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biodiesel viene ottenuto mediante la trans-esterificazione dei
grassi
contenuti nell'olio vegetale.
Eseguendo pochi conteggi:
Ci si pone la domanda di quanti ettari coltivabili si disponga in Italia oppure nel mondo.
Nel 2000, l'area coltivabile (SAU) nel mondo era pari a 0.11 ettari per persona. La SAU (superficie agricola utilizzata) del 2000 in Italia era pari a 13.2 milioni di ettari, fanno 0,23 ettari di terreno agricolo produttivo pro-capite.
Con il terreno coltivato nella nostra penisola dobbiamo fare pure il riso e la pasta, comunque se decidessimo di rimanere a dieta e di piantare dovunque le oleaginose i 34 milioni di veicoli italiani si dovrebbero accontentare ciascuno di 7.2 litri di biodiesel italiano alla settimana.
Mi è stato detto che la colza si può piantare anche su terreni poco produttivi o semicoltivabili, presumo che non ci sia in Italia una superficie semicoltivabile pari a 73.5 milioni di ettari che permetta un pieno alla settimana (40-50 litri) per i 34 milioni di veicoli. In effetti considerando tutta la superficie italiana si hanno 30 milioni di ettari come insegnano i libri di geografia.
Al solito, con i campi coltivati a oleaginose possiamo fare abbastanza biodiesel per fare andare qualche rara auto.
Il Brasile che ha tantissima terra e molte persone vanno a piedi, usa l'etanolo come combustibile per le poche auto del paese. Ho letto che viene usata più della metà dello zucchero da canna prodotto nel paese per fare l'alcool da mettere nelle auto brasiliane.
Inevitabilmente lo zucchero sta salendo di prezzo ed è quasi raddoppiato nel giro di un anno (in gennaio 2005 era a 250$ per tonnellata, nel gen 2006 siamo sui 400$ per tonnellata, lo zucchero europeo senza euro incentivi costa 600$ per ton). Il future sullo zucchero sono ai massimi da 24 anni.
Ho letto che una nazione asiatica che usa massicciamente il bioetanolo è in scarsità di zucchero e che ha cominciato ad importarlo dall'estero.
Analoga pressione sul cibo si prospetta con la corsa al biodiesel: aumenti record degli olii e sottrazione di terre alle coltivazioni di grano e mais in Italia. Staremo a dieta per alimentare le nostre amate automobili? Preferisco andare a piedi con la pancia piena che in auto con la pancia vuota.
Invece ho sentito che alcune provincie italiane si stanno organizzando per costruire un ciclo chiuso del biodiesel per uso agricolo. In pratica si sta pensando di coltivare girasoli, di trasformarli in biodiesel e di usarlo all'interno del settore agricolo.
È noto che i contadini non pagano nessuna tassa sul carburante, inoltre godono di finanziamenti europei, in aggiunta possono evitare intermediazioni mediante il ciclo chiuso, in conclusione possono avere il carburante biodiesel a prezzi molto bassi.
Se volessimo estendere l'uso del biodiesel a molti più veicoli la soluzione pratica ci sarebbe, sapendo che per fare 1Kg di carne servono 10 Kg di soia, basterebbe rinunciare alla carne e nutrirsi direttamente di leguminose per liberare una quantità elevata di terreno coltivabile che potrebbe servire per fare il biodiesel per una discreta quantità di auto.
Ricordo che il carbone, l'uranio, il gas, il petrolio, lo zucchero hanno prezzi che sono raddoppiati o triplicati negli ultimissimi anni.
Un dettagliato e completo articolo che tratta di molti aspetti anche tecnici del Biodiesel è su Wikipedia. Da parte mia mi sono occupato, come contributore, delle sezioni "Avvertenze" ed "Efficienza ed economia": consiglio la lettura per chi vuole approfondire.
Aggiornamento 7 lug 2006: Un articolo interessante rivela come già adesso il 3% dei cereali mondiali è usato per produrre carburante per le auto. Un problema è che mentre la richiesta di cereali per alimentare gli umani e gli animali cresce dell'1% all'anno, quella dei cereali per carburanti sale del 20% all'anno.
Il biodiesel è ricavato dalle oleaginose, dal mais si ricava tipicamente bioetanolo ma comunque le varie colture sono in competizione tra di loro e con quelle adibite al consumo umano e animale.
Aggiornamento 23 set 2006: Un articolo interessante del giornale il manifesto lancia i primi allarmi sull'uscita dal mercato alimentare degli indios del Nicaragua causati dalla pressione occidentale sul biodiesel. Nell'articolo si dice:
Aggiornamento 16 nov 2006: Il più grosso produttore a livello mondiale di proteine animali si dichiara preoccupato per la crescente scarsità di granoturco. La Tyson food dichiara che il prezzo del mais non è mai stato così alto da dieci anni a questa parte e che i costi del cibo per maiali, vitelli e polli non possono più essere assorbiti dai produttori di proteine animali e che causeranno un aumento della carne il prossimo anno.
La causa della scarsità di mais è dovuta alla forte richiesta di granoturco da parte delle industrie che lo convertono in bioetanolo. Il bioetanolo come il biodiesel è una alternativa al petrolio.
Un gruppo di scienziati si dice molto preoccupato per l'aumento del prezzo del mais e del cibo in generale a causa della corsa all'etanolo. Si afferma che a causa della corsa al carburante di origine vegetale i prezzi del granoturco sono aumentati del 40%.
In alcuni stati americani tutta la produzione è assorbita dal bioetanolo come nell'Iowa e che nel gennaio 2001 in USA si era a 1.7 miliardi di galloni, a giugno 2006 si è arrivati a 4.8 miliardi. C'è da aggiungere che l'industria americana crede che nel 2015 si possa arrivare a 16 miliardi di galloni di etanolo.
***
I biocarburanti come il biodiesel usano petrolio per essere prodotti? La risposta è Sì. Quanto petrolio viene bruciato? Tanto. Ho fatto i calcoli in questo articolo.
Eseguendo pochi conteggi:
Il fabbisogno di benzina più quello del gasolio per autotrazione è di 39 miliardi di litri all'anno.si arriva alla conclusione che il biodiesel ha una resa di 18.5 litri alla settimana per ogni ettaro coltivato, dove un litro di biodiesel o un litro di gasolio hanno rendimenti abbastanza simili.
Il potere calorifico del biodiesel è di 33175 Kj/l, mentre quello del gasolio è di 35700 Kj/l, servono quindi circa 42 miliardi di litri di biodiesel. La massa volumica del biodiesel è pari a 0.86-0.90 kg/litro (il gasolio ha densità pari a 0.83). La coldiretti parla di rese pari a 0.85 ton/ettaro di biodiesel puro. Servono 43.5 milioni di ettari coltivati a vegetali tipo colza, soia, girasoli, ecc dette oleaginose.
Ci si pone la domanda di quanti ettari coltivabili si disponga in Italia oppure nel mondo.
Nel 2000, l'area coltivabile (SAU) nel mondo era pari a 0.11 ettari per persona. La SAU (superficie agricola utilizzata) del 2000 in Italia era pari a 13.2 milioni di ettari, fanno 0,23 ettari di terreno agricolo produttivo pro-capite.
Con il terreno coltivato nella nostra penisola dobbiamo fare pure il riso e la pasta, comunque se decidessimo di rimanere a dieta e di piantare dovunque le oleaginose i 34 milioni di veicoli italiani si dovrebbero accontentare ciascuno di 7.2 litri di biodiesel italiano alla settimana.
Mi è stato detto che la colza si può piantare anche su terreni poco produttivi o semicoltivabili, presumo che non ci sia in Italia una superficie semicoltivabile pari a 73.5 milioni di ettari che permetta un pieno alla settimana (40-50 litri) per i 34 milioni di veicoli. In effetti considerando tutta la superficie italiana si hanno 30 milioni di ettari come insegnano i libri di geografia.
Al solito, con i campi coltivati a oleaginose possiamo fare abbastanza biodiesel per fare andare qualche rara auto.
Il Brasile che ha tantissima terra e molte persone vanno a piedi, usa l'etanolo come combustibile per le poche auto del paese. Ho letto che viene usata più della metà dello zucchero da canna prodotto nel paese per fare l'alcool da mettere nelle auto brasiliane.
Inevitabilmente lo zucchero sta salendo di prezzo ed è quasi raddoppiato nel giro di un anno (in gennaio 2005 era a 250$ per tonnellata, nel gen 2006 siamo sui 400$ per tonnellata, lo zucchero europeo senza euro incentivi costa 600$ per ton). Il future sullo zucchero sono ai massimi da 24 anni.
Ho letto che una nazione asiatica che usa massicciamente il bioetanolo è in scarsità di zucchero e che ha cominciato ad importarlo dall'estero.
Analoga pressione sul cibo si prospetta con la corsa al biodiesel: aumenti record degli olii e sottrazione di terre alle coltivazioni di grano e mais in Italia. Staremo a dieta per alimentare le nostre amate automobili? Preferisco andare a piedi con la pancia piena che in auto con la pancia vuota.
Invece ho sentito che alcune provincie italiane si stanno organizzando per costruire un ciclo chiuso del biodiesel per uso agricolo. In pratica si sta pensando di coltivare girasoli, di trasformarli in biodiesel e di usarlo all'interno del settore agricolo.
È noto che i contadini non pagano nessuna tassa sul carburante, inoltre godono di finanziamenti europei, in aggiunta possono evitare intermediazioni mediante il ciclo chiuso, in conclusione possono avere il carburante biodiesel a prezzi molto bassi.
Se volessimo estendere l'uso del biodiesel a molti più veicoli la soluzione pratica ci sarebbe, sapendo che per fare 1Kg di carne servono 10 Kg di soia, basterebbe rinunciare alla carne e nutrirsi direttamente di leguminose per liberare una quantità elevata di terreno coltivabile che potrebbe servire per fare il biodiesel per una discreta quantità di auto.
Ricordo che il carbone, l'uranio, il gas, il petrolio, lo zucchero hanno prezzi che sono raddoppiati o triplicati negli ultimissimi anni.
Kensan.it
Un dettagliato e completo articolo che tratta di molti aspetti anche tecnici del Biodiesel è su Wikipedia. Da parte mia mi sono occupato, come contributore, delle sezioni "Avvertenze" ed "Efficienza ed economia": consiglio la lettura per chi vuole approfondire.
Aggiornamento 7 lug 2006: Un articolo interessante rivela come già adesso il 3% dei cereali mondiali è usato per produrre carburante per le auto. Un problema è che mentre la richiesta di cereali per alimentare gli umani e gli animali cresce dell'1% all'anno, quella dei cereali per carburanti sale del 20% all'anno.
«Roughly 60 percent of the world grain harvest is consumed as food, 36 percent as feed, and 3 percent as fuel. While the use of grain for food and feed grows by roughly 1 percent per year, that used for fuel is growing by over 20 percent per year.»L'articolo è preoccupante in quanto le scorte di cereali a livello mondiale sono in discesa da molti anni, esattamente abbiamo attinto ai granai sei anni su sette. Attualmente abbiamo 57 giorni di autonomia e nel 1972 avevamo raggiunto il minimo di 46 giorni di autonomia con conseguente raddoppio del prezzo dei cereali. Pare che sotto i 60 giorni i prezzi aumentino.
Il biodiesel è ricavato dalle oleaginose, dal mais si ricava tipicamente bioetanolo ma comunque le varie colture sono in competizione tra di loro e con quelle adibite al consumo umano e animale.
Aggiornamento 23 set 2006: Un articolo interessante del giornale il manifesto lancia i primi allarmi sull'uscita dal mercato alimentare degli indios del Nicaragua causati dalla pressione occidentale sul biodiesel. Nell'articolo si dice:
«I futuri signori del biodiesel si sono di recente incontrati a Managua in una riunione organizzata dall'Iica (Istituto internazionale di cooperazione per l'agricoltura), il cui rappresentante in Nicaragua, Gerardo Escudiero, ha dichiarato che la multinazionale agroindustriale statunitense Cargill sarebbe disposta a comprare buona parte della produzione di biodiesel - e dal ministro per l'agricoltura e foreste Mario Salvo - convinto che il Nicaragua possa potenzialmente arrivare a coltivare 2 milioni di ettari di palma da olio e collocarsi tra il secondo e il quinto posto nella classifica mondiale dei produttori di biodiesel.»Per noi occidentali 2 milioni di ettari di palma da olio non sono molti, credo che siano ricavabili grosso modo 6 milioni di tonnellate di biodiesel che alimenterebbero 6 milioni di auto contro i 34 milioni di veicoli italiani.
Aggiornamento 16 nov 2006: Il più grosso produttore a livello mondiale di proteine animali si dichiara preoccupato per la crescente scarsità di granoturco. La Tyson food dichiara che il prezzo del mais non è mai stato così alto da dieci anni a questa parte e che i costi del cibo per maiali, vitelli e polli non possono più essere assorbiti dai produttori di proteine animali e che causeranno un aumento della carne il prossimo anno.
La causa della scarsità di mais è dovuta alla forte richiesta di granoturco da parte delle industrie che lo convertono in bioetanolo. Il bioetanolo come il biodiesel è una alternativa al petrolio.
Un gruppo di scienziati si dice molto preoccupato per l'aumento del prezzo del mais e del cibo in generale a causa della corsa all'etanolo. Si afferma che a causa della corsa al carburante di origine vegetale i prezzi del granoturco sono aumentati del 40%.
In alcuni stati americani tutta la produzione è assorbita dal bioetanolo come nell'Iowa e che nel gennaio 2001 in USA si era a 1.7 miliardi di galloni, a giugno 2006 si è arrivati a 4.8 miliardi. C'è da aggiungere che l'industria americana crede che nel 2015 si possa arrivare a 16 miliardi di galloni di etanolo.
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I biocarburanti come il biodiesel usano petrolio per essere prodotti? La risposta è Sì. Quanto petrolio viene bruciato? Tanto. Ho fatto i calcoli in questo articolo.
300 mila ton di olio forniscono il carburante per 300 mila auto.
I veicoli in Italia sono 36 milioni quindi gli oli vegetali esausti bastano per un veicolo ogni cento veicoli: 1%. Forse basterebbero per gli autobus.
Anonimo il 25 febbraio 2011 con il titolo: biodiesel da oli usati.