ℐn uno dei piccoli mille comuni d'Italia il Sindaco ha deciso di
passare da Microsoft Office a OpenOffice in 35 postazioni desktop. Sarebbe
meglio avere scelto l'opzione LibreOffice ma quel che risalta
maggiormente è l'alto costo della licenza che è pari a 220 euro e che
moltiplicata per tutti i pc e per tutti i comuni fa una cifra elevata.
La Pubblica Amministrazione locale nel 2011 ha speso per l'ICT , cioè per l'informatica e Internet, 1.7 miliardi di euro secondo questo rapporto ISTAT. Nello stesso si calcola che l'1% sia finito in spese per licenze software cioè circa 17 milioni di euro.
Ecco l'annuncio del Sindaco che ha deciso di abbandonare Microsoft Office:
Assinform nel 2003 stimava una spesa globale italiana in ICT pari a 3 miliardi di euro (1,7 per quella centrale, 1,2 per la periferica) di cui circa 675 milioni in software con licenza.
Da un contatto via email con Italo Vignoli che è presidente onorario di LibreItalia, ho scoperto che non ci sono dati completi ed affidabili riguardo la spesa dello Stato italiano per Microsoft Office per cui ci si deve accontentare di dati parziali come quelli esposti in codesto testo.
La Pubblica Amministrazione locale nel 2011 ha speso per l'ICT , cioè per l'informatica e Internet, 1.7 miliardi di euro secondo questo rapporto ISTAT. Nello stesso si calcola che l'1% sia finito in spese per licenze software cioè circa 17 milioni di euro.
Ecco l'annuncio del Sindaco che ha deciso di abbandonare Microsoft Office:
Secondo quanto dichiarato dal Responsabile che segue l'informatica, l'intervento di sostituzione del pacchetto Office di Microsoft con Open Office è stato pianificato qualche mese fa ed è previsto per i mesi di ottobre/novembre 2015. Questo intervento si rende necessario principalmente per evitare il rinnovo delle licenze Microsoft che ha un costo di circa € 220,00 ognuna, per complessivi € 7.700,00 circa, somma che bisognerebbe pagare ogni volta che c'è un aggiornamento dell'Office (2/3 anni), ma anche perché Open Office offre tutta una serie di garanzie in termini di stabilità del software e di sicurezza addirittura superiori a Microsoft, come peraltro già evidenziato dall'Associazione Minerva nella relazione presentata. Pertanto l'azione dell'ente va nella direzione prospettata dall'Associazione. L'intervento di sostituzione del software, accompagnato dalla formazione del personale, è gratuito e verrà svolto dalla ditta che fa assistenza informatica a questo ente durante le ore a ciò destinate.Per quanto riguarda la Difesa italiana i PC che hanno MS Office sono circa 150 mila con analogo risparmio in licenze visto il passaggio a Libre office.
Ringraziando per la collaborazione si porgono distinti saluti. Il Sindaco.
Kensan.it
Assinform nel 2003 stimava una spesa globale italiana in ICT pari a 3 miliardi di euro (1,7 per quella centrale, 1,2 per la periferica) di cui circa 675 milioni in software con licenza.
Da un contatto via email con Italo Vignoli che è presidente onorario di LibreItalia, ho scoperto che non ci sono dati completi ed affidabili riguardo la spesa dello Stato italiano per Microsoft Office per cui ci si deve accontentare di dati parziali come quelli esposti in codesto testo.