ℐdea per rendere l'energia solare fotovoltaica più diffusa.
Visto che il Presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, l'ha pubblicata sul suo blog, scendo nei particolari del mio pensiero.
L'email spedita al Presidente il 3 feb 2006 diceva:
In fin dei conti un pannello è come una batteria con il polo positivo e quello negativo, più batterie fanno una tensione superiore. Secondo me molti amanti del bricollage sono in grado di montarsi l'impianto da soli o con l'aiuto di tecnici o amici tecnici a buon mercato.
Un kilowatt di picco è una buona energia e il costo dei soli pannelli solari parte da 3000 € (silicio amorfo), molti potrebbero essere interessati se il costo totale dell'impianto non è di molto superiore.
Stefano nel Blog di Pecoraro Scanio (6 feb 2006) mi fa presente il problema dell'autonomia energetica in caso di black out se l'inverter è nella centrale elettrica di quartiere. Se si installa una piccola potenza oppure se c'è poco sole o se c'è sole intermittente non c'è l'autonomia energetica o meglio è parziale in caso di black out.
Poi esistono inverter economici che, credo, danno onde sinusoidali adatte all'uso domestico e non all'immissione in rete dell'energia. Ancora esistono molti apparecchi che funzionano a 12 volt ed esistono le lampadine alogene a 12 volt continui.
Riassumendo il problema c'è ma non è grave.
Stefano faceva presente il costo del raddoppio delle linee elettriche nel quartiere. Non so i costi ma potrebbe più essere un problema politico che di costi. Per questo proponevo di ridurre l'incentivo al di sotto dei 45 euro centesimi e magari di raddoppiare le linee nei quartieri in cui vi è più sensibilità ecologica.
L'email spedita al Presidente il 3 feb 2006 diceva:
Sulla base della mia idea che l'energia sta scarseggiando nel mondo (gas, petrolio, carbone e uranio sono raddoppiati e triplicati come prezzo negli ultimi anni), propongo il fotovoltaico facile.Come afferma Pecoraro la realizzabilità è tutta da vedere comunque ci sono molti particolari interessanti che non ho elencato nella missiva:
Questo al fine di risparmiare il costoso inverter (2000 euro) e di permettere l'installazione di pannelli anche di un solo kilowatt di picco in silicio amorfo (costo 3 euro per watt di picco, il pannello più economico che ci sia, 3000 euro per 1Kwatt).
- nessun limite inferiore alla potenza che si può vendere all’enel.
- eco-incentivi più bassi, inferiori ai 45 eurocent per kilowattora.
- duplicazione delle linee elettriche.
- vendita diretta della corrente continua così come esce dal pannello sulle linee duplicate.
- inverter nella centralina elettrica dell'enel (corrente continua-corrente alternata).
- le linee elettriche duplicate servono solo per la corrente di origine solare
- guasti o problemi dovuti a un impianto fotovoltaico mal-costruito sono limitati alla rete elettrica duplicata locale
- si può pensare a un collaudo semplice e ad una assicurazione contro i malfunzionamenti di un impianto che può essere autocostruito o comunque costruito in economia
- i pannelli fotovoltaici possono immettere energia nella rete elettrica in modo semplice e poco costoso con un convertitore corrente-continua/corrente-continua (DC/DC converter, adattatore di impedenza).
Kensan.it
In fin dei conti un pannello è come una batteria con il polo positivo e quello negativo, più batterie fanno una tensione superiore. Secondo me molti amanti del bricollage sono in grado di montarsi l'impianto da soli o con l'aiuto di tecnici o amici tecnici a buon mercato.
Un kilowatt di picco è una buona energia e il costo dei soli pannelli solari parte da 3000 € (silicio amorfo), molti potrebbero essere interessati se il costo totale dell'impianto non è di molto superiore.
Stefano nel Blog di Pecoraro Scanio (6 feb 2006) mi fa presente il problema dell'autonomia energetica in caso di black out se l'inverter è nella centrale elettrica di quartiere. Se si installa una piccola potenza oppure se c'è poco sole o se c'è sole intermittente non c'è l'autonomia energetica o meglio è parziale in caso di black out.
Poi esistono inverter economici che, credo, danno onde sinusoidali adatte all'uso domestico e non all'immissione in rete dell'energia. Ancora esistono molti apparecchi che funzionano a 12 volt ed esistono le lampadine alogene a 12 volt continui.
Riassumendo il problema c'è ma non è grave.
Stefano faceva presente il costo del raddoppio delle linee elettriche nel quartiere. Non so i costi ma potrebbe più essere un problema politico che di costi. Per questo proponevo di ridurre l'incentivo al di sotto dei 45 euro centesimi e magari di raddoppiare le linee nei quartieri in cui vi è più sensibilità ecologica.
Non abbiamo lavoro perkè ENEL sta lasciando andare tutto allo sfascio.
Installare un doppie linee per il fotovoltaico mi darebbe un sacco di lavoro, ma mi sembra tecnicamente non realizzabile. Chi lo finanzierebbe? impossibile.
kensan il 9 febbraio 2006 con il titolo: Scrittura del resoconto.
hai per caso voglia di scrivere un resoconto sull'installazione del tuo impianto?
Se fosse scrivimi alla mia email kensan@kensan.it
Comunque sua grazie per le molte informazioni.