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miglior modo per opporsi alla dittatura americana e delle tre grandi
nazioni europee (EU3) è di imporre un embargo nella
vendita di
petrolio a codesti paesi. La fonte è un giornale iraniano
che
commentava la ingiusta risoluzione dei membri dell'ONU sul nucleare
iraniano.
Il giornale Tehran Times suggerisce nel suo editoriale che i paesi produttori del petrolio dovrebbero formare un fronte comune contro il neocolonialismo occidentale. Critico nei confronti della risoluzione contro l'Iran dell'ONU (IAEA, Agenzia internazionale per l'energia atomica), il giornale afferma che la risoluzione è stata fatta per portare avanti gli obiettivi israeliani e americani nell'area.
Aggiunge che la risoluzione ratificata sotto le pressioni americane e degli EU3, mostra come la IAEA sia sotto il controllo delle potenze neocoloniali e abbia perduto notevolmente la sua imparzialità.
Il giornale critica i due pesi riguardo i problemi del nucleare quando Israele, il Pakistan e l'India hanno prodotto sia armi nucleari che test atomici, gli USA e i loro alleati europei stanno tentando di privare l'Iran del nucleare per usi civili. Un discorso analogo, riguardo le responsabilità delle superpotenze nucleari che non disarmano ma aumentano sempre più il loro arsenale, è stato fatto pure da Schröeder in un comizio elettorale.
Il giornale Tehran Times riferendosi al fatto che che l'occidente è notevolmente dipendente dalle risorse naturali del medio oriente, inclusi i carburanti di origine fossile indispensabili sia in ambito civile che militare, suggerisce di passare a un livello di pressione superiore. Il giornale parla di usare questo strumento per punire i paesi occidentali neocolonialisti.
L'Iran è il terzo esportatore mondiale di petrolio e il secondo paese dell'OPEC, garantisce fin'ora 2.5 milioni di barili al giorno a tutto il mondo che ne consuma circa 80 milioni. L'OPEC produce circa 30 milioni di barili al giorno. L'Iran ha una quota di produzione del greggio mondiale pari al 3.1%.
Tehran Times inoltre consiglia di organizzare il boicottaggio primariamente all'interno dell'OPEC in modo che ci sia un fronte islamico unito che attui una politica strategica contro i paesi occidentali neocolonialisti.
Fonte IRNA Islamic Republic News Agency
Il giornale Tehran Times suggerisce nel suo editoriale che i paesi produttori del petrolio dovrebbero formare un fronte comune contro il neocolonialismo occidentale. Critico nei confronti della risoluzione contro l'Iran dell'ONU (IAEA, Agenzia internazionale per l'energia atomica), il giornale afferma che la risoluzione è stata fatta per portare avanti gli obiettivi israeliani e americani nell'area.
Aggiunge che la risoluzione ratificata sotto le pressioni americane e degli EU3, mostra come la IAEA sia sotto il controllo delle potenze neocoloniali e abbia perduto notevolmente la sua imparzialità.
Il giornale critica i due pesi riguardo i problemi del nucleare quando Israele, il Pakistan e l'India hanno prodotto sia armi nucleari che test atomici, gli USA e i loro alleati europei stanno tentando di privare l'Iran del nucleare per usi civili. Un discorso analogo, riguardo le responsabilità delle superpotenze nucleari che non disarmano ma aumentano sempre più il loro arsenale, è stato fatto pure da Schröeder in un comizio elettorale.
Kensan.it
Il giornale Tehran Times riferendosi al fatto che che l'occidente è notevolmente dipendente dalle risorse naturali del medio oriente, inclusi i carburanti di origine fossile indispensabili sia in ambito civile che militare, suggerisce di passare a un livello di pressione superiore. Il giornale parla di usare questo strumento per punire i paesi occidentali neocolonialisti.
L'Iran è il terzo esportatore mondiale di petrolio e il secondo paese dell'OPEC, garantisce fin'ora 2.5 milioni di barili al giorno a tutto il mondo che ne consuma circa 80 milioni. L'OPEC produce circa 30 milioni di barili al giorno. L'Iran ha una quota di produzione del greggio mondiale pari al 3.1%.
Tehran Times inoltre consiglia di organizzare il boicottaggio primariamente all'interno dell'OPEC in modo che ci sia un fronte islamico unito che attui una politica strategica contro i paesi occidentali neocolonialisti.
Fonte IRNA Islamic Republic News Agency