In Italia è possibile ottenere la sterilizzazione dai
rapporti sessuali (ma non si è sterili) mediante l'asportazione di entrambe
le tube anche per le giovani ragazze. L'operazione eseguita in laparoscopia
si chiama salpingectomia bilaterale ed è eseguita in Italia da pochissime
strutture senza sottostare all'imposizione del ginecologo che di solito
prevede tale operazione solo per le donne oltre i 40 anni e oltre un certo
numero di figli.
Parliamo di una influencer di nome Francesca Guacci che ha sempre voluto essere una donna child free ovvero senza figli (#childfree). All'età di 18 anni le era chiaro che la sua volontà era quella di non avere figli per cui ha eseguito molte ricerche ed era disposta anche ad andare all'estero per eseguire la salpingectomia. Informandosi nei gruppi facebook #childfree è venuta a conoscenza che all'ospedale di Bussolengo in provincia di Verona (Veneto) era possibile eseguire l'operazione.
Il chirurgo che ha eseguito la laparoscopia a Francesca per l'asportazione di entrambe le tube (che non provoca sterilità in quanto si potrebbe eseguire una fecondazione in vitro, con tutte le problematiche del caso), si chiama dott Marco Torrazzina ed era primario (direttore) dell'Ospedale di Bussolengo. Attualmente è direttore dell'ospedale di San Bonifacio, sempre in provincia di Verona, reparto di ginecologia. San Bonifacio è una uscita dell'autostrada A4 VE-MI, è facilmente raggiungibile da tutto il Veneto. Nel sito dell'ospedale linkato trovate tutti i contatti.
Il Primario ha dichiarato al Corriere del Veneto: «La salpingectomia è un intervento che si può fare senza limiti di età: basta essere maggiorenni e in grado di intendere e di volere. Perché qualche ospedale rifiuta di farlo? Sono scelte della singola struttura, ma non ci sono impedimenti di legge». Da notare che il corriere è un giornale conservatore. Trovate la notizia di Francesca in molti giornali sia regionali che nazionali.
Vengono asportate le tube di falloppio, non vengono asportate le ovaie, il ciclo rimane inalterato e si rimane fertili anche se essendo interrotto il collegamento tra l'ovaio e l'utero, non è più possibile che uno spermatozoo incontri l'ovulo e quindi non si può più rimanere in gravidanza in modo naturale. Come possibilità rimane quella della estrazione di ovuli dall'ovaio con metodi chirurgici, poi la fecondazione in vitro con uno spermatozoo e poi l'inserimento in utero dell'ovulo fecondato. Quindi non si è sterili ma l'operazione di PMA è complessa e credo costosa. Quindi la salpingectomia bilaterale è irreversibile e difficilmente si potrà cambiare idea.
Il giornale a pagamento Repubblica parla della Toscana come altra Regione, oltre al Veneto, in cui si eseguono salpingectomie bilaterali alle maggiorenni:
Parliamo di una influencer di nome Francesca Guacci che ha sempre voluto essere una donna child free ovvero senza figli (#childfree). All'età di 18 anni le era chiaro che la sua volontà era quella di non avere figli per cui ha eseguito molte ricerche ed era disposta anche ad andare all'estero per eseguire la salpingectomia. Informandosi nei gruppi facebook #childfree è venuta a conoscenza che all'ospedale di Bussolengo in provincia di Verona (Veneto) era possibile eseguire l'operazione.
Il chirurgo che ha eseguito la laparoscopia a Francesca per l'asportazione di entrambe le tube (che non provoca sterilità in quanto si potrebbe eseguire una fecondazione in vitro, con tutte le problematiche del caso), si chiama dott Marco Torrazzina ed era primario (direttore) dell'Ospedale di Bussolengo. Attualmente è direttore dell'ospedale di San Bonifacio, sempre in provincia di Verona, reparto di ginecologia. San Bonifacio è una uscita dell'autostrada A4 VE-MI, è facilmente raggiungibile da tutto il Veneto. Nel sito dell'ospedale linkato trovate tutti i contatti.
Il Primario ha dichiarato al Corriere del Veneto: «La salpingectomia è un intervento che si può fare senza limiti di età: basta essere maggiorenni e in grado di intendere e di volere. Perché qualche ospedale rifiuta di farlo? Sono scelte della singola struttura, ma non ci sono impedimenti di legge». Da notare che il corriere è un giornale conservatore. Trovate la notizia di Francesca in molti giornali sia regionali che nazionali.
Kensan.it
Da sottolineare che l'opposizione fatta dai ginecologi è una obiezione di coscienza e che la laparoscopia eseguita a Bussolengo da Torrazzina è stata realizzata in ospedale, in meno di un mese e mediante il sistema sanitario nazionale, quindi gratuitamente. Si tratta di una operazione chirurgica con anestesia generale in laparoscopia che richiede un breve ricovero.Vengono asportate le tube di falloppio, non vengono asportate le ovaie, il ciclo rimane inalterato e si rimane fertili anche se essendo interrotto il collegamento tra l'ovaio e l'utero, non è più possibile che uno spermatozoo incontri l'ovulo e quindi non si può più rimanere in gravidanza in modo naturale. Come possibilità rimane quella della estrazione di ovuli dall'ovaio con metodi chirurgici, poi la fecondazione in vitro con uno spermatozoo e poi l'inserimento in utero dell'ovulo fecondato. Quindi non si è sterili ma l'operazione di PMA è complessa e credo costosa. Quindi la salpingectomia bilaterale è irreversibile e difficilmente si potrà cambiare idea.
Il giornale a pagamento Repubblica parla della Toscana come altra Regione, oltre al Veneto, in cui si eseguono salpingectomie bilaterali alle maggiorenni:
Dopo il caso dell'influencer che si è sottoposta alla salpingectomia la testimonianza di una giovane madre di Milano: "Le strutture pubbliche rifiutano, c'è chi fa appello all'obiezione di coscienza. Così a molte di noi viene negato un diritto, normato dalla legge 194". L'eccezione della Toscana. E i consigli del ginecologoUna lunga intervista, oltre 20 minuti, su Youtube della televisione Telecittà in cui Francesca spiega la sua decisione, le difficoltà incontrate e come ha risolto il suo problema. In questa e molte altre interviste si parla dei gruppi di auto aiuto che le hanno permesso di avere informazioni importanti, prima di tutto che la sterilizzazione (parziale) era possibile e poi indicazioni su dove recarsi e sui pochi ginecologi non obiettori in Italia.