno” riguardi in realtà tutti gli ospedali italiani, o almeno gran parte.»
Fonte di queste informazioni un articolo a pagamento su La Stampa di Chiara Baldi del giugno 2022, titolato: "Medici non obiettori che non fanno Ivg, gettonisti e RU486 ferma al palo: Legge 194 mal applicata, ecco il lato oscuro dell’aborto in Italia" che si rifà al libro e all'inchiesta "Mai Dati" di Montegiove e Lalli realizzata nel 2021.
Si conclude questa nota dicendo che il numero di Ospedali dove ci sono zero ginecologi che fanno aborti è sicuramente superiore ai numeri ufficiali diramati dalla Regione Veneto e messi nero su bianco in modo aggregato dalla relazione Ministeriale che viene pubblicata ogni anno.
IVG farmacologiche (RU486) per ospedale: 2023
NOTA: Useremo spesso il nome della pillola abortiva RU486 come sinonimo di "IVG farmacologica" anche se non è formalmente corretto.
Un dato fondamentale per le ragazze e per le donne in Veneto che vogliano usufruire del servizio sono gli ospedali che offrono l'IVG (Interruzione volontaria di gravidanza) farmacologica ovvero con la RU486+Prostaglandine. Da sottolineare che chiunque non si riconosca nella dicitura "donna" ma sia portatorə di un utero è compresə in questa trattazione anche se esplicitamente solo in questa frase. Ricordo che ad usufruire maggiormente della possibilità di abortire sono donne aventi già figli mentre le e i ragazzi distratti sono in minore numero. Trovate in fondo all'articolo il link al foglio elettronico con i dati e la loro elaborazione. Il grafico a barre che segue mostra per ogni singolo ospedale del Veneto quante IVG Farmacologiche si fanno nel 2023:
Con IVG (Interruzione volontaria di gravidanza) farmacologiche si intendono gli aborti effettuati con Mifepristone+Prostaglandine. Infatti gli aborti farmacologici che si fanno entro le prime 9 settimane di gestazione sono quasi sempre quelli con Mifepristone+Prostaglandine ovvero con RU486+Prostaglandine e sono quasi sempre la stragrande maggioranza delle IVG farmacologiche che si fanno in ogni ospedale. Di solito come Prostaglandina si usa il Misoprostolo.
La situazione nel 2024 è molto probabile sia simile rispetto al 2023 mostrata nel grafico. Ovviamente spiccano subito gli ospedali con zero IVG farmacologiche (RU486) che sono:
- OSPEDALE DI ASIAGO
- OSPEDALE DI SAN DONA' DI PIAVE
- OSPEDALE DI PORTOGRUARO
- OSPEDALE DI ARZIGNANO
- OSPEDALE DI PIOVE DI SACCO
- OSPEDALE DI BELLUNO
Speriamo che nel 2024 la situazione migliori per questi ospedali.
Come si vede l'obiezione di struttura è molto alta per il farmacologico, in altre parole gli ospedali Off Limits sono quasi 1/5 del totale, dando ragione alle associazioni per il diritto all'aborto che da anni denunciano la difficoltà di abortire in Italia: in Veneto la situazione non è migliore e le denunce delle associazioni pro-choice (per il diritto alla libera scelta di abortire) anche se non basate sui dati sono corrette in Veneto, con i dati ufficiali pubblicati dalla Regione di Luca Zaia. La situazione migliora se si considera anche il metodo chirurgico per effettuale l'interruzione di gravidanza ma non è la stessa possibilità di scelta degli ospedali che possono prescrivere la RU486.
Al fine di dare una parziale informazione alle donne che vogliano interrompere la gravidanza è utile sapere quali ospedali del Veneto eseguano aborti con la RU486 ovvero col metodo farmacologico. Un indice è il numero di aborti farmacologici eseguiti nella struttura ma che certamente dipende anche dalla grandezza del reparto di ginecologia che è tarato sul bacino dei cittadini serviti ovvero quanto grande è la popolazione che si serve di quel servizio ospedaliero. I dati sono sempre del 2023, quindi dell'anno scorso. Probabilmente nel 2024 la situazione è solo di poco mutata, speriamo in meglio.
Per maggiore comodità metto la tabella (copiata dal Foglio elettronico) con gli aborti farmacologici effettuati in Veneto nel 2023 con l'elenco dei 30 Ospedali in cui sono avvenute. In rosso sono indicati quelle strutture con zero IVG farmacologiche. Questa tabella ha gli stessi dati mostrati nel grafico qui sopra intitolato "IVG RU486+Prostaglandine 2023":
RU486+Prostaglandine |
||
OSPEDALE in VENETO | Anno 2022 |
Anno 2023 |
---|---|---|
OSPEDALE DI MESTRE | 163 | 207 |
AOUI VERONA BORGO TRENTO | 261 | 205 |
OSPEDALE DI CITTADELLA | 165 | 197 |
OSPEDALE DI TREVISO | 190 | 192 |
OSPEDALE DI VICENZA | 151 | |
OSPEDALE DI SCHIAVONIA | 107 | 129 |
OSPEDALE DI FELTRE | 87 | 122 |
OSPEDALE DI CONEGLIANO | 46 | 118 |
OSPEDALE DI SANTORSO | 76 | 102 |
OSPEDALE DI VILLAFRANCA | 66 | 81 |
OSPEDALE DI MIRANO | 36 | 74 |
OSPEDALE DI LEGNAGO | 63 | 72 |
OSPEDALE DI ROVIGO | 62 | 72 |
OSPEDALE DI MONTEBELLUNA | 69 | 71 |
OSPEDALE DI VENEZIA | 67 | 64 |
OSPEDALE DI CASTELFRANCO | 66 | 62 |
OSPEDALE DI ADRIA | 61 | 53 |
OSPEDALE DI VALDAGNO | 37 | |
OSPEDALE DI SAN BONIFACIO | 17 | 28 |
OSPEDALE DI ODERZO | 19 | |
OSPEDALE DI BASSANO | 38 | 19 |
AZIENDA OSPEDALE - UNIVERSITA' PADOVA | 9 | |
OSPEDALE PEDERZOLI CASA DI CURA SPA | 7 | |
OSPEDALE DI CHIOGGIA | 6 | 4 |
OSPEDALE DI ASIAGO | ||
OSPEDALE DI SAN DONA' DI PIAVE | ||
OSPEDALE DI PORTOGRUARO | ||
OSPEDALE DI ARZIGNANO | ||
OSPEDALE DI PIOVE DI SACCO | ||
OSPEDALE DI BELLUNO | 1 | |
Totale | 1647 | 2095 |
Come si vede la situazione è migliorata nettamente con un +27% tra il 2022 e il 2023. Non è chiaro come mai i grandi Ospedali di Belluno e di Padova non effettuino praticamente alcuna IVG farmacologica. Sembra che ci siano due ottime notizie ovvero che l'Ospedale di Vicenza che eseguiva solo IVG chirurgiche negli anni passati, abbia iniziato nel 2023 a fare aborti con la RU486 e sia arrivato al numero di 151 aborti. Oltre a Vicenza anche Valdagno è entrato nel gruppo di Ospedali che fanno IVG ma in questo caso esegue solo aborti farmacologici.
Quindi abbiamo due nuovi Ospedali che nel 2023 hanno iniziato a fornire il servizio di IVG con la RU486.
IVG RU486 Vs IVG Totali per ospedale: 2023
Possiamo esaminare nel dettaglio la situazione negli ospedali dal punto di vista di chi vuole eseguire un aborto con il metodo farmacologico. Stiliamo una graduatoria degli ospedali che eseguono più IVG con la RU486 rispetto alle IVG totali ovvero eseguite sia con farmaci che col metodo chirurgico entro le 12 settimane (in realtà gli aborti si possono fare entro 12 settimane e 6 giorni (90 gg)). Per farci capire un ospedale che ha una percentuale del 100% vuol dire che esegue tutte le IVG con la RU486, un ospedale che ha una percentuale del 50% esegue metà delle sue IVG col metodo farmacologico e quindi l'altra metà sarà eseguita con il metodo chirurgico.
Vediamo prima il grafico:
Il grafico mostra con le colonne verdi le IVG farmacologiche (RU486+Prostaglandine) eseguite nel 2023 nei vari ospedali con a fianco le colonne blu rappresentanti le IVG totali (farmacologiche+chirurgiche). Tanti più le colonne verdi e blu sono uguali di altezza e tanto più quell'ospedale esegue tutti i suoi aborti con la RU486. A sinistra del grafico ci sono gli ospedali con la percentuale vicina al 100% di aborti con RU486, mentre a destra ci sono le strutture che non fanno IVG farmacologiche.
Quindi vediamo la tabella che ripropone i dati del grafico con all'ultima colonna la percentuale di IVG con RU486 sul totale delle IVG che quell'ospedale ha eseguito nel 2023.
OSPEDALE | IVG RU486 | IVG TOTALI | Percen-tuale |
---|---|---|---|
OSPEDALE DI ROVIGO | 72 | 69 | 104% |
OSPEDALE DI CASTELFRANCO | 62 | 62 | 100% |
OSPEDALE DI VALDAGNO | 37 | 38 | 97% |
OSPEDALE DI CITTADELLA | 197 | 217 | 91% |
OSPEDALE DI FELTRE | 122 | 150 | 81% |
OSPEDALE DI ADRIA | 53 | 68 | 78% |
OSPEDALE DI LEGNAGO | 72 | 97 | 74% |
OSPEDALE DI MESTRE | 207 | 289 | 72% |
OSPEDALE DI VENEZIA | 64 | 92 | 70% |
OSPEDALE DI TREVISO | 192 | 290 | 66% |
OSPEDALE DI CONEGLIANO | 118 | 184 | 64% |
OSPEDALE DI SCHIAVONIA | 129 | 213 | 61% |
OSPEDALE DI MONTEBELLUNA | 71 | 120 | 59% |
OSPEDALE DI VICENZA | 151 | 271 | 56% |
OSPEDALE DI VILLAFRANCA | 81 | 162 | 50% |
OSPEDALE DI SANTORSO | 102 | 212 | 48% |
OSPEDALE DI MIRANO | 74 | 172 | 43% |
AOUI VERONA BORGO TRENTO | 205 | 483 | 42% |
OSPEDALE DI BASSANO | 19 | 68 | 28% |
OSPEDALE DI ODERZO | 19 | 72 | 26% |
OSPEDALE DI SAN BONIFACIO | 28 | 110 | 25% |
OSPEDALE DI CHIOGGIA | 4 | 57 | 7% |
AZIENDA OSPEDALE - UNIVERSITA' PADOVA | 9 | 189 | 5% |
OSPEDALE DI SAN DONA' DI PIAVE | 70 | 0% | |
OSPEDALE DI ASIAGO | 41 | 0% | |
OSPEDALE DI PIOVE DI SACCO | 80 | 0% | |
OSPEDALE DI ARZIGNANO | 69 | 0% | |
OSPEDALE DI BELLUNO | 0% | ||
OSPEDALE DI PORTOGRUARO | 0% | ||
VENETO | 2088 | 3945 | 53% |
La tabella è ordinata dalla percentuale più alta a quella più bassa ovvero gli ospedali migliori per chi vuole abortire con la RU486 sono in alto e in basso ci sono quelli peggiori. I primi due ospedali, Rovigo e Castelfranco, hanno percentuali del 100% ovvero tutte o quasi tutte le loro IVG vengono eseguite con i farmaci e praticamente nessuna donna passa in sala operatoria.
La somministrazione di Mifepristone (RU486) e di Prostaglandina in un unico intervento è quella presa in considerazione in questo testo e spiegata bene in questa guida all'aborto: schede dell'associazione Pro-Choice in cui si somministra il mifepristone (RU486), seguita da alcune compresse di misoprostolo che è una analogo della prostaglandina. Vedere anche il capitolo in cui si linka la guida di Non Una di Meno Padova per gli ospedali veneti sui passi da eseguire dal punto di vista burocratico per fare una IVG in Regione.
Alla fine della tabella ci sono i 6 ospedali che non eseguono alcun aborto farmacologico con in ultima posizione la struttura di Belluno che è la pecora nera del Veneto nel 2023: nessuna IVG, nessun uso della RU486, tutti i ginecologi obiettori. Il grande Ospedale di Padova praticamente non esegue aborti farmacologici nel 2023.
IVG per tempi di attesa tra il rilascio del certificato e l'intervento: 2023
Il dato che andiamo ad esaminare adesso è poco trasparente. Si tratta dei tempi di attesa tra quando alla donna è dato il certificato e quando esegue la IVG. Il dato riportato a livello nazionale è molto dettagliato anche se aggregato. In particolare sono presenti diversi tempi di attesa, ecco la tabella 21 del Ministero della Sanità per il 2021, quindi di diversi anni fa:
Regione | giorni | |||
≤ 14 | 15-21 | 22-28 | > 28 | |
%* | %* | %* | %* | |
Veneto | 57,3 | 14,7 | 7,7 | 20,2 |
ITALIA | 78,4 | 13,2 | 4,6 | 3,8 |
Si nota subito che a livello della Regione Veneto (anno 2021) ben il 20% delle donne è costretta a un tempo di attesa oltre i 28 giorni, senza avere un limite superiore a questo tempo. Il dato del Veneto stride con quello nazionale e delle altre Regioni del nord in cui solo il 3.8% o meno delle donne deve aspettare oltre 4 settimane tra quando ha in mano il certificato e quando esegue l'IVG. Siamo al 3.8% per tutta Italia, 0.7% per l'Emilia Romagna, 1.1% per il Piemonte, ecc. contro il 20.2% per le donne venete.
Assunta questa grave disfunzionalità nel servizio della sanità veneta alle donne che vogliono abortire, andiamo ad esaminare i dati diffusi dal Veneto in cui questo problema è occultato dietro il termine temporale «15 giorni o più» ovvero oltre 14 giorni senza alcun intervallo di tempo aggiuntivo: mancano i 15-21 giorni, mancano i 22-28 giorni e mancano i >28 giorni. Quest'ultimi presenti a livello nazionale e quindi per forza sono a disposizione della Regione che li comunica al Ministero ma non li pubblica.
Per il 2023 questo è il grafico del Veneto per quanto riguarda i tempi di attesa tra il certificato e l'IVG:
Dovrebbero esserci 4 colonne, una per ogni intervallo temporale e invece ci sono solo due intervalli temporali: ≤14 e >14. Per molte ULSS le due colonne sono piuttosto vicine a indicare che solo la metà delle donne è servita entro due settimane, il resto non si sa quando, probabilmente entro molte settimane. Sul foglio elettronico sono presente molti altri dati compreso la differenziazione tra italiane e straniere che però hanno il medesimo trattamento per quanto riguarda i tempi di attesa e quindi nel grafico sono state messe assieme.
Andiamo a confrontare il dato complessivo del Veneto per il 2022 e per il 2023:
ULSS VENETO | 2022 | 2023 | |||
---|---|---|---|---|---|
Fino a 14 gg | 2345 | 55% | 2635 | 62% | |
15 gg e più | 1929 | 45% | 1632 | 38% | |
Diff. | 10% | 24% |
L'unica nota positiva è che tra il 2022 e il 2023 molte ULSS hanno recuperato un po' di ritardo. Complessivamente si è passati da una ripartizione 55% - 45% del 2022 a una ripartizione 62% - 38%, dove la prima percentuale è relativa a un tempi di attesa minore di due settimane. Quindi le attese brevi erano il 55% nel 2022 e sono il 62% nel 2023. Le attese lunghe o enormi (mancano i dati per capire la loro entità) erano il 45% nel 2022 e sono il 38% nel 2023. La situazione è migliorata sicuramente per le attese brevi che sono aumentate ma su quelle lunghe non possiamo esprimerci perché mancano i dati.
Non dilunghiamoci ulteriormente sui tempi di attesa che sono evidentemente un punto dolente e dove mancano i dati.
IVG per tempo di attesa per la certificazione: 2022
Una volontaria dell'associazione Pro choice mi diceva che un aspetto problematico per il Veneto sono i tempi di attesa per avere il certificato per l'IVG e in particolare il fatto che molte donne non sappiano che per averlo ci si può rivolgere al proprio medico di famiglia, al proprio ginecologo (pagando) oppure al consultorio oltre che all'ospedale. Questa associazione propone anche un servizio on line di certificazione per abortire tramite i loro volontari ginecologi.
Ovviamente alla base di tutto questo è l'avere scelto oculatamente il proprio medico di famiglia o il proprio ginecologo, in modo tale che alla nostra richiesta non si opponga con scuse quali l'essere obiettore. Anche se la certificazione non è tra i motivi per cui un medico si possa opporre se è obiettore di coscienza.
Comunque andiamo a vedere i dati della Regione Veneto per quanto l'IVG per tempo di attesa per la certificazione, per avere l'intervento chirurgico o la somministrazione della RU486 per l'aborto farmacologico. Occorre dire che la suddivisione dei dati non è per ospedale ma per ULSS che in qualche modo coincide con ogni provincia del Veneto. In più ci sono i due grossi gruppi di ospedali del Veneto, ovvero quello di Padova e quello di Verona.
Questo dato non è presente nelle ultime (2021) tabelle ministeriali per cui penso sia un dato aggiuntivo che propone la Regione Veneto. Non mi è chiaro il suo significato, in particolare non è chiaro da quando parte questo tempo di attesa, le casistiche che ho immaginato sono:
- partenza dall'inizio della ultima mestruazione
- partenza dall'ovulazione presunta (14 giorni dopo il punto (1))
- partenza dal primo giorno di ritardo delle mestruazioni (28 gg dopo il punto (1))
- partenza dal giorno del test di gravidanza
Essendo per oltre il 50% questo tempo di attesa concentrato tra 15 - 21 giorni, vuol dire che si tratta di un tempo necessario alla donna per organizzarsi per fare il certificato.
AZIENDA ULSS | Fino a 14 gg | 15 - 21 gg | 22 - 28 gg | 29 gg e piu' |
---|---|---|---|---|
AZIENDA ULSS N. 1 DOLOMITI | 31% | 60% | 9% | 0,6% |
AZIENDA ULSS N. 5 POLESANA | 31% | 55% | 13% | 0,9% |
AZIENDA ULSS N. 2 MARCA TREVIGIANA | 22% | 57% | 20% | 0,9% |
AZIENDA ULSS N. 3 SERENISSIMA | 17% | 53% | 27% | 2,7% |
AZIENDA ULSS N. 6 EUGANEA | 16% | 65% | 17% | 1,2% |
AZIENDA ULSS N. 7 PEDEMONTANA | 13% | 63% | 23% | 1,7% |
AZIENDA ULSS N. 9 SCALIGERA | 13% | 60% | 25% | 2,4% |
AZIENDA OSPEDALE - UNIVERSITÀ PADOVA | 12% | 31% | 51% | 6,5% |
A.O. INTEGRATA CON UNIVERSITÀ - VERONA | 10% | 57% | 29% | 3,5% |
AZIENDA ULSS N. 8 BERICA | 10% | 53% | 35% | 2,4% |
AZIENDA ULSS N. 4 VENETO ORIENTALE | 9% | 59% | 30% | 2,0% |
Ricordiamo che l'IVG è fattibile secondo la legge sull'aborto, la 194/78, fino a 12 settimane e 6 giorni.
I dati precisi e numerici (non solo le percentuali), compresi le IVG totali per ULSS, sono come al solito presenti nel foglio elettronico il cui link è in fondo a questo testo insieme e tutti riferimenti.
IVG totali e solo farmacologiche in Veneto dal 2015 al 2023
Vediamo altri due grafici. Nel primo ci sono gli aborti della Regione in forma complessiva negli anni che vanno dal 2015 al 2023 e nel secondo in forma percentuale.
È interessante conoscere quante IVG (Interruzione volontaria di gravidanza) ci sono di tipo farmacologico sul totale delle Interruzioni di gravidanza, questo dato è nel secondo grafico che mostra la percentuale.
Nel primo grafico è riportato il numero assoluto di aborti (metodo chirurgico più metodo farmacologico) con una linea rossa e con una linea blu le sole IVG farmacologiche ovvero effettuati con Mifepristone oppure con Mifepristone+Prostaglandine oppure con Prostaglandine. Questo dato è preso direttamente dai Report che fa il Ministero della Sanità ogni anno sull'attuazione della legge 194 sul diritto di abortire. Da notare che tale Report è sempre in ritardo di 2-3 anni.
Tabella con i dati
Il dato delle IVG farmacologiche complessive per il 2022 e 2023 è stato trovato sommando le varie voci per le tre farmacologiche per tutti gli ospedali veneti presenti nel sito della Regione. Il Foglio Elettronico contenente i dati della Regione Veneto e rielaborati è linkato in fondo a questo articolo. Curiosamente il dato della Regione per il 2021 è di 1490 mentre il Ministero riporta 1560, quindi è probabile che il dato della Regione sia più basso di quanto sarà comunicato al Ministero.
Tabella con i dati
SkyTg24 pubblica il grafico a livello nazionale e con i dati ufficiali (quindi solo fino al 2021) in cui mostra la percentuale di IVG effettuate con il metodo farmacologico: fino al 2021 siamo arrivati al 45% in tutta Italia di media contro il 38% del Veneto. Il 45%, media nazionale del 2021, è circa pari al 44.1% avuto nel 2022 in Veneto, quindi la Regione è in ritardo di un anno sulla media. Dai più virtuosi siamo invece molto indietro.
I dati 2023 danno una idea più chiara sulla tendenza e di quanto la RU486 si stia imponendo in Veneto. Siamo al 53%, quindi molto lontani dai primo della classe in Italia come la Liguria che aveva nel 2021 una percentuale di IVG farmacologiche che era del 70%. Sfortunatamente la Regione non mette a disposizione il dato complessivo dell'uso del metodo farmacologico per tutta la Regione ma solo per le singole unità ospedaliere per cui occorre eseguire la somma totale. Non è neppure disponibile un foglio elettronico scaricabile. Comunque i dati ci sono e sono granulari, con una copia e incolla e un foglio di calcolo si risolve il problema.
Numero di Consultori in Veneto dal 2017 al 2023
Un grafico che da direttamente il Portale regionale è quello dei consultori sia pubblici che privati in Veneto nei vari anni. Copio e incollo il grafico del numero di Consultori pubblici negli anni 2017-2023:
Il dato del 2023 è rimasto costante rispetto all'anno 2022 ma è in leggero e costante calo rispetto al 2019 e anche al 2017. Le Istituzioni regionali sono state solerti nel aggiungere il dato mancante per i consultori dell'ULSS Euganea nel 2023. Ho contattato la Consigliera Baldin Erika del M5S che ha girato l'email a chi di dovere e il dato è stato aggiunto in meno di 10 giorni.
Il dato del 2018 è probabilmente un dato incompleto, qualche ULSS non ha comunicato il numero dei suoi consultori e/o non è stato pubblicato nel Portale Regionale, per cui il numero totale è risultato inferiore alla realtà.
Negli ultimi anni i consultori privati sono in netta diminuzione e sono molto pochi.
Segnalo l'iniziativa del gruppo NUDM Padova (Non Una di Meno Padova) che ha aperto una "consultoria" che fornisce informazioni e supporto per chi voglia abortire. Questo un avviso tipico:
📍Lo sportello fornisce:Email e numero di telefono oltre che l'indirizzo, i giorni, gli orari e i servizi offerti, li trovate nella loro pagina facebook (NUDM Padova). Consultoria via Salerno 1, Padova (PD).
- supporto e informazioni sulle opzioni possibili, che tu voglia abortire o meno
- test di gravidanza gratuiti
- accompagnamento a visite e appuntamenti
Un ampio approfondimento per l'8 marzo 2024 in cui è stata aperta la consultoria di Padova.
Questa la tabella con i consultori pubblici:
Anno |
Popolazione |
Consultori |
Abitanti per consultorio |
---|---|---|---|
2017 |
4.883.373 |
104 |
46'956 |
2018 |
4.880.936 |
87 |
56'103 |
2019 |
4.884.590 |
105 |
46'520 |
2020 |
4.879.133 |
105 |
46'468 |
2021 |
4.869.830 |
102 |
47'743 |
2022 |
4.847.745 |
101 |
47'997 |
2023 |
4.838.253 |
101 |
47'903 |
La legge 34/96 prevede un numero di consultori minimo tale da coprire circa 20 mila abitanti per ogni consultorio. In Veneto siamo oltre il doppio. L'Ansa scrive: «In Italia ci sono circa 1.800 consultori familiari, uno ogni 32.325 residenti, un numero ben al di sotto di quanto stabilito dalla Legge 34/1996, che ne prevede uno ogni 20.000 abitanti. In pratica, in Italia i consultori sono il 60% in meno di quanti ne servirebbero. È quanto emerge dall'Indagine nazionale sui consultori familiari 2018-2019 pubblicata dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss).»
Il numero di consultori privati è di 11 nel 2023 cioè circa il 10% di quelli pubblici, quindi anche considerando questi ultimi siamo a 43'198 abitanti per consultorio, sempre più del doppio rispetto ai 20 mila abitanti per consultorio previsti dalla legge.
In una vecchia Relazione del Ministero si dice che «i consultori familiari che hanno dichiarato di effettuare attività Ivg corrispondono al 69,2% del totale dei consultori familiari». Il dato del Veneto in questo senso non è noto e meno che meno quello dei singoli consultori.
Non Una di Meno Padova: guida pratica per abortire
Il movimento femminista e transfemminista NUDM Padova ha pubblicato una pratica guida di tre pagine su cosa occorre fare per abortire, i documenti richiesti, a chi rivolgersi e i link ai consultori della provincia. NUMD fornisce anche il servizio di accompagnamento tramite i contatti telefonici e email della consultoria di Padova.
Classifica delle Regioni italiane con più IVG farmacologiche
Andiamo indietro di due anni, dal 2023 dei dati della Regione Veneto, al 2021 in cui sono disponibili i dati ufficiali a livello nazionale per tutte le Regioni d'Italia sulle IVG farmacologiche. I dati sono del Ministero della sanità che li ha resi disponibili a fine 2023. Nella tabella 25 del foglio elettronico ci sono i dati per Regione delle IVG farmacologiche. Prendo solo i dati relativi agli aborti con RU486 più prostaglandine che è il metodo abortivo che si usa in Italia entro le 9 settimane. Ordino le regioni per percentuale di aborti decrescenti.
REGIONE | MIFEPRISTONE + PROSTAGLANDINE |
---|---|
%* | |
Liguria | 72,5 |
Calabria | 72,0 |
Basilicata | 72,0 |
Trento | 67,6 |
Emilia Romagna | 64,9 |
Piemonte | 62,0 |
Friuli Venezia Giulia | 55,7 |
Toscana | 54,9 |
Lazio | 54,6 |
Umbria | 53,4 |
Puglia | 48,5 |
Valle d'Aosta | 48,2 |
Veneto | 34,3 |
Abruzzo | 33,4 |
Campania | 32,2 |
Lombardia | 31,2 |
Sardegna | 25,3 |
Molise | 25,2 |
Bolzano | 23,9 |
Sicilia | 23,4 |
Marche | 19,6 |
ITALIA | 45,3 |
Il calcolo è fatto dal Ministero e la percentuale è "* calcolata sul totale meno i casi non rilevati".
Il Veneto si colloca nella parte bassa della classifica. La Regione ultima in classifica non poteva che essere le Marche visto il grande dispendio di energia del suo Governatore.
Luca Zaia: posizione sull'aborto
Il Presidente della Regione Veneto ha dichiarato recentemente (giugno 2023) che:
Non esiste che l’aborto sia un tema di destra o di sinistra, che il fine vita sia un tema di destra o di sinistra, o che altri temi etici siano di destra o di sinistra.Nel 2017 l'assessore di Fratelli d'Italia (il partito della Meloni) Donazzan ha proposto una modifica della legge sulla tumulazione dei feti che rende obbligatoria la sepoltura del prodotto abortivo sia nelle IVG che per cause naturali a qualsiasi settimana di gestazione:
Art. 40Tale articolo 40, comma 2 ter è stato approvato dalla Giunta Zaia insieme ai voti del PD. Inoltre in un post su Facebook Zaia il 18 giugno 2018 ha sottolineato:
Modifiche alla legge regionale 4 marzo 2010, n. 18 “Norme in materia funeraria”.
2 ter. Ad ogni aborto, verificatosi in una struttura sanitaria accreditata, anche quando l’età presunta del concepito sia inferiore alle ventotto settimane, nel caso in cui il genitore o i genitori non provvedano o non lo richiedano, l’inumazione, la tumulazione o la cremazione è disposta, a spese dell’azienda ULSS, in una specifica area cimiteriale dedicata o nel campo di sepoltura dei bambini del territorio comunale in cui è ubicata la struttura sanitaria. A tali fini i prodotti abortivi o del concepimento sono riposti in una cassetta, che può contenere uno o più concepiti, secondo il criterio della data in cui è avvenuta la procedura di revisione strumentale/farmacologica della cavità uterina. Tale data è indicata sulla cassetta.”.
E' stato inaugurato qualche giorno fa a Torri di Quartesolo, in provincia di Vicenza, il primo spazio cimiteriale in Veneto per bambini mai nati, cioè i feti abortiti prima della 28^ settimana di gestazione. E' su una piccola collina, ombreggiata dalla chioma di un albero, ed ospiterà tutti, sia gli aborti spontanei che quelli voluti.Nel 2022 una donna che ha abortito spontaneamente alla 7a settimana di gestazione è stata obbligata dalla legge che Zaia sostiene a seppellire il prodotto dell'aborto spontaneo (la donna ha preferito rivolgersi all'ospedale per un raschiamento per avere maggiori sicurezza e ha trovato questa orribile sorpresa):
Recentemente, la Regione ha legiferato sulla materia, stante il desiderio espresso da molte famiglie ai sindaci e alle Ulss del territorio. La norma prevede da qualche mese l’obbligo a informare i genitori sulla possibilità di dare sepoltura anche ai bambini scomparsi prima delle 28 settimane di gestazione. Nel caso in cui i genitori del bambino, in piena coscienza, non siano interessati alla sepoltura, sarà l’Usl a farsene carico.
E' una scelta di civiltà, che supera l'ideologia: vogliamo garantire uno spazio per il dolore di quei genitori che non hanno mai potuto vedere e abbracciare il loro bimbo, ma anche ribadire quanto sia preziosa la vita fin dal suo concepimento.
Poi le infermiere mi hanno invitata a firmare il modulo del consenso informato sulla sepoltura del prodotto del concepimento, chiedendomi di barrare una delle due caselle: o provvedevo io attraverso le pompe funebri, o ci pensava l’Ulss 8 Berica. Non volevo mettere nessuna crocetta, perché trovavo assurdo che ci fosse una lapide in cimitero a ricordare un momento tanto doloroso per me, ma mi è stato detto che ero obbligata dalla legge. Così ho lasciato il materiale all’azienda sanitaria e ho poi saputo che è stato tumulato al Giardino degli angeli. Quando ci penso, per me è orribile: mi sento giudicata. Oltretutto mi viene riferito che non tutti gli ospedali sono inflessibili come quello di Vicenza, il che significa costringere le donne a peregrinare da una struttura all’altra.La donna aggiunge nell'articolo del FQ.it che:
La donna ritiene di aver subito una violenza: “Per me era un embrione il cui sviluppo si era fermato alla settima settimana, il fatto di avere una parte di me al cimitero mi fa stare male. Un conto è dire che la gravidanza è andata male, un conto è che ti facciano sentire di avere un bambino morto al cimitero. Che è comunque uno spazio cattolico, almeno nella visione collettiva. Trovo irrispettoso che non si possa scegliere. Penso anche alle donne che per qualsiasi ragione decidono di interrompere la gravidanza, a come si possono sentire giudicate”.È da sottolineare a questo punto l'ambivalenza di Zaia che nel suo post su Facebook del 2018 dice «ribadire quanto sia preziosa la vita fin dal suo concepimento» mentre nel 2023 afferma «Non esiste che l’aborto sia un tema di destra o di sinistra». Occorre aggiungere che non si hanno notizie di altri ospedali zelanti come quello di Vicenza che ha istituito un cimitero per i prodotti delle IVG. Non ci sono altri articoli di giornale e non ci sono altri annunci di Zaia di aperture di altri cimiteri oltre a quello vicentino del 2018. Che abbia cambiato idea dal 2018 al 2023? Vedremo.
Certamente sono note le sue posizioni sul fine vita che sicuramente l'hanno messo in rotta di collisione con l'assessore Donazzan. Dall'altra parte della barricata una parte significativa del PD ha sostenuto la consigliera veneta Bigon che ha affossato la legge regionale sui tempi certi per il fine vita, indicando come su questi temi a volte le parti si invertano. A livello di realizzazione di strutture fisiche e ospedaliere è noto che: "Cambio di sesso, a Padova sarà possibile farlo in ospedale. Zaia: «È una questione di civiltà»", come riporta Il Messaggero in un articolo di marzo 2023.
In fine occorre notare che FdI cui fa parte l'Assessora Elena Donazzan, è una parte importante della maggioranza di Zaia per cui possono esserci motivi di opportunità politica nel sostenere una tesi come quella della sepoltura del prodotto abortive per le IVG.
È emersa la questione regionale di permettere o non permettere l'ingresso nei consultori del Veneto delle associazioni antiabortiste. Il capogruppo della lista "Zaia Presidente", medico, Alberto Villanova, ha affermato recentemente:
Nessuna donna sceglie di abortire con leggerezza, è una decisione molto sofferta e delicata, che merita grande rispetto. Oggi nei consultori le signore trovano un sostegno psicologico, che le aiuta a decidere in libertà. Se i movimenti per la vita completeranno questo supporto senza interferire nelle decisioni delle donne, la loro presenza potrebbe rivelarsi utile, ma se servirà solo ad appesantire una situazione già tanto sofferta, mettendo sotto accusa o giudicando la persona, sono contrario. Non possiamo fare passi indietro su una conquista civile e sulla quale abbiamo tutti una visione abbastanza laicaDa notare che alle elezioni regionali 2020 del Veneto, la lista personale del Presidente Zaia ha ottenuto 916'087 voti. Per confronto si può dire che gli abitanti del Veneto sono meno di 5 milioni e che alle elezioni europee del 2024 la soglia di sbarramento del 4% sarà probabilmente intorno ai 970'000 voti. Questo per dire che teoricamente la lista Zaia Presidente potrebbe anche andare in Europa. Un articolo del sole24ore spiega bene il supporto dei veneti verso Zaia alle ultime elezioni.
Il capogruppo lascia aperta ogni possibilità ma sembra calcare la mano particolarmente sul diritto alla donna di scegliere senza condizionamenti e sulla laicità dei consultori. Da notare che in maggioranza del Consiglio regionale c'è pure Fratelli d'Italia pur con pochi assessorati.
Nello stesso articolo Villanova da una importante anticipazione di volontà politica:
Va predisposta un’organizzazione territoriale che accompagni la donna e curi un’informazione precisa sulla disponibilità dei vari centri all'intervento, così che non diventi un’odissea per nessuna.Questo indica più di tutto il resto la volontà del capogruppo di Zaia di cambiare la situazione attuale degli aborti in Veneto che rappresentano una "odissea" per la donna. Villanova parla di una organizzazione territoriale che accompagni le donne e curi l'informazione per le donne che vogliono abortire, che poi è il motivo di questo testo che state leggendo: dare qualche informazione che oggi manca del tutto. Vedremo se effettivamente alle parole seguiranno i fatti ma la direzione non sembra proprio quella di voler ostacolare il diritto all'IVG mettendo gli antiabortisti nei consultori.
In giugno del 2024 Zaia, a seguito di una dichiarazione di Marina Berlusconi sul suo essere d'accordo con la "sinistra" su temi come aborto e fine vita, rilancia con la seguente affermazione:
Non può essere prerogativa della sola sinistra la trattazione dei temi etici. Conosco molti nostri elettori che la pensano in maniera molto libera su aborto o fine vita. Il mio partito nasce con una matrice identitaria, popolare e liberale. Non dobbiamo decidere noi se una donna può o non può abortire, e non dobbiamo essere noi a impedire la gestione del fine vita a un malato terminaleForse si riferisce anche ai sondaggi che si sono visti a giugno in cui su aborto e fine vita gli elettori conservatori sono in forte dissenso con i loro partiti politici.
Numero di decessi per la RU486
L'aborto farmacologico con la RU486 non è indenne da rischi, un ginecologo in questo video di Youtube da il dato di:
0.3 decessi su 100 mila abortiQuesto è un dato degli USA. La ginecologa Anna Pompili ha affermato che l'ACOG ha diffuso la notizia che:
L'esame dei dati hanno dimostrato che i potenziali decessi correlati a oltre 20 anni di osservazioni, sono solo 13 dove la correlazione è possibile o probabile con l'IVG. Questo porta a un tasso di mortalità dello 0.00027%.Tale dato corrisponde a 0.27 casi ogni 100 mila aborti.
Se lo stesso dato fosse applicabile anche al Veneto, visto che nel 2023 il numero di IVG sono state pari a 4267, si ha che i decessi stimabili sono stati pari a:
0.013 decessi nel 2023 = 0.3 decessi su 100 mila aborti × 4267 abortiQuesto nel caso in cui tutti gli aborti fossero fatti nel 2023 con la RU486. Si nota che si è avuto circa un centesimo di decesso per ogni anno, quindi ci vogliono circa 78 anni per avere un decesso in Veneto per l'uso della RU486.
Vedere il rischio della pillola abortiva in questo modo non è molto corretto e significativo. Dal punto di vista della persona gestante è più importante vedere quanti decessi ci sono in Veneto per maternità.
La mortalità materna è definita come il decesso di una donna durante la gravidanza o entro 42 giorni dal termine della gravidanza, indipendentemente dalla durata e dal sito della gravidanza, da qualsiasi causa correlata o aggravata dalla gravidanza o dalla sua gestione, ma non da cause accidentali o incidentali. In Italia la mortalità materna è di circa 8.3 decessi per ogni 100 mila nati vivi. In USA è di circa 22-23 decessi.
Veniamo al dato del Veneto che si può trovare a pagina 11 del pdf dell'ISS che esamina la mortalità materna dall'anno 2011 all'anno 2019 (9 anni totali), in tale pdf si trova anche il dato nazionale pari a 8.3 decessi precedentemente citato:
22 decessi in 9 anni (2011-2019) = 2.4 decessi all'anno in tutto il VenetoOra possiamo riassumere i dati dicendo che in Veneto ogni anno le morti per maternità sono 2.4 mentre le morti per abortire con la RU486 sono 0.013, quindi in 78 anni si avrà un decesso per l'uso della RU486 mentre per le maternità ci saranno 190 morti.
6.2 decessi per ogni 100 mila nati vivi
Se una donna ha avuto tanti figli quante IVG farmacologiche allora il rischio di morte corso è dovuto al 5% alla RU486 e al 95% alla gravidanza.
È utile affermare che in Italia non ci sono stati fin'ora casi di decessi legati direttamente all'uso della RU486 ma in un caso all'uso di altri farmaci in un aborto farmacologico.
Nel caso di Anna Marchisio il decesso non è dovuto alla RU486:
Il medico legale esclude che Anna Marchisio sia morta a causa dell'assunzione della pillola abortiva. In attesa del risultato dell'esame tossicologico sul banco degli imputati ora salgono le prostaglandine e l'antidolorificoC'è un caso di aborto clandestino avvenuto tra il 2013 e il 2017 ma non ho trovato informazioni precise e non si sa se è stato una IVG chirurgica o con farmaci e con quali farmaci, google non fornisce alcun articolo su questo aborto.
In Italia dal 2013 al 2017 le Regioni hanno sorvegliato la mortalità materna offrendo il grafico di cui sopra in cui è visualizzata la mortalità per lo stato ostetrico della persona con utero. Il grafico proviene dal sito dell'ISS e a pagina 38 lo trovate. Il caso di Anna Marchisio del 2014 è elencato in rosso e il caso dell'aborto clandestino citato in precedenza, è visualizzato in giallo.
Si può stimare dal grafico a torta, quanto è rischioso essere in gravidanza rispetto ad abortire, anche correggendo il grafico considerando il numero di nascite e il numero di aborti nazionali, la disparità rimane elevata, soprattutto per gli aborti con la RU486 che è lo 0.9% dei decessi.
Nel 2017 ci sono stati circa 458'151 mila nuovi nati secondo l'ISTAT e ci sono stati 80'733 aborti, sempre nel 2017. Quindi c'è un rapporto di 1 aborto ogni 5.67 nascite. Dal grafico di figura 3 si vede che tutti i decessi per IVG (legali) totalizzano 5, mentre tutti i decessi per gravidanza totalizzano 100, con un rapporto di 1 decesso per aborto ogni 20 decessi per gravidanza, quindi:
3.5 circa uguale 20 / 5.67quindi il rischio in Italia è oltre il triplo nell'essere in gravidanza rispetto al fare una IVG.
In altre parole se una donna italiana ha avuto un bambino con una gravidanza e ha avuto anche una aborto allora il suo rischio di morire si è diviso nel 78% dovuto alla gravidanza e nel 22% dovuto all'IVG:
Probabilità di decesso per gravidanza |
Probabilità di decesso per aborto |
78% | 22% |
Dal punto di vista statistico l'unico decesso avuto per IVG farmacologica segnalato in figura 3 non è significativo e non è utilizzabile per farne un rischio da confrontare con il rischio di gravidanza. Quando i casi sono unitari e sono di pochissime unità, non fanno statistica ma potrebbero essere dovuti al caso. Pare infatti che negli ultimi anni i decessi per RU486 siano zero, quindi servono studi di decine e decine di anni per capire quanto piccolo è il rischio, in modo da accumulare almeno 5-10 decessi che facciano statistica.
Speculazione
Una speculazione che però si basa su una casistica così limitata da renderla inaffidabile è che essendo i decessi tra l'anno 2013 e l'anno 2017 pari a 5 per le IVG legali e pari a 1 per le IVG illegali, si può matematicamente stimare che le IVG illegali siano inferiori al 20% di quelle legali. Questo perché le IVG illegali hanno un tasso di mortalità più alto.
Costi della IVG
I costi di una IVG sono differenti a seconda della procedura scelta dalla donna o imposta dalla struttura medica. La ginecologa Parachini in un intervento alla Camera dei Deputati in una conferenza organizzata da Giulia Sportiello, afferma che i costi sono:
- 1099€ per l'IVG chirurgica
- 209€ per 1 ricovero in day hospital
- 418 per 2 ricoveri in day hospital necessari per la procedura di IVG farmacologica
- 36.15€ per 1 accesso ambulatoriale
- 72.30€ per 2 accessi ambulatoriali per completare l'aborto con RU486
Secondo il nuovo modello di assistenza che entrerà a regime con il nuovo anno, la prima pillola abortiva sarà somministrata in consultorio (o in ospedale) in regime ambulatoriale e la seconda pillola verrà consegnata alla paziente fino alla nona settimana di gestazione, insieme agli opuscoli informativi, agli antidolorifici e al test di gravidanza che servirà per confermare l’avvenuta interruzione, da fare a casa con la possibilità di ricevere assistenza con la telemedicina.Questa procedura ambulatoriale prima e a casa poi, è chiamata aborto @home, costa 72.30 euro, contro i 1099 euro di un aborto chirurgico che costa dieci volte tanto quello farmacologico. Da aggiungere nella IVG @home il costo della RU486 che è di 14.28€ per il SSN, quello del misoprostolo (non ho trovato il prezzo per il SSN), quello per l'antidolorifico (ibrufene), quello per il dosaggio della beta-HCG post aborto (dovrebbe costare sui 17 euro).
In totale l'aborto @home dovrebbe costare per il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) poco più di 100 euro.
Nel caso di aborto con ricovero in day hospital con 2 accessi il costo è di 418 euro o leggermente superiore (se non include il costo dei farmaci). Nel caso di aborto chirurgico il prezzo raddoppia a 1099 euro ad IVG.
Da notare che la determina regionale del Lazio per anche la procedura @home, è stata emanata il 31 dicembre 2020 mentre era in carica come Governatore Zingaretti del PD, il quale si è dimesso il 11 novembre 2022. Al contrario in Emilia Romagna la procedura abortiva @home è stata approvata dal centro sinistra solo ad ottobre 2024 mentre le elezioni si tengono a novembre 2024, quindi gli elettori si ricorderanno nell'urna di quello che ha fatto il PD di Bonaccini e della sua sostituta vicepresidente Priolo.
Fonti, Riferimenti e Note
Foglio elettronico con tutti i dati trattati in questo articolo sull'Aborto in Veneto. Ulteriori dati sono presenti nel Foglio e non riportati nell'articolo.
Portale della Regione Veneto con i dati che sono stata la fonte di questo articolo sull'Aborto in Veneto
Per accedere ai dati della Regione e che sono stati immessi nel Foglio elettronico e quindi in questo articolo seguire queste semplici istruzioni:
Dati sulle IVG per ospedale e settimana di gestazione per l'anno 2023:
Link: https://salute.regione.veneto.it/web/ivg, Anno Da: 2023, Anno A: 2023, Aziende: TUTTE, Tipologia grafico: IVG per istituto e settimana di gestazione, Premere ESEGUI.
Dati sugli obiettori per l'anno 2023:
Link: https://salute.regione.veneto.it/web/ivg, Anno Da: 2023, Anno A: 2023, Aziende: TUTTE, Tipologia grafico: Ginecologi per istituto obiettori di coscienza, Premere ESEGUI.
Dati sugli aborti farmacologici per l'anno 2023:
Link: https://salute.regione.veneto.it/web/ivg, Anno Da: 2023, Anno A: 2023, Aziende: TUTTE, Tipologia grafico: IVG per istituto e tipo intervento, Premere ESEGUI.
cambiare l'Anno per avere i dati della Regione per gli anni dal 2015 al 2023.
Fonti Ministero della Salute:
2015: https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2552_ulterioriallegati_ulterioreallegato_1_alleg.pdf
2016: https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2686_ulterioriallegati_ulterioreallegato_0_alleg.pdf
2017: http://documenti.camera.it/_dati/leg18/lavori/documentiparlamentari/IndiceETesti/037/001/INTERO.pdf
2018: https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2924_allegato.pdf
2019: https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_3103_allegato.pdf
2020: https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_3236_allegato.pdf
2021: https://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_2_1.jsp?id=3367
Siti dove sono ripubblicati i dati di questo articolo
Ho eseguito diverse pubblicazioni sul giornale partecipativo AgoraVox dei dati di questo articolo sull'aborto in Veneto. Avendo aggiornato l'articolo man mano che passavano gli anni, le pubblicazioni datate su Agorà e altri giornali o siti possono afferire a dati che non sono più presenti in questo articolo, oppure il dato di un certo tipo è adesso "corretto" dandogli un "taglio" diverso. Per esempio gli aborti farmacologici sono di tre tipologie, di cui una prevalente e si può scegliere il totale o quella prevalente.
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