𝒯utto è iniziato quando la Toyota è partita con la produzione
di serie dell'auto ibrida Prius. I consumi di questa auto elettrica
e a benzina sono i seguenti:
Fonte toyota.it, Prius
HSD 2005
Si noti che l'auto consuma poco ma anche che per muoversi usa come fonte esterna la benzina e non l'elettricità, comunque ha caratteristiche di tutto rispetto.
Ma non è finita qui. La Calcar è una associazione no-profit di San Francisco (USA) che ha deciso di supportare il lavoro di un ingegnere, Ron Gremban, che ha messo a punto un sistema per introdurre dall'esterno oltre che la benzina anche l'elettricità, in pratica una doppia alimentazione.
Si tratta semplicemente di un insieme di 18 batterie per biciclette elettriche e della necessaria elettronica di controllo, i risultati sono stati notevoli, a velocita moderata la macchina così modificata da Ron fa 34 kilometri con un litro di benzina e un pieno di elettricità, a velocità più sostenuta Ron afferma di fare 26 kilometri.
Ron ha speso sui 3000 dollari ed è un sistema semplicemente installabile sulla Prius.
La risposta di un portavoce della Toyota è stata che se gli esperimenti in corso daranno buoni frutti prenderà immediatamente in considerazione una nuova versione del motore ibrido.
Cerchiamo di spiegare dove sta l'uovo di colombo della trovata dell'ingegnere. In pratica Ron fa come tutti molti percorsi brevi di pochi kilometri e pochi percorsi lunghi, le batterie che vengono caricate a casa permettono di fare con la sola energia elettrica i brevi percorsi mentre i pochi percorsi oltre l'autonomia delle batterie vengono compiuti col motore a benzina.
Complessivamente la prius plug-in (quella che si carica con l'elettricità a casa) funziona molto spesso a elettricità e poco spesso a benzina, se le batterie sono abbastanza capienti e se i nostri tragitti sono quasi sempre brevi l'auto potrebbe veramente consumare poco.
Occorre poi accennare al fatto che in America i percorsi sono mediamente più lunghi dei nostri italiani e che un pieno di elettricità costa veramente poco e permette ai più di andare al lavoro, a fare spese, a prendere i bambini a scuola e a fare tutti i normali percorsi brevi. Ovviamente dopo un percorso breve l'auto ibrida plug-in andrebbe ricaricata e ci vuole un po' di tempo, quando questo non è possibile si userà la benzina.
Per avere dei dati confrontabile sulle varie versioni di Prius plug-in è necessario avere un insieme di percorsi che un automobilista italiano medio compie in un anno. Questo insieme sara fatto per lo più da percorsi brevi da alcuni percorsi medi e da pochi tragitti lunghi. Se tale insieme sarà standardizzato si potranno fare raffronti tra le varie automobili ibride plug-in.
Il punto dolente per questo tipo di auto rimangono i prezzi elevati, anche se è prodotta in serie la Prius costa di listino 25'000€ più il costo delle batterie per renderla plug-in, se lo Stato non interviene per rendere il suo costo più accettabile difficilmente avrà successo anche con il petrolio a prezzi elevati.
A livello di politica energetica il governo avrebbe molti guadagni a detassare le auto ibride plug-in, sarebbe il modo per passare dai veicoli a benzina ai veicoli per lo più elettrici come gli ibridi, in questo modo le importazioni di petrolio avrebbero una rilevante diminuzione. Inoltre i problemi di smog nelle città sarebbero risolti.
Con le auto ibride si spianerebbe la strada ai veicoli puramente elettrici.
Per fare un raffronto la Golf 2005 parte da un prezzo di 16'000€, la Prius plug-in rischia di costare 28'000€, andrebbe quindi detassata fortemente per esempio aggravando i costi per le auto normali in modo da avere i soldi per gli incentivi agli ibridi.
Aggiornamento 17 set 2005: In un lungo testo in inglese Ron spiega il suo punto di vista sulle batterie che sono il punto centrale della PHEV,(plug-in veicolo elettrico ibrido). Per riassumere a una intervista fatta da un manager Toyota che affermava che le batterie sono ancora troppo costose e troppo pesanti e che è da rimandare la PHEV tra tre-cinque anni, Ron ribatte che la tecnologia NiMH usata sulle Prius permette costi bassi per le PHEV:
Aggiornamento 15 gen 2008: La Toyota ha annunciato che nel 2010 la Prius sarà Plug-in cioè monterà batterie agli ioni di litio e sarà ricaricabile tramite una normale presa di corrente. Ovviamente rimarrà un'auto ibrida quindi avrà i vantaggi di un'auto a benzina e quelli di un veicolo elettrico. Il costo non è stato annunciato.
Se questi veicoli ibridi come la Toyota Prius plug-in, avranno successo si aprirà la discussione su come tassare l'energia elettrica ad uso veicolare in modo da compensare la perdita di tassazione sulla benzina.
Aggiornamento 31 mar 2009: Le Toyota Plug-in sono in questi mesi e fino al 2012 testate in Europa, Giappone e USA. Queste nuove Prius useranno le batterie al litio (presumibilmente della Panasonic) che non sono ancora state testate per l'uso automobilistico.
Da ecoblog apprendo che il Presidente della Toyota Katsuaki Watanabe ha affermato che «Siamo determinati a a conoscere le possibilità delle batterie agli ioni di litio, ma non lo sapremo fino a quando non ne avremo costruite un buon numero, usandole nelle diverse situazioni possibili. Solo dopo che avremo fatto questo potremo misurare la resa rispetto a degli standard prefissati e, quindi, valutare se sono pronte per il mercato ed i clienti Toyota.»
Aggiornamento 10 set 2011: La Toyota ha intenzione di mettere in commercio la Prius plug-in, PHEV, nel 2012 e ha creato un pagina apposita sul proprio sito. La Prius plug-in monterà batterie al litio che peseranno 150 kg (?? probabilmente il dato è sbagliato) e daranno una autonomia nella modalità elettrica di 21 chilometri. Per ricaricare il pacco batterie ci si impiegherà un'ora e mezza.
Molte specifiche tecniche si possono trovare su wikipedia in inglese, tra cui la capacità energetica delle batterie che è di 5.2 kWh, la velocità massima di 100 km/h (poi entra in funzione l'ibrido) e l'autonomia totale di 764 km.
La Prius plug-in è più pesante della prius solo ibrida e si attendono consumi un po' più elevati. Inoltre non ho trovato i costi e la durata delle batterie che rappresentano il problema maggiore nelle auto elettriche. Sul sito della Toyota si afferma che la minore quantità di batterie usate in questa Prius è la soluzione vincente per avere i pregi dell'auto elettrica senza i relativi costi.
Quando saranno disponibili la durata e quanto costa un pacco batterie si potrà vedere se, a parte le questioni ecologiche, conviene fare andare quest'auto in modalità elettrica.
l/100km | km/litro | |
Urbano | 5,0 | 20 |
Extraurbano | 4,2 | 24 |
Combinato | 4,3 | 23 |
Si noti che l'auto consuma poco ma anche che per muoversi usa come fonte esterna la benzina e non l'elettricità, comunque ha caratteristiche di tutto rispetto.
Ma non è finita qui. La Calcar è una associazione no-profit di San Francisco (USA) che ha deciso di supportare il lavoro di un ingegnere, Ron Gremban, che ha messo a punto un sistema per introdurre dall'esterno oltre che la benzina anche l'elettricità, in pratica una doppia alimentazione.
Si tratta semplicemente di un insieme di 18 batterie per biciclette elettriche e della necessaria elettronica di controllo, i risultati sono stati notevoli, a velocita moderata la macchina così modificata da Ron fa 34 kilometri con un litro di benzina e un pieno di elettricità, a velocità più sostenuta Ron afferma di fare 26 kilometri.
Ron ha speso sui 3000 dollari ed è un sistema semplicemente installabile sulla Prius.
La risposta di un portavoce della Toyota è stata che se gli esperimenti in corso daranno buoni frutti prenderà immediatamente in considerazione una nuova versione del motore ibrido.
Cerchiamo di spiegare dove sta l'uovo di colombo della trovata dell'ingegnere. In pratica Ron fa come tutti molti percorsi brevi di pochi kilometri e pochi percorsi lunghi, le batterie che vengono caricate a casa permettono di fare con la sola energia elettrica i brevi percorsi mentre i pochi percorsi oltre l'autonomia delle batterie vengono compiuti col motore a benzina.
Complessivamente la prius plug-in (quella che si carica con l'elettricità a casa) funziona molto spesso a elettricità e poco spesso a benzina, se le batterie sono abbastanza capienti e se i nostri tragitti sono quasi sempre brevi l'auto potrebbe veramente consumare poco.
Ciclo combinato | Ron veloce | Ron lento | Modello sperimentale | |
km/litro | 23 | 26 | 34 | 66 |
l/100km | 4.3 | 3.8 | 2.9 | 1.5 |
Occorre poi accennare al fatto che in America i percorsi sono mediamente più lunghi dei nostri italiani e che un pieno di elettricità costa veramente poco e permette ai più di andare al lavoro, a fare spese, a prendere i bambini a scuola e a fare tutti i normali percorsi brevi. Ovviamente dopo un percorso breve l'auto ibrida plug-in andrebbe ricaricata e ci vuole un po' di tempo, quando questo non è possibile si userà la benzina.
Per avere dei dati confrontabile sulle varie versioni di Prius plug-in è necessario avere un insieme di percorsi che un automobilista italiano medio compie in un anno. Questo insieme sara fatto per lo più da percorsi brevi da alcuni percorsi medi e da pochi tragitti lunghi. Se tale insieme sarà standardizzato si potranno fare raffronti tra le varie automobili ibride plug-in.
Il punto dolente per questo tipo di auto rimangono i prezzi elevati, anche se è prodotta in serie la Prius costa di listino 25'000€ più il costo delle batterie per renderla plug-in, se lo Stato non interviene per rendere il suo costo più accettabile difficilmente avrà successo anche con il petrolio a prezzi elevati.
A livello di politica energetica il governo avrebbe molti guadagni a detassare le auto ibride plug-in, sarebbe il modo per passare dai veicoli a benzina ai veicoli per lo più elettrici come gli ibridi, in questo modo le importazioni di petrolio avrebbero una rilevante diminuzione. Inoltre i problemi di smog nelle città sarebbero risolti.
Con le auto ibride si spianerebbe la strada ai veicoli puramente elettrici.
Per fare un raffronto la Golf 2005 parte da un prezzo di 16'000€, la Prius plug-in rischia di costare 28'000€, andrebbe quindi detassata fortemente per esempio aggravando i costi per le auto normali in modo da avere i soldi per gli incentivi agli ibridi.
Kensan.it
Aggiornamento 17 set 2005: In un lungo testo in inglese Ron spiega il suo punto di vista sulle batterie che sono il punto centrale della PHEV,(plug-in veicolo elettrico ibrido). Per riassumere a una intervista fatta da un manager Toyota che affermava che le batterie sono ancora troppo costose e troppo pesanti e che è da rimandare la PHEV tra tre-cinque anni, Ron ribatte che la tecnologia NiMH usata sulle Prius permette costi bassi per le PHEV:
«At $600/kWh, a 5.3 kWh pack for a PRIUS+ capablein pratica il costo di fabbrica sarebbe sui 3200$ per fare 70 Km in modalità elettrica con un peso delle batterie di 180 Kg. Con la tecnologia Li-Ion poco testata sulle automobili si avrebbe:
of 40 miles' EV-assist range, would cost Toyota $3200.»
«At this near-term price, a 5.3 kWh Li-Ion PRIUS+ battery pack capable of aquindi 2100$ e un peso di molto minore, circa lo stesso della batteria al NiMH attualmente usata sulle prius. In più vi è da aggiungere che queste batterie sostituiscono l'attuale che secondo Toyota le costa sui 1400$. Anche se le Li-Ion sono poco sperimentate hanno molti pregi per cui anche una sostituzione delle stesse a mezza vita dell'auto costerebbe in termini economici molto poco alla Toyota che potrebbe garantirsi con un aggravio iniziale del costo della prius plug-in e dare le stesse garanzie kilometriche attuali.
40 mile EV-assist range would cost Toyota $2100.»
Aggiornamento 15 gen 2008: La Toyota ha annunciato che nel 2010 la Prius sarà Plug-in cioè monterà batterie agli ioni di litio e sarà ricaricabile tramite una normale presa di corrente. Ovviamente rimarrà un'auto ibrida quindi avrà i vantaggi di un'auto a benzina e quelli di un veicolo elettrico. Il costo non è stato annunciato.
Se questi veicoli ibridi come la Toyota Prius plug-in, avranno successo si aprirà la discussione su come tassare l'energia elettrica ad uso veicolare in modo da compensare la perdita di tassazione sulla benzina.
Aggiornamento 31 mar 2009: Le Toyota Plug-in sono in questi mesi e fino al 2012 testate in Europa, Giappone e USA. Queste nuove Prius useranno le batterie al litio (presumibilmente della Panasonic) che non sono ancora state testate per l'uso automobilistico.
Da ecoblog apprendo che il Presidente della Toyota Katsuaki Watanabe ha affermato che «Siamo determinati a a conoscere le possibilità delle batterie agli ioni di litio, ma non lo sapremo fino a quando non ne avremo costruite un buon numero, usandole nelle diverse situazioni possibili. Solo dopo che avremo fatto questo potremo misurare la resa rispetto a degli standard prefissati e, quindi, valutare se sono pronte per il mercato ed i clienti Toyota.»
Aggiornamento 10 set 2011: La Toyota ha intenzione di mettere in commercio la Prius plug-in, PHEV, nel 2012 e ha creato un pagina apposita sul proprio sito. La Prius plug-in monterà batterie al litio che peseranno 150 kg (?? probabilmente il dato è sbagliato) e daranno una autonomia nella modalità elettrica di 21 chilometri. Per ricaricare il pacco batterie ci si impiegherà un'ora e mezza.
Molte specifiche tecniche si possono trovare su wikipedia in inglese, tra cui la capacità energetica delle batterie che è di 5.2 kWh, la velocità massima di 100 km/h (poi entra in funzione l'ibrido) e l'autonomia totale di 764 km.
La Prius plug-in è più pesante della prius solo ibrida e si attendono consumi un po' più elevati. Inoltre non ho trovato i costi e la durata delle batterie che rappresentano il problema maggiore nelle auto elettriche. Sul sito della Toyota si afferma che la minore quantità di batterie usate in questa Prius è la soluzione vincente per avere i pregi dell'auto elettrica senza i relativi costi.
Quando saranno disponibili la durata e quanto costa un pacco batterie si potrà vedere se, a parte le questioni ecologiche, conviene fare andare quest'auto in modalità elettrica.
Se siete abituati a valutare i pro e i contro di ogni acquisto, allora non opterete certo per una Prius:in città è scattante, agile, parca nei consumi e silenziosissima grazie al motore elettrico, ma che senso ha usare un'auto così ingombrante nel traffico urbano (naturalmente, per i taxi è un altro discorso)? fuori città invece è rumorosa, e non appena provate a premere l'acceleratore al frastuono del motore a benzina si aggiunge quello del cambio automatico E-CVT a variazione continua (come negli scooter); vi sembrerà di star guidando una Trabant. l'accelerazione è da piangere (siamo al di sotto della Fiat500, tanto per intenderci): se siete in pendenza, per quanto leggera, vi sorpassano anche le vecchiette in sedia a rotelle. la strumentazione è spartana, la posizione di alcuni comandi è infelice, la qualità del materiale usato per l'allestimento interno è modesta (è il massimo che si possa dire).
Se invece seguite le vostre emozioni, allora il discorso cambia e il colpo di fulmine per quest'auto è garantito: scivolare in città come su un cuscino d'aria, essere immersi (in arresto) in un abitacolo assolutamente silenzioso, guidare una vettura che è un concentrato di tecnologia ancora oggi piuttosto rivoluzionaria, contribuire a combattere l'inquinamento (le emissioni di CO2 della Prius sono estremamente basse), e infine, perché no?, far parte di quello sparuto gruppo di guidatori "attenti all'ambiente" che non hanno bisogno di un SUV per farsi notare, rendono il tempo passato nel traffico (anche negl'ingorghi!) un vero e insuperabile piacere.
La vettura ha però un enorme handicap: proprio la sua tecnologia, e non a caso la Toyota offre la solita garanzia di 3 anni sulla parte "normale" ma di ben 7 anni sulla parte elettronica. E per rassicurarvi offre anche un apparentemente stupendo programma di assistenza in caso di problemi su strada (prevedono l'intervento persino in caso siate rimasti senza benzina!). Disgraziatamente, ho avuto un problema all'estero ed Europ Assistance (che avrebbe dovuto erogare per conto della Toyota i servizi previsti) si è rifiutata d'intervenire. Potete leggere i dettagli della vicenda sul sito che ho appositamente creato (toyota.truffa.net) dove potrete anche ascoltare la registrazione telefonica tra me e la società di soccorso, nel corso della quale l'operatore mi ha confermato che non intendevano dare seguito alle garanzie previste dal programma della Toyota, ma il succo è questo: secondo Toyota avevo diritto all'assistenza, secondo Europ Assistance no, e io ho dovuto cavarmela da solo. Provate a immaginare cosa significa questo quando siete all'estero con un'auto che in caso di guasti non potete nemmeno spingere fuori strada a causa delle particolari soluzioni progettuali impiegate! Indipendentemente dal mio caso particolare, la Toyota si è dimostrata inaffidabile. Oggi ci sono molte auto tecnologicamente rivoluzionarie; sceglietene una che sia supportata da un vero servizio d'intervento stradale.
kensan il 21 ottobre 2008 con il titolo: unità di misura.
Diciamo errori di ortografia e non di sintassi. Saluti.