𝒢li
ultimi aggiornamenti sul virus dell'influenza aviaria H5N1, le
informazioni più importanti che ho raccolto in Rete e che
danno
la misura del pericolo per l'essere umano. I dati generali e le
informazioni generali sulle ultime pandemia li ho inseriti in un
precedente articolo: Pandemia,
quelli che seguono sono gli aggiornamenti dell'articolo.
Aggiornamento 18 ago 2005: Un articolo interessante di Sabina Morandi illustra nel dettaglio i pericoli che stiamo correndo con un occhio attento a questioni economiche dietro la sanità mondiale. A parte gli interessi delle multinazionali descritte con evidenza da Sabina che scrive per Liberazione, è illustrato chiaramente il problema dell'influenza aviaria e del salto di specie.
Aggiornamento 23 ago 2005: Sul "il manifesto" di sabato scorso ho letto un allarmante articolo che tratta del problema pandemia, sinceramente non so se sia realismo o iperrealismo, comunque secondo Mike Davis in Gran Bretagna si starebbero cercando dei luoghi adatti per la sepoltura di massa per un numero di cittadini britannici che potrebbe arrivare a settecentomila.
Sostanzialmente il problema è che il virus dei polli, l'H5N1, si diffonderà in pochi mesi a tutte le anatre della terra e che quindi partirà il conto alla rovescia perché si incroci con il virus influenzale umano dando luogo alla pandemia. Mike Davis afferma che secondo le sue fonti la pandemia è ora solo questione di tempo.
Un medico di cui ho fiducia ha letto l'articolo di Mike e mi ha detto che secondo lei non si tratta di allarmismo ma di realtà cioè di una situazione da affrontare.
Quel che succederà è probabilmente che in alcune specie ponte come i maiali si combineranno i due RNA dell'H5N1 e dell'influenza umana.
Le notizie incoraggianti sono che esistono dei farmaci antivirali come l'oseltamivir (Tamiflu) e almeno un altro antivirale, lo zanamivir (Relenza), poi esiste un altro farmaco ritenuto poco efficace contro questi virus (amantadine). Pare però che (15 ott 2005) ci siano ceppi resistenti al Tamiflu e che possa essere in alcuni casi un'arma spuntata o inefficace.
La soluzione vera sarebbe il vaccino ma ci vuole tempo per crearlo e tanto tempo per fare le miliardi di dosi necessarie, in pratica non è una via percorribile secondo le fonti che ho letto in quanto l'eventuale H5N1 ricombinato ha velocità di diffusione di 24-48 ore a livello mondiale.
Se si potesse adottare una strategia da mondo in guerra contro la pandemia allora ci sarebbe la soluzione. Sarebbe sufficiente bloccare lo spostamento delle persone da un continenete all'altro, da uno stato all'altro, da una città all'altra e permettere solo i trasporti lenti. Gli uccelli selvatici hanno impiegato uno o due anni per propagare il virus dei polli a tutto il globo, se volessimo potremmo seguire i loro tempi di diffusione del virus. Se ci fosse tempo il vaccino credo si possa fare.
Aggiornamento 15 ott 2005: L'agenzia Reuters fa un completo resoconto della situazione attuale con in più molte notizie sui farmaci antivirali e la preoccupante news di un primo contagio da umano a umano: come ha detto l'OMS la pandemia è solo questione di tempo. Un dato "tecnico" (si fa per dire...) è che su 117 persone colpite dall'H5N1, 60 non ce l'hanno fatta, il che dimostra che il virus che si trasmette solo da polli a umani fa un tasso di mortalità del 50%.
La Spagnola ha colpito il 30% della popolazione mondiale, noi non siamo messi come era la gente appena uscita dalla prima guerra mondiale, però sappiamo che l'influenza normale colpisce molta gente e se il tasso di mortalità fosse veramente del 50%... Però tempo fa il tasso era del 70% ora è sceso al 50%, credo scenderà ancora e quando incontrerà gente con un buon sistema immunitario spero se la dia a gambe :)
L'OMS comunque parla di milioni se non decine di milioni di vittime del virus.
La bella notizia è che una ragazzina quattordicenne vietnamita è guarita dal virus H5N1, ha assunto tre giorni prima il Tamiflu che non le è servito come profilassi, infatti ha poi sviluppato l'influenza, è stata curata col Tamiflu ed è guarita.
La Reuters afferma anche che: «Sono in corso sperimentazioni per un vaccino ma ci vogliono mesi per produrre vaccini per l'influenza e non possono essere creati dopo che si è sviluppata un'epidemia perché devono corrispondere esattamente al tipo di virus che sta circolando.»
Aggiornamento ott 2005: È stato pubblicato su una importante rivista scientifica il lavoro di alcuni ricercatori che hanno dimostrato che la spagnola del 1918 derivava da un ceppo aviario (virus dei polli). Inoltre hanno dimostrato che è stato il normale mutarsi del virus che ha prodotto la pandemia.
Quindi non è detto che ci debba essere una ricombinazione a livello di RNA tra i virus aviari e le influenze umane perché si arrivi a una pandemia, è sufficiente il normale trasformarsi dei virus come nel caso della spagnola che ha fatto 20-50-100 milioni di vittime (a seconda delle fonti).
Aggiornamento 26 ott 2005: Il virus è arrivato in Croazia e le analisi su Cigni già morti hanno confermato che si tratta della variante peggiore del virus. Vista la limitatissima distanza che separa la Croazia dall'Italia e visti i tempi trascorsi da quando i cigni si sono ammalati a quando sono state fatte le analisi, è evidente che il virus è da tempo in territorio italiano.
Casi sospetti si segnalano in Germania. In Turchia hanno vietato la caccia, in molti paesi hanno proibito alle galline di vivere all'aperto, l'UE afferma «Non vi è prova ad oggi che l'influenza aviaria possa essere trasmessa agli umani attraverso il consumo di cibi, in particolare pollo e uova, anche se non si può escludere questa possibilità.».
Da notare che i virus dell'influenza solitamente si coltivano con le uova al fine di farne vaccini, da notare anche che il virus H5N1 solitamente "uccide" le uova (non so precisare meglio), per cui le uova sembrano non usabili come terreno di coltura. Il mio consiglio è quello di cuocere molto le uova, almeno 10 minuti, i virus sono molto delicati e si "rompono" facilmente con la temperatura.
L'EFSA afferma: «Mentre è improbabile che l'H5N1 possa essere trasmesso agli umani tramite la carne cruda e le uova, cucinare il cibo in modo appropriato inattiverebbe il virus e eliminerebbe questo potenziale rischio.» Autorità europea per la sicurezza alimentare.
L'autorità aggiunge «La più probabile via di diffusione del virus H5N1 negli umani è il contatto con animali infetti vivi o con le loro deiezioni (cacca di uccello).» Forse per questo la caccia andrebbe fermata fino a nuovo ordine.
Aggiornamento 5 gen 2005: Due morti attribuite ufficialmente al virus H5N1 sono avvenute in Europa, precisamente in Turchia. In seguito diverse altre morti sono accadute ma il fenomeno sembra circoscritto.
Aggiornamento 11 feb 2006: Il primo caso di animale portatore del virus H5N1 ad alta patogenicità sembra essere stato accertato su un grande volatile in Italia. Le ultime informazioni dal ministero parlano di: «Alcuni dei 17 casi di aviaria rilevati su volatili in Italia sono di H5N1 nella variante ad alta patogenicità. Di sicuro il virus è arrivato in Italia, è la stessa condizione che si è verificata in Bulgaria, Grecia e Croazia». Il Corriere della Sera del 12 feb pubblica un semplice e interessante punto della situazione sul virus.
Aggiornamento 18 ago 2005: Un articolo interessante di Sabina Morandi illustra nel dettaglio i pericoli che stiamo correndo con un occhio attento a questioni economiche dietro la sanità mondiale. A parte gli interessi delle multinazionali descritte con evidenza da Sabina che scrive per Liberazione, è illustrato chiaramente il problema dell'influenza aviaria e del salto di specie.
Aggiornamento 23 ago 2005: Sul "il manifesto" di sabato scorso ho letto un allarmante articolo che tratta del problema pandemia, sinceramente non so se sia realismo o iperrealismo, comunque secondo Mike Davis in Gran Bretagna si starebbero cercando dei luoghi adatti per la sepoltura di massa per un numero di cittadini britannici che potrebbe arrivare a settecentomila.
Sostanzialmente il problema è che il virus dei polli, l'H5N1, si diffonderà in pochi mesi a tutte le anatre della terra e che quindi partirà il conto alla rovescia perché si incroci con il virus influenzale umano dando luogo alla pandemia. Mike Davis afferma che secondo le sue fonti la pandemia è ora solo questione di tempo.
Un medico di cui ho fiducia ha letto l'articolo di Mike e mi ha detto che secondo lei non si tratta di allarmismo ma di realtà cioè di una situazione da affrontare.
Quel che succederà è probabilmente che in alcune specie ponte come i maiali si combineranno i due RNA dell'H5N1 e dell'influenza umana.
Le notizie incoraggianti sono che esistono dei farmaci antivirali come l'oseltamivir (Tamiflu) e almeno un altro antivirale, lo zanamivir (Relenza), poi esiste un altro farmaco ritenuto poco efficace contro questi virus (amantadine). Pare però che (15 ott 2005) ci siano ceppi resistenti al Tamiflu e che possa essere in alcuni casi un'arma spuntata o inefficace.
La soluzione vera sarebbe il vaccino ma ci vuole tempo per crearlo e tanto tempo per fare le miliardi di dosi necessarie, in pratica non è una via percorribile secondo le fonti che ho letto in quanto l'eventuale H5N1 ricombinato ha velocità di diffusione di 24-48 ore a livello mondiale.
Se si potesse adottare una strategia da mondo in guerra contro la pandemia allora ci sarebbe la soluzione. Sarebbe sufficiente bloccare lo spostamento delle persone da un continenete all'altro, da uno stato all'altro, da una città all'altra e permettere solo i trasporti lenti. Gli uccelli selvatici hanno impiegato uno o due anni per propagare il virus dei polli a tutto il globo, se volessimo potremmo seguire i loro tempi di diffusione del virus. Se ci fosse tempo il vaccino credo si possa fare.
Aggiornamento 15 ott 2005: L'agenzia Reuters fa un completo resoconto della situazione attuale con in più molte notizie sui farmaci antivirali e la preoccupante news di un primo contagio da umano a umano: come ha detto l'OMS la pandemia è solo questione di tempo. Un dato "tecnico" (si fa per dire...) è che su 117 persone colpite dall'H5N1, 60 non ce l'hanno fatta, il che dimostra che il virus che si trasmette solo da polli a umani fa un tasso di mortalità del 50%.
La Spagnola ha colpito il 30% della popolazione mondiale, noi non siamo messi come era la gente appena uscita dalla prima guerra mondiale, però sappiamo che l'influenza normale colpisce molta gente e se il tasso di mortalità fosse veramente del 50%... Però tempo fa il tasso era del 70% ora è sceso al 50%, credo scenderà ancora e quando incontrerà gente con un buon sistema immunitario spero se la dia a gambe :)
Kensan.it
L'OMS comunque parla di milioni se non decine di milioni di vittime del virus.
La bella notizia è che una ragazzina quattordicenne vietnamita è guarita dal virus H5N1, ha assunto tre giorni prima il Tamiflu che non le è servito come profilassi, infatti ha poi sviluppato l'influenza, è stata curata col Tamiflu ed è guarita.
La Reuters afferma anche che: «Sono in corso sperimentazioni per un vaccino ma ci vogliono mesi per produrre vaccini per l'influenza e non possono essere creati dopo che si è sviluppata un'epidemia perché devono corrispondere esattamente al tipo di virus che sta circolando.»
Aggiornamento ott 2005: È stato pubblicato su una importante rivista scientifica il lavoro di alcuni ricercatori che hanno dimostrato che la spagnola del 1918 derivava da un ceppo aviario (virus dei polli). Inoltre hanno dimostrato che è stato il normale mutarsi del virus che ha prodotto la pandemia.
Quindi non è detto che ci debba essere una ricombinazione a livello di RNA tra i virus aviari e le influenze umane perché si arrivi a una pandemia, è sufficiente il normale trasformarsi dei virus come nel caso della spagnola che ha fatto 20-50-100 milioni di vittime (a seconda delle fonti).
Aggiornamento 26 ott 2005: Il virus è arrivato in Croazia e le analisi su Cigni già morti hanno confermato che si tratta della variante peggiore del virus. Vista la limitatissima distanza che separa la Croazia dall'Italia e visti i tempi trascorsi da quando i cigni si sono ammalati a quando sono state fatte le analisi, è evidente che il virus è da tempo in territorio italiano.
Casi sospetti si segnalano in Germania. In Turchia hanno vietato la caccia, in molti paesi hanno proibito alle galline di vivere all'aperto, l'UE afferma «Non vi è prova ad oggi che l'influenza aviaria possa essere trasmessa agli umani attraverso il consumo di cibi, in particolare pollo e uova, anche se non si può escludere questa possibilità.».
Da notare che i virus dell'influenza solitamente si coltivano con le uova al fine di farne vaccini, da notare anche che il virus H5N1 solitamente "uccide" le uova (non so precisare meglio), per cui le uova sembrano non usabili come terreno di coltura. Il mio consiglio è quello di cuocere molto le uova, almeno 10 minuti, i virus sono molto delicati e si "rompono" facilmente con la temperatura.
L'EFSA afferma: «Mentre è improbabile che l'H5N1 possa essere trasmesso agli umani tramite la carne cruda e le uova, cucinare il cibo in modo appropriato inattiverebbe il virus e eliminerebbe questo potenziale rischio.» Autorità europea per la sicurezza alimentare.
L'autorità aggiunge «La più probabile via di diffusione del virus H5N1 negli umani è il contatto con animali infetti vivi o con le loro deiezioni (cacca di uccello).» Forse per questo la caccia andrebbe fermata fino a nuovo ordine.
Aggiornamento 5 gen 2005: Due morti attribuite ufficialmente al virus H5N1 sono avvenute in Europa, precisamente in Turchia. In seguito diverse altre morti sono accadute ma il fenomeno sembra circoscritto.
Aggiornamento 11 feb 2006: Il primo caso di animale portatore del virus H5N1 ad alta patogenicità sembra essere stato accertato su un grande volatile in Italia. Le ultime informazioni dal ministero parlano di: «Alcuni dei 17 casi di aviaria rilevati su volatili in Italia sono di H5N1 nella variante ad alta patogenicità. Di sicuro il virus è arrivato in Italia, è la stessa condizione che si è verificata in Bulgaria, Grecia e Croazia». Il Corriere della Sera del 12 feb pubblica un semplice e interessante punto della situazione sul virus.
Anonimo il 12 febbraio 2006 con il titolo: poca chiarzza.
Il problema e' che le dichiarazioni delle autorita' finalizzate soltanto a non generare panico, sono molto infantili e si tradiscono platealmente generando ancora più preoccupazione.