ℒa classifica della capacità di pagare il proprio debito pubblico,
somiglia molto al proprio grado di maturità, al grado di responsabilità
di una persona, valuta quanto siamo grandi come nazione e quanto siamo
infantili. L'agenzia di rating Standard&Poor's (S&P) si
occupa di dare questi giudizi come farebbe la commissione esaminatrice
esterna all'esame di maturità. Ci sono altre due agenzie a me note:
Moody's e Fitch.
Esistono delle lettere per valutare la maturità italiana come nella scuola ma sappiamo che quel che è importante non sono le valutazioni del Prof. ma le valutazioni relative, quanto siamo bravi all'interno della classe, quanto buona è la nostra classe nell'istituto, che posizione occupa questo tra gli istituti cittadini e via via a crescere.
Il rating altro non è che una valutazione sul grado di uno Stato di ripagare i propri bond, anche detti titoli di Stato ovvero debito pubblico. Tutti i dati di quest'articolo sono dati in tempo reale, quindi sono aggiornatissimi.
Ecco in tempo reale la classifica dei rating dell'Italia e degli altri paesi secondo Standard&Poor's:
L'Italia è messa malino con i suoi Bond (BBB con outlook stabile).
Il Portogallo è classificato A- con outlook ?.
La Grecia BBB- con outlook ?.
La Spagna A- con outlook ?.
Ricordo che i bond spazzatura sono dal livello BB+ in poi (BB, BB-, B+, ecc).
Questo un grafico tratto da Di Sébastien - Opera propria, CC BY-SA 3.0, mostra il rating aggiornato a giugno 2016 (questo grafico non è in tempo reale) di tutti i paesi europei. Il colore verde è per i paesi affidabili, quello marrone per quelli poco affidabili: l'Italia con BBB è al limite delle due categorie.
Per AAA, AA e A esiste una definizione formale che viene rafforzata o indebolita dal segno + o - ma non è importante per la comprensione della posizione dell'Italia nel mondo per quanto riguarda la capacità di pagare i propri debiti.
Si possono fare "due" commenti, i paesi importanti stanno tutti nel primo gruppo, quello con la tripla A, fa eccezione il Giappone. Dopo il declassamento di Francia e Austria di un gradino a gennaio e il precedente declassamento degli USA, il gruppo di testa si sta sfoltendo.
Le altre due agenzie di rating, Moody's e Fitch, hanno altre classifiche che non ho sottomano. A livello di mercati finanziari credo che per classificare l'Italia ci si basi su tutte e tre queste agenzie.
Oltre alle classiche agenzie occidentali che forniscono una classifica corale dei vari paesi (con marginali differenze) c'è pure l'agenzia di rating cinese Dagong che non è in conflitto d'interessi. Per quanto riguarda i Paesi anglosassoni o comunque stretti alleati NATO, i rating cambiano di parecchio. Gli USA sono classificati molti gradini sotto e questo è comprensibile. In effetti gli USA hanno vietato a Dagong di avere una propria sede negli Stati Uniti. A questo link si possono vedere i rating dell'agenzia cinese.
La discesa negli inferi dell'Italia si può riassumere con queste date che riassume la storia del rating (serie storica del rating italiano secondo Standard&Poor's):
Se si può usare una metafora biblica che riassuma la storia del rating del debito pubblico dell'Italia si può dire che eravamo nel paradiso (rating A) fino a gennaio 2012 poi siamo passati nel purgatorio (rating B) e ci stiamo apprestando a cadere nell'inferno dei titoli di stato spazzatura.
Ulteriori rating del debito pubblico (bond, titoli di Stato) per i paesi del G8:
Infine i rating dei paesi dell'Unione Europea:
Una interessante tabella sul grado di rischio (default) del debito pubblico a lunga scadenza, queste sono le varie sigle usate dalle tre maggiori agenzie di rating:
Dal livello BB+ (S&P) in basso i titoli di debito pubblico vengono classificati come spazzatura.
Si noti che le nazioni che io ho preso in considerazione, le quattro nazioni latine: Portogallo, Italia, Grecia, Spagna sono malviste dalle nazioni del primo gruppo tanto da avere coniato un acronimo dispregiativo. Infatti le iniziali degli stati latini fanno l'acronimo PIGS (wikipedia tratta in dettaglio la questione) che in inglese significa "maiali". Così si riferiscono a noi soprattutto gli economisti inglesi.
Un grafico interessante aggiornato a novembre 2010 è quello dello spread italiano che mostra l'effetto PIGS della seconda metà del 2010. Non esiste una fonte gratuita per tale grafico quindi occorre fare una ricerca in Rete che scovi chi pubblica tale informazione. Un grafico storico dello spread BTP/Bond è questo dove si nota come il rischio paese sia aumentato con gli anni dal dopo euro. Qui un grafico del 2010 dello spread dei PIGS compresa l'Irlanda.
Aggiornamento 11 gen 2011: La situazione per l'Italia e a livello del meridione d'Europa (PIGS) continua a peggiorare. L'Italia sta in questi giorni a 200 punti base sul Bund tedesco, questo vuol dire che i BTP a 10 anni si pagano il 2% in più rispetto ai tassi di interesse dei buoni del tesoro teutonici.
Il Portogallo, dove le pressioni speculative sono forti e il rischio di default non è da escludere, ha i suoi titoli di stato a 10 anni che sopravanzano i Bund di 430 punti base. La situazione spagnola è migliore con lo spread che è di 270 punti base che però è un po' peggiore di quello italiano.
La Grecia che è sull'orlo del default ha in questo periodo uno spread di 1200 pb (+12%). Qualche giorno dopo i tassi sono un po' rientrati.
Aggiornamento 21 mag 2011: Il Portogallo è stato declassato e il rating del suo debito pubblico a lunga scadenza è BBB-. L'Italia è in via di peggioramento e l'outlook (prospettiva) è negativo, questo significa che nei prossimi 24 mesi potremmo (probabilità stimata del 33%) avere un declassamento dall'attuale livello A+ al livello A.
Aggiornamento 19 giu 2011: Moody's ha avvisato l'Italia che potrebbe subire un declassamento del rating del suo debito pubblico. La decisione negativa potrebbe arrivare tra 90 giorni. Si tratta di una valutazione analoga a quella fatta da S&P's che ha fissato l'outlook a negativo. A livello pratico in questi giorni lo spread dei BTP a 10 anni rispetto ai Bund tedeschi è ritornato a livelli di gennaio e cioè è di 200 punti base (2%).
Aggiornamento 12 lug 2011: La manovra economica italiana che avrebbe potuto ridurre il debito pubblico e avrebbe aumentato la crescita del PIL non c'è stata secondo le agenzie di Rating e i mercati stanno confermando questa opinione mettendo sotto pressione il debito pubblico tricolore.
Il differenziale tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi, lo spread BTP/Bund, sta aumentando in modo preoccupante battendo ogni record. In poco tempo si è portato a +3.5% (350 punti base). L'attacco pare principalmente orientato all'Italia ma anche altri debiti europei pubblici sono vicini ai massimi storici.
Aggiornamento 3 ago 2011: Secondo Il sole 24 ore il limite che ha fatto scattare la richiesta d'aiuto di paesi come Grecia e Irlanda è pari a 7%, cioè lo spread più il tasso d'interesse tedesco sui Bund era pari al 7%.
In questi giorni i Bund hanno un tasso del 2.4%, lo spread oltre il 3.5% e il tasso dei BTP è oltre il 6%.
Una disamina di cosa è successo alla Grecia, Irlanda e Portogallo mostra il percorso fatto dai tre paesi in termini di giorni. Per esempio la Grecia ha raggiunto un tasso del 6% 95 giorni prima del piano di salvataggio e il 7% 65 giorni prima.
Aggiornamento 8 dic 2011: Oltre alla triade di agenzie occidentali di rating, esiste da alcuni anni anche l'agenzia cinese Dagong che ha ieri declassato l'Italia al rating BBB con outlook negativo. In precedenza l'Italia occupava la posizione A-. BBB è inteso come "Medium credit rating" mentre BB è inteso come "Low medium credit rating". Sul link Dagong ci sono tutti i rating che questa agenzia orientale attribuisce al debito sovrano. Il rating C è inteso come "Junk", spazzatura.
Aggiornamento 24 lug 2012: Siamo in estate e i mercati (chi ci presta i soldi) non vedono possibilità per l'Italia di ripagare il debito e nemmeno di sbloccare l'Italia ingessata da mille leggi protezionistiche. In questi giorni abbiamo superato la soglia psicologica dei 500 punti base di spread. Questo livello non può essere retto dal bel paese, si attende a breve una richiesta di aiuto del nostro governo alla trojka che imporrà riforme draconiane in stile Grecia.
Aggiornamento 10 lug 2013: Mentre il Governo temporeggia S&P vede nero per il nostro futuro, non siamo ancora in default ma mancano solo due passi prima di cadere. Outlook negativo e rating BBB con grossa riduzione del PIL per quest'anno. In aggiunta il rapporto deficit PIL al 129% a fine anno. Se i mercati daranno retta all'agenzia lo spread arriverà a cifre notevoli come un po' di tempo fa e avremo la profezia dell'agenzia che si autoavvera. Comunque secondo me avevamo tempo e lo abbiamo perso.
Aggiornamento 24 lug 2013: Alcuni giornali riportano una piccola notizia ma che trovo significativa. Le massime istituzioni finanziarie italiane hanno emanato disposizioni per cambiare i regolamenti interni dei detentori di titoli di stato italiani al fine di non essere obbligati a vendere titoli considerati spazzatura dalle agenzie di rating. Attualmente i fondi di investimento a basso rischio sono obbligati per regolamento interno ad avere solo titoli di Stato "sicuri" e quindi a vendere eventuali titoli posseduti che dovessero essere classificati come "junk" dalle agenzie di rating come Standard & Poor's. La Banca d'Italia auspica che anche titoli "rischiosi" (ma italiani se passeremo dal ranking BBB a BB+) possano essere inclusi nel portafoglio ad esempio dei fondi pensione. Insomma ci stiamo preparando alla tempesta che colpirà l'Italia e stiamo comprando ombrelli.
Aggiornamento 5 dic 2014: Siamo passati dal rating BBB al rating BBB- e quindi siamo sull'orlo dei titoli spazzatura, per fortuna che l'outlook è stabile e cioè potemmo risalire la china e ripagare il nostro debito che ammonta a circa un appartamento da 100 mila euro a famiglia.
Aggiornamento 15 mag 2015: Standard&Poor's conferma l'outlook stabile. Si noti che la banca europea sta comprando titoli di stato dei paesi sofferenti come l'Italia, per cui lo spread risulta falsato dall'intervento statale.
Aggiornamento 21 dic 2016: I dati di questo articolo, mi riferisco ai rating e agli outlook, sono dati freschi di giornata e prelevati dal sito Trading Economics il quale dispone dei dati di Standard&Poor's.
Aggiornamento 27 ott 2017: Standard&Poor's migliora la classifica dell'Italia portando il rating a BBB con outlook stabile. Siamo un po' distanti dal rating spazzatura dei nostri titoli di Stato.
Aggiornamento 27 ott 2018: Standard&Poor's peggiora le previsioni future del rating dell'Italia portando l'outlook da stabile a negativo. Per un problema tecnico l'outlook mostrato in questo testo in modo automatico non è corretto, ho quindi impostato manualmente l'outlook dell'Italia a "negativo".
Aggiornamento 24 ott 2020: Standard&Poor's migliora le previsioni future del rating dell'Italia portando l'outlook da negativo a stabile. Per un problema tecnico l'outlook mostrato in questo testo in modo automatico non è corretto, ho quindi impostato manualmente l'outlook dell'Italia a "stabile".
Nota:
prima stesura di questo articolo: 9 lug 2004
riscrittura completa di questo articolo: 21 dic 2016
Esistono delle lettere per valutare la maturità italiana come nella scuola ma sappiamo che quel che è importante non sono le valutazioni del Prof. ma le valutazioni relative, quanto siamo bravi all'interno della classe, quanto buona è la nostra classe nell'istituto, che posizione occupa questo tra gli istituti cittadini e via via a crescere.
Il rating altro non è che una valutazione sul grado di uno Stato di ripagare i propri bond, anche detti titoli di Stato ovvero debito pubblico. Tutti i dati di quest'articolo sono dati in tempo reale, quindi sono aggiornatissimi.
Ecco in tempo reale la classifica dei rating dell'Italia e degli altri paesi secondo Standard&Poor's:
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Dati aggiornati alla data di oggi
dati di S&P's
dati di S&P's
L'Italia è messa malino con i suoi Bond (BBB con outlook stabile).
Il Portogallo è classificato A- con outlook ?.
La Grecia BBB- con outlook ?.
La Spagna A- con outlook ?.
Ricordo che i bond spazzatura sono dal livello BB+ in poi (BB, BB-, B+, ecc).
Questo un grafico tratto da Di Sébastien - Opera propria, CC BY-SA 3.0, mostra il rating aggiornato a giugno 2016 (questo grafico non è in tempo reale) di tutti i paesi europei. Il colore verde è per i paesi affidabili, quello marrone per quelli poco affidabili: l'Italia con BBB è al limite delle due categorie.
Per AAA, AA e A esiste una definizione formale che viene rafforzata o indebolita dal segno + o - ma non è importante per la comprensione della posizione dell'Italia nel mondo per quanto riguarda la capacità di pagare i propri debiti.
Si possono fare "due" commenti, i paesi importanti stanno tutti nel primo gruppo, quello con la tripla A, fa eccezione il Giappone. Dopo il declassamento di Francia e Austria di un gradino a gennaio e il precedente declassamento degli USA, il gruppo di testa si sta sfoltendo.
Le altre due agenzie di rating, Moody's e Fitch, hanno altre classifiche che non ho sottomano. A livello di mercati finanziari credo che per classificare l'Italia ci si basi su tutte e tre queste agenzie.
Oltre alle classiche agenzie occidentali che forniscono una classifica corale dei vari paesi (con marginali differenze) c'è pure l'agenzia di rating cinese Dagong che non è in conflitto d'interessi. Per quanto riguarda i Paesi anglosassoni o comunque stretti alleati NATO, i rating cambiano di parecchio. Gli USA sono classificati molti gradini sotto e questo è comprensibile. In effetti gli USA hanno vietato a Dagong di avere una propria sede negli Stati Uniti. A questo link si possono vedere i rating dell'agenzia cinese.
La discesa negli inferi dell'Italia si può riassumere con queste date che riassume la storia del rating (serie storica del rating italiano secondo Standard&Poor's):
Data |
Rating precedente => Rating seguente |
23 novembre 1988 | AA+ |
1 marzo 1993 | AA+ => AA |
7 luglio 2004 | AA => AA- |
19 ottobre 2006 | AA- => A+ |
19 settembre 2011 | A+ => A |
13 gennaio 2012 | A => A- |
13 gennaio 2012 | A- => BBB+ |
9 luglio 2013 | BBB+ => BBB |
5 dicembre 2014 | BBB => BBB- |
27 ottobre 2017 | BBB- => BBB |
Oggi |
BBB outlook stabile |
Se si può usare una metafora biblica che riassuma la storia del rating del debito pubblico dell'Italia si può dire che eravamo nel paradiso (rating A) fino a gennaio 2012 poi siamo passati nel purgatorio (rating B) e ci stiamo apprestando a cadere nell'inferno dei titoli di stato spazzatura.
Ulteriori rating del debito pubblico (bond, titoli di Stato) per i paesi del G8:
- CanadaAAA
- GermaniaAAA
- Stati UnitiAA+
- Regno UnitoAA
- Unione EuropeaAA
- FranciaAA-
- GiapponeA+
- ItaliaBBB
Infine i rating dei paesi dell'Unione Europea:
- DanimarcaAAA
- GermaniaAAA
- LussemburgoAAA
- Paesi BassiAAA
- SveziaAAA
- AustriaAA+
- FinlandiaAA+
- BelgioAA
- IrlandaAA
- Regno UnitoAA
- Repubblica CecaAA-
- FranciaAA-
- SloveniaAA-
- EstoniaA+
- SlovacchiaA+
- LettoniaA
- LituaniaA
- CroaziaA-
- CiproA-
- MaltaA-
- PoloniaA-
- PortogalloA-
- SpagnaA-
- BulgariaBBB
- ItaliaBBB
- GreciaBBB-
- UngheriaBBB-
- RomaniaBBB-
Una interessante tabella sul grado di rischio (default) del debito pubblico a lunga scadenza, queste sono le varie sigle usate dalle tre maggiori agenzie di rating:
Categoria | S&P | Moody's | Fitch | % default | Rischio |
Investment grade (o categoria "investimento") |
AAA | Aaa | AAA | 0,01% | Minimo |
AA+ | Aa1 | AA+ | 0,02% | Modesto |
|
AA | Aa2 | AA | 0,03% | ||
AA- | Aa3 | AA- | 0,04% | ||
A+ | A1 | A+ | 0,05% | Medio Basso |
|
A | A2 | A | 0,07% | ||
A- | A3 | A- | 0,09% |
Dal livello BB+ (S&P) in basso i titoli di debito pubblico vengono classificati come spazzatura.
Si noti che le nazioni che io ho preso in considerazione, le quattro nazioni latine: Portogallo, Italia, Grecia, Spagna sono malviste dalle nazioni del primo gruppo tanto da avere coniato un acronimo dispregiativo. Infatti le iniziali degli stati latini fanno l'acronimo PIGS (wikipedia tratta in dettaglio la questione) che in inglese significa "maiali". Così si riferiscono a noi soprattutto gli economisti inglesi.
Kensan.it
Un altro modo di confrontare i paesi PIGS è quello di verificare la differenza tra il tasso di interesse dei titoli di debito pubblico italiani rispetto a quelli tedeschi. Se prendiamo a riferimento i Bund tedeschi a 10 anni rispetto ai BTP italiani abbiamo che il tasso di interesse pagato da noi è circa 1.70% in più dei teutonici. Si dice che lo spread è di 170 punti base (pb).Un grafico interessante aggiornato a novembre 2010 è quello dello spread italiano che mostra l'effetto PIGS della seconda metà del 2010. Non esiste una fonte gratuita per tale grafico quindi occorre fare una ricerca in Rete che scovi chi pubblica tale informazione. Un grafico storico dello spread BTP/Bond è questo dove si nota come il rischio paese sia aumentato con gli anni dal dopo euro. Qui un grafico del 2010 dello spread dei PIGS compresa l'Irlanda.
Aggiornamento 11 gen 2011: La situazione per l'Italia e a livello del meridione d'Europa (PIGS) continua a peggiorare. L'Italia sta in questi giorni a 200 punti base sul Bund tedesco, questo vuol dire che i BTP a 10 anni si pagano il 2% in più rispetto ai tassi di interesse dei buoni del tesoro teutonici.
Il Portogallo, dove le pressioni speculative sono forti e il rischio di default non è da escludere, ha i suoi titoli di stato a 10 anni che sopravanzano i Bund di 430 punti base. La situazione spagnola è migliore con lo spread che è di 270 punti base che però è un po' peggiore di quello italiano.
La Grecia che è sull'orlo del default ha in questo periodo uno spread di 1200 pb (+12%). Qualche giorno dopo i tassi sono un po' rientrati.
Aggiornamento 21 mag 2011: Il Portogallo è stato declassato e il rating del suo debito pubblico a lunga scadenza è BBB-. L'Italia è in via di peggioramento e l'outlook (prospettiva) è negativo, questo significa che nei prossimi 24 mesi potremmo (probabilità stimata del 33%) avere un declassamento dall'attuale livello A+ al livello A.
Aggiornamento 19 giu 2011: Moody's ha avvisato l'Italia che potrebbe subire un declassamento del rating del suo debito pubblico. La decisione negativa potrebbe arrivare tra 90 giorni. Si tratta di una valutazione analoga a quella fatta da S&P's che ha fissato l'outlook a negativo. A livello pratico in questi giorni lo spread dei BTP a 10 anni rispetto ai Bund tedeschi è ritornato a livelli di gennaio e cioè è di 200 punti base (2%).
Aggiornamento 12 lug 2011: La manovra economica italiana che avrebbe potuto ridurre il debito pubblico e avrebbe aumentato la crescita del PIL non c'è stata secondo le agenzie di Rating e i mercati stanno confermando questa opinione mettendo sotto pressione il debito pubblico tricolore.
Il differenziale tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi, lo spread BTP/Bund, sta aumentando in modo preoccupante battendo ogni record. In poco tempo si è portato a +3.5% (350 punti base). L'attacco pare principalmente orientato all'Italia ma anche altri debiti europei pubblici sono vicini ai massimi storici.
Aggiornamento 3 ago 2011: Secondo Il sole 24 ore il limite che ha fatto scattare la richiesta d'aiuto di paesi come Grecia e Irlanda è pari a 7%, cioè lo spread più il tasso d'interesse tedesco sui Bund era pari al 7%.
In questi giorni i Bund hanno un tasso del 2.4%, lo spread oltre il 3.5% e il tasso dei BTP è oltre il 6%.
Una disamina di cosa è successo alla Grecia, Irlanda e Portogallo mostra il percorso fatto dai tre paesi in termini di giorni. Per esempio la Grecia ha raggiunto un tasso del 6% 95 giorni prima del piano di salvataggio e il 7% 65 giorni prima.
Aggiornamento 8 dic 2011: Oltre alla triade di agenzie occidentali di rating, esiste da alcuni anni anche l'agenzia cinese Dagong che ha ieri declassato l'Italia al rating BBB con outlook negativo. In precedenza l'Italia occupava la posizione A-. BBB è inteso come "Medium credit rating" mentre BB è inteso come "Low medium credit rating". Sul link Dagong ci sono tutti i rating che questa agenzia orientale attribuisce al debito sovrano. Il rating C è inteso come "Junk", spazzatura.
Aggiornamento 24 lug 2012: Siamo in estate e i mercati (chi ci presta i soldi) non vedono possibilità per l'Italia di ripagare il debito e nemmeno di sbloccare l'Italia ingessata da mille leggi protezionistiche. In questi giorni abbiamo superato la soglia psicologica dei 500 punti base di spread. Questo livello non può essere retto dal bel paese, si attende a breve una richiesta di aiuto del nostro governo alla trojka che imporrà riforme draconiane in stile Grecia.
Aggiornamento 10 lug 2013: Mentre il Governo temporeggia S&P vede nero per il nostro futuro, non siamo ancora in default ma mancano solo due passi prima di cadere. Outlook negativo e rating BBB con grossa riduzione del PIL per quest'anno. In aggiunta il rapporto deficit PIL al 129% a fine anno. Se i mercati daranno retta all'agenzia lo spread arriverà a cifre notevoli come un po' di tempo fa e avremo la profezia dell'agenzia che si autoavvera. Comunque secondo me avevamo tempo e lo abbiamo perso.
Aggiornamento 24 lug 2013: Alcuni giornali riportano una piccola notizia ma che trovo significativa. Le massime istituzioni finanziarie italiane hanno emanato disposizioni per cambiare i regolamenti interni dei detentori di titoli di stato italiani al fine di non essere obbligati a vendere titoli considerati spazzatura dalle agenzie di rating. Attualmente i fondi di investimento a basso rischio sono obbligati per regolamento interno ad avere solo titoli di Stato "sicuri" e quindi a vendere eventuali titoli posseduti che dovessero essere classificati come "junk" dalle agenzie di rating come Standard & Poor's. La Banca d'Italia auspica che anche titoli "rischiosi" (ma italiani se passeremo dal ranking BBB a BB+) possano essere inclusi nel portafoglio ad esempio dei fondi pensione. Insomma ci stiamo preparando alla tempesta che colpirà l'Italia e stiamo comprando ombrelli.
Aggiornamento 5 dic 2014: Siamo passati dal rating BBB al rating BBB- e quindi siamo sull'orlo dei titoli spazzatura, per fortuna che l'outlook è stabile e cioè potemmo risalire la china e ripagare il nostro debito che ammonta a circa un appartamento da 100 mila euro a famiglia.
Aggiornamento 15 mag 2015: Standard&Poor's conferma l'outlook stabile. Si noti che la banca europea sta comprando titoli di stato dei paesi sofferenti come l'Italia, per cui lo spread risulta falsato dall'intervento statale.
Aggiornamento 21 dic 2016: I dati di questo articolo, mi riferisco ai rating e agli outlook, sono dati freschi di giornata e prelevati dal sito Trading Economics il quale dispone dei dati di Standard&Poor's.
Aggiornamento 27 ott 2017: Standard&Poor's migliora la classifica dell'Italia portando il rating a BBB con outlook stabile. Siamo un po' distanti dal rating spazzatura dei nostri titoli di Stato.
Aggiornamento 27 ott 2018: Standard&Poor's peggiora le previsioni future del rating dell'Italia portando l'outlook da stabile a negativo. Per un problema tecnico l'outlook mostrato in questo testo in modo automatico non è corretto, ho quindi impostato manualmente l'outlook dell'Italia a "negativo".
Aggiornamento 24 ott 2020: Standard&Poor's migliora le previsioni future del rating dell'Italia portando l'outlook da negativo a stabile. Per un problema tecnico l'outlook mostrato in questo testo in modo automatico non è corretto, ho quindi impostato manualmente l'outlook dell'Italia a "stabile".
Nota:
prima stesura di questo articolo: 9 lug 2004
riscrittura completa di questo articolo: 21 dic 2016
e infatti Dagong essendo cinese...
ed essendo la cina in COMPETIZIONE con gli usa,
non puo che dare agli usa un rating piu basso di quello dato alla cina.
per quanto riguarda il rating di dagong x l'Italia,
immagino quanto a loro importi...
anzi quanto importi a loro di tutta l'europa,
comparando le scale tutte e 4 le agenzie per l'europa danno voti quasi identici.
a questo punto metti pure l'agenzia di rating europea che non ricordo quale sia
e quella giappone la jcr
kensan il 28 dicembre 2016 con il titolo: x Status Quo.
dice wikipedia:
Dagong è conosciuta per i suoi giudizi severi, in particolare sulla capacità di credito degli Stati Uniti d’America. Dagong Global è stata infatti la prima agenzia ad abbassare il rating degli Stati Uniti, portandolo ad A+ nel giugno del 2010 e ad A nell'agosto 2011.[6] La Securities and Exchange Commission ha rifiutato alla Dagon Global l'accreditamento per operare sul mercato americano nell'ottobre del 2010.[7] Anche nei confronti dell'Europa il giudizio di Dagong risulta più severo di quello delle sue concorrenti anglosassoni (Standard & Poor's, Moody's e Fitch Ratings): solo cinque Paesi del Vecchio continente conservano il giudizio massimo, la AAA, in particolare, Dangong è l'unica agenzia di rating a non assegnare la tripla A alla Germania.[8] Il rating del Giappone è stato invece portato da AA- ad A+ nel giugno del 2011.[9]
http://www.teleborsa.it/Quotazioni/Rating
Dagong da per l'Italia il rating di BBB-, quindi lo stesso che ci da S&P's.
Comunque non è una cattiva idea quella di includere nel mio testo il rating dell'agenzia cinese, questo appunto per andare contro lo status quo che tu metti come soggetto al commento.