Falsità sull'eolico in Sardegna

di Giovanni Mascia

Data: 27 set 2005


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𝒞hi scrive è stato prima Consigliere Comunale di Maggioranza, fino al 2001; successivamente è stato Sindaco (del comune di Esterzili (NU), ndr) sino al 2 febbraio 2005, data della esecutività delle sue dimissioni.

Si racconta cosa è successo negli ultimi anni in questo piccolo paese (810 abitanti) di montagna della Sardegna centrale, in merito alla realizzazione di un parco eolico nel proprio territorio.

Cronologia.

·        6 ottobre 2000: il Comune di Esterzili (più avanti Comune) stipula di un accordo preliminare con ERGA SpA, con la quale il Comune medesimo si impegna a consentire l’installazione di 14 aerogeneratori nel proprio territorio - parte del più ampio intervento che comprende l’installazione di macchine anche nel confinante Comune di Seui - qualora la campagna di misurazioni avesse dato indicazioni favorevoli; l’accordo veniva stipulato a seguito di unanime deliberazione del Consiglio Comunale;

·        31 dicembre 2001: stipula del contratto definitivo con ERGA SpA, a seguito dei positivi riscontri delle misure anemometriche; il contratto veniva approvato dal Consiglio Comunale senza alcun voto contrario, e con tre astensioni; analogamente, stessa approvazione avveniva nel Consiglio Comunale di Seui;

·        15 settembre 2003: il Comune, una volta ottenuti i pareri di legge degli Uffici competenti, rilascia la Concessione Edilizia per l’installazione degli aerogeneratori. L’ENEL GREEN POWER SpA (nuova denominazione di ERGA SpA), tuttavia, non inizia i lavori perché il Comune di Seui, per motivi al sottoscritto ignoti, non rilascia la Concessione per gli aerogeneratori ivi da installare;

·        16 Agosto 2004: il sottoscritto comunica formalmente al Consiglio Comunale la propria volontà di dimettersi nei primi mesi del 2005, per motivi squisitamente politici (assenza di sufficiente sostegno numerico da parte del gruppo di Maggioranza). In alcun modo il parco eolico rientra tra i motivi delle dimissioni, anzi, è una delle cose su cui la Maggioranza si è sempre favorevolmente compattata;

·        Agosto 2004: si costituisce un Comitato di Cittadini di Seui avverso al parco eolico; si tiene un primo incontro pubblico a Seui, a cui il sottoscritto non viene invitato;

·        Agosto-Settembre 2004: analogo Comitato di costituisce in Esterzili. Viene inviata allo scrivente una nota, a firma di circa trenta cittadini, con cui si chiede l’abbandono del parco eolico, con motivazioni per lo più scientificamente e tecnicamente inconsistenti. Vengono tenuti due pubblici dibattiti: al primo, ancora una volta, lo scrivente non viene invitato, al secondo viene invitato tre giorni prima, ma per impegni preassunti non può intervenire. I due incontri si trasformano in crociate contro il parco eolico;

·        26 settembre 2004: resoconto su “L’Unione Sarda” del secondo incontro pubblico, a firma Simone Loi. Si parla espressamente di “disegno criminale” da sventare, si elogiano gli interventi di sedicenti esperti (l’esatto contrario, secondo il sottoscritto) ma, soprattutto, si riporta la falsa affermazione secondo cui la popolazione è avversa al parco, generalizzando il vociare di poche decine di persone;

·        20 novembre 2004: il sottoscritto convoca un incontro-dibattito sulla questione invitando, in uguale numero, esponenti pro e a favore del parco eolico; l’incontro ha toni talvolta accesi tra i relatori; il pubblico (poche decine di persone), assiste in silenzio (a parte una claque di tre persone di Seui del Comitato anti-eolico);

·        24 novembre 2004: appaiono i resoconti dell’incontro-dibattito nei due principali quotidiani sardi, “L’Unione Sarda” e “La Nuova Sardegna”,  il primo a firma Barbara Curreli, il secondo senza firma. In entrambi si omette, opportunamente, il fatto che gli attuali oppositori politici del parco, a suo tempo aderirono senza alcun voto contrario, benché ora sostengano la causa del Comitato anti-eolico. Come può ben capirsi, è stato invece questo il nocciolo dello scontro politico avvenuto in quell’incontro: lo scrivente ha rimarcato, infatti, il voltagabbanismo dei crociati anti-eolico dell’ultim’ora. Letti tali resoconti, si invita formalmente (all. 1 e all. 2) i due quotidiani a smentire e/o rettificare, senza ottenere alcun riscontro;

Kensan.it


·        Il 13 gennaio 2005 il sottoscritto si dimette da Sindaco, come formalmente preannunciato il 16 agosto 2004;

·        Il 14 gennaio appare un articolo su “L’Unione Sarda”, in cui si attribuisce la causa della crisi politica a divergenze sul parco eolico, cosa poi ripresa il 3 maggio 2005 (a cinque giorni dal voto amministrativo in Sardegna, si badi bene!) da “La Nuova Sardegna”, in un articolo colmo di menzogne a firma Piero Mannironi ,  a cui il sottoscritto replica con veemenza (all. 3), senza tuttavia ottenere alcuno spazio nel giornale;

·        L’11 marzo 2005 il sottoscritto invia una comunicazione ad ogni famiglia di Esterzili con funzione di resoconto di fine mandato; a proposito del parco eolico, scrive:

“ (…) Sulla vicenda delle pale eoliche, è opportuno che abbiate tutte le informazioni necessarie perché Vi facciate un’opinione corretta.

Sappiate, anzitutto, che il progetto di installazione di pale eoliche è stato approvato dal Consiglio Comunale sin dal 2001, in due distinte sedute e senza un solo voto contrario! Qualcuno che oggi sostiene che occorreva coinvolgere la gente, che bisognava attuare metodi democratici ecc. ecc., era tra quelli che a suo tempo aveva approvato l’iniziativa!

Per effetto di quelle approvazioni, il Comune ha stipulato un contratto, da cui non può autonomamente recedere, a pena di denuncia per danni da parte dell’ENEL.

Sul merito dell’opportunità di installazione delle pale, la scelta è stata ed è giusta. L’unico problema che determinano è che sono brutte a vedersi (perché, per il resto, non fanno rumore, odore, radiazioni, non spaventano gli animali, non distruggono i luoghi perché possono realizzarsi con tutti gli accorgimenti di tutela ambientale, e altre sciocchezze che mi è capitato di sentire). Credo che siano utili per acquisire risorse nelle casse comunali, in perenne difficoltà, e per questo credo che ne valga la pena tenerle per 30 anni.

In ogni caso, se mai doveste venire invitati ad esprimere un giudizio, sappiate esprimerlo ragionando con la vostra testa, pretendendo che il Comune Vi porti a vedere realtà già operanti e simili ad Esterzili (in Gallura, per esempio), per poter così credere ai vostri occhi e alle vostre orecchie, e non a quello che Vi dice il primo politicante o il primo falso esperto che passa ad Esterzili, e che viene a spaventarVi (sostenuto magari da stampa ignorante).

Sappiate che nel mondo le pale eoliche sono segno di civiltà e rispetto per l’ambiente. (…)”

 

           *******

 

Si vuole rimarcare, in conclusione, che l’aspetto saliente della vicenda è la protervia e l’arroganza nel voler distorcere i fatti da parte dei succitati quotidiani; in particolare:

·        nel voler attribuire, a tutti i costi, le cause della crisi amministrativa di Esterzili a divergenze sul costruendo parco eolico;

·        nel voler affermare che la popolazione è contraria al parco.

Il tutto, ovviamente, ben si accompagna con l’impedire la pubblicazione di repliche.

Ci resta da capire il perché di tutto ciò. Perché, evidentemente, dietro l’affermare il falso c’è sempre uno scopo.

Non si ama la dietrologia; però, in presenza di atteggiamenti falsi e meschini, è lecito porsi dei quesiti.

Facile è riagganciarsi alla recente legge regionale limitativa dell’installazione di aerogeneratori; per cui, può far comodo ai sostenitori di quella legge affermare il falso e sostenere che la gente è contro l’eolico; che con l’eolico gli agnelli nascono con tre teste; che l’eolico sprigiona radiazioni che generano tumori; ecc. (si è veramente sentito di tutto, in questi mesi).

Ma è solo un ipotesi. Si attende speranzosi che quei giornali sappiano rendicontare il perché del loro atteggiamento menzognero, e perché non consentono repliche.

Fonte EnergoClub (in cui sono reperibili gli Allegati)




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Questo articolo è stato commentato 11 volte.

Anonimo il 29 gennaio 2012 con il titolo: FUORI DAL VENTO.

Gli impianti eolici sono il risultato di amministrazioni comunali non in grado di valorizzare in maniera alternativa il proprio territorio, non considerando il degrado ambientale e culturale che questi tipi di impianti portano sui nostri comuni. I SARDI DEVONO SVEGLIARSI E NON SVENDERE I LORO TERRENI A SPECULATORI SENZA SCRUPOLI, CHE PUR DI ARRICCHIRSI CONTINUANO A COLONIZZARE E SFRUTTARE LA NOSTRA AMATA ISOLA.

Anonimo il 19 febbraio 2011 con il titolo: Grazie.

Ok, grazie mille. Proverò a sentire, intanto vi faccio i complimenti per il sito e lascio il mio indirizzo email dmussolino@yahoo.it. Domenico



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Giovanni Mascia

Data: 27 set 2005
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argomento: Eolico, articoli: Energia Eolica, Eolico ad Alberona, Kite Wind Generator (eolico d'alta quota), Il potenziale italiano dell'energia eolica, Il Kitegen e l'Idrogeno (l'ignoranza dei giornalisti)

argomento: Energia rinnovabile, articoli: Utopie Tecnologiche sull'Energia , Automobili a Idrogeno, L'idrogeno, «rivoluzione» sulla carta , Moduli a Film sottile, Fotovoltaico a basso costo, Desertec, Biocarburanti e il petrolio

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