Il rapimento di Aldo Moro

Data: 19 gen 2015
ultima modifica: 2 ago 2024

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Aldo Moro rapito dalle BR
"Quando riceverete questa lettera, saranno trascorsi almeno sei mesi dalla mia morte come da mie disposizioni. Ho passato la vita nel rimorso di quanto ho fatto e di quanto non ho fatto e cioè raccontare la verità su certi fatti. Ora è tardi, il cancro mi sta divorando e non voglio che mio figlio sappia. La mattina del 16 marzo (1978) ero su di una moto e operavo alle dipendenze del colonnello Guglielmi, con me alla guida della moto un altro uomo proveniente come me da Torino; il nostro compito era quello di proteggere le BR (Brigate Rosse) nella loro azione da disturbi di qualsiasi genere. Io non credo che voi giornalisti non sappiate come veramente andarono le cose ma nel caso fosse così, provate a parlare con chi guidava la moto, è possibile che voglia farlo, da allora non ci siamo più parlati, anche se ho avuto modo di incontrarlo ultimamente..."
Si parla dei Servizi segreti presenti nella scena del rapimento di Aldo Moro da parte delle BR, le Brigate Rosse. Gli uomini dei Servizi Segreti italiani hanno pure fatto fuoco su un passante e poi in seguito lo hanno presumibilmente minacciato di morte se non fosse stato zitto con telefonate. Chi ha indagato su questo fatto ha trovato le porte chiuse e se ne è andato in pensione a soli 56 anni per l'ambiente di lavoro insostenibile. Tutte le prove acquisite sono state distrutte.

Per maggiori informazioni con tutti i se e i ma del caso (che servono per fare i processi ma non per la verità storica) ci sono molti giornali che hanno articoli di approfondimento.

IlFattoQuotidiano Caso Moro, ex poliziotto all’Ansa: "I Servizi aiutarono le Br in via Fani"
Huffington Post post Sequestro Moro, il Pg: "Servizi segreti stranieri in Via Fani. Ex superconsulente Usa ispiratore dell'omicidio"

Ci sono molti intrecci tra cui compare la P2, compare Gladio che è una organizzazione della CIA americana, compaiono i servizi segreti italiani da sempre una branca di quelli USA. Ovviamente compare Cossiga e grandi parti dello Stato italiano che è strutturato per difendere queste operazioni anche solo bloccando i pochi volenterosi che cercano di indagare.

Ad esempio ho trovato su Youtube una testimonianza di un pezzo grosso della DC (la Democrazia Cristiana, cui Moro apparteneva) che è anche stato un vicepresidente del CSM (il Consiglio Superiore della Magistratura) e Ministro, Galloni, che ha parlato delle preoccupazioni di Moro riguardo le BR e l'infiltrazione dei servizi segreti americani e israeliani. Repubblica, nel giorno della sua morte, da alle stampe un bel necrologio di Giovanni Galloni. Quella che segue è una parte dell'intervista a NEXT il 5/7/2005, l’approfondimento quotidiano di Rainews24, di Galloni, di seguito la trascrizione letterale:

Io non posso dimenticare un discorso che ebbi con Moro poche settimane prima del suo rapimento.

Discutevamo con Moro delle BR, delle difficoltà di trovare i covi delle BR e Moro mi disse la mia preoccupazione è questa: «che io ho per certa la notizia che i servizi segreti sia americani che israeliani hanno degli infiltrati all'interno delle BR, però non siamo stati avvertiti di questo perché se fossimo stati avvertiti probabilmente i covi li avremmo trovati».

Tanto è vero che quel capo dell'agenzia (Op ndr) che poi fu assassinato, si chiamava ... sapeva qualche giorno prima ... Pecorelli (era il direttore del giornale Op ndr) tre giorni prima del rapimento di Moro scrisse una notizia un po' ambigua sulla sua agenzia dicendo che: «il 15 di marzo si verificherà anche con qui un nuovo fatto gravissimo in Italia in cui saranno implicate personalità di grande rilievo».

Disse tre giorni prima, poi, in realtà, poi sapremmo che la cattura di Moro doveva avvenire il giorno prima, quindi aveva imbroccato decisamente.

E io faccio risalire la uccisione, così a intuito, senza averne delle prove, di Pecorelli, al fatto che Pecorelli minacciasse a un certo momento di rivelare da dove aveva attinto quelle notizie e allora fu fatto fuori,  fatto fuori scientificamente in maniera molto adeguata, probabilmente da servizi.

Ma i magistrati che con me hanno riferito e che sono stati implicati nei tre processi Moro, tutti e tre sostengono di non avere, tutti e tre i tipi di ordini di magistrati, sostengono di non avere avuto dalle brigate rosse dichiarazioni convincenti, perfettamente convincenti.

Le brigate rosse interrogate oggi ci dicono che hanno già detto tutto, la verità. Non è così, probabilmente qualcosa ci hanno taciuto.

Che cos'è questo qualche cosa? Anche loro hanno voluto coprire certe posizioni, certe realtà. Questo è l'interrogativo che nasce. E questo è l'interrogativo che nasce in relazione ai nostri servizi cosiddetti deviati. Perché i servizi deviati italiani non sono servizi deviati. Sono servizi di persone che in buona fede ritenevano che, stante la stretta alleanza che avevamo con l'America, su alcune questioni delicate dovevano rispondere prima ai loro colleghi americani della CIA che non al governo italiano.
Non dimentichiamo chi fosse Aldo Moro. Aldo Moro in quei giorni si apprestava a concordare con il PCI filosovietico il così detto "compromesso storico". Un accordo di governo che avrebbe spostato gli equilibri dell'Italia dall'area filoatlantica ovvero sotto il controllo americano a un'area neutrale o comunque in cui i sovietici avrebbero avuto voce in capitolo al pari di quelli USA.

Gli USA avrebbero perso una nazione annessa come l'Italia e questo non era possibile e come al solito (come avvenuto in ogni nazione sudamericana) hanno agito spargendo sangue.

Questo avviene in ogni Repubblica delle banane e l'Italia fa parte di questo gruppo di Nazioni.

Il prof Massimo Cacciari a Otto e Mezzo, dalla Gruber, in altro modo ci conferma questa tesi almeno a livello politico, chiamando l'Europa: "Europa americana", come fosse una qualsiasi colonia degli USA e dicendo di non essere ipocriti ma anche che l'ipocrisia è una virtù tra persone ben educate. La7 titola il video di YouTube «"Tanto comandano solo gli USA, le destre devono ...», che è piuttosto esplicativo.

Kensan.it


Aggiornamento 23 set 2016: (ANSA) - TARANTO, 23 SET - "Il mio pensiero oggi va ad Aldo Moro e alla sua famiglia. Io sono stato il giudice dei tre processi Moro e sono sconvolto da questa vicenda perché ho scoperto, a distanza di 30 anni, che Moro è stato vittima di un complotto". Lo ha detto all'ANSA il giudice Ferdinando Imposimato, presidente onorario aggiunto della Corte di Cassazione, a margine di un intervento a Taranto per spiegare le sue ragioni del no al referendum costituzionale. "Molti mass media - ha aggiunto - difendono una verità sconvolgente. Moro è stato vittima non soltanto delle Brigate rosse che hanno sparato, ma di quel potere politico che sapeva dove era Moro, lo poteva salvare e non hanno fatto niente per salvarlo".(ANSA).

Aggiornamento 04 mar 2024: Il giornale il FQ.it scrive dell'intervista di un Generale a Repubblica:
Aldo Moro “doveva essere distrutto politicamente e fisicamente: se Moro fosse sopravvissuto la politica dell’Italia avrebbe avuto uno sviluppo diverso da quello che è stato”. È un’analisi dettagliata quella del generale Roberto Jucci in una lunga intervista al quotidiano Repubblica.
e ancora:
E proprio sul rapimento dello statista della Dc, il generale non ha dubbi: lo Stato non voleva liberarlo. “Cossiga era consigliato da un uomo mandato dagli Usa e dalla commissione composta in gran parte da piduisti. Tutte persone che a mio avviso volevano che le cose andassero in una maniera diversa da quella che tutte le persone oneste chiedevano. Moro doveva essere distrutto politicamente e fisicamente: se Moro fosse sopravvissuto la politica dell’Italia avrebbe avuto uno sviluppo diverso da quello che è stato. Credo che si sarebbe potuto liberare Moro, se tutte le istituzioni avessero operato in questa direzione. Ma l’apertura di un governo, sostenuto da Moro, formato da comunisti e democristiani era osteggiata sia dagli Usa e sia per altri motivi dall’ex Unione Sovietica”, spiega il generale, che all’epoca era a capo del Secondo reparto dello Stato Maggiore dell’Esercito.
Per il resto leggetevi l'articolo. Aggiungo solo che poco dopo il rapimento e l'uccisione di Moro, fu sequestrato e incarcerato per 42 giorni il Generale americano Dozier sempre da parte delle stesse BR. Bene, la liberazione del Generale USA e la distruzione delle BR fu fatta senza nessun problema. Il Giornale, infatti, titola «"Fuori in 50 secondi": la liberazione che segnò la fine delle Br», che indica chiaramente la debolezza di questa formazione armata.


Aggiornamento 02 ago 2024: In merito alla sentenza di Appello sulla strage del 2 agosto alla Stazione di Bologna, commemorata ogni anni nella Città da parte delle istituzioni cittadine e dal comitato delle Vittime della Strage, il FQ.it scrive:
“Gli ultimi processi, l’appello Cavallini e sui mandanti hanno certificato che la strage è stata organizzata e finanziata dai vertici della P2, protetta dal punto di vista organizzativo in maniera molto attenta dai nostri servizi segreti, ed eseguita da terroristi fascisti. È la verità e questa diventa la lettura della strategia della tensione, è un passo eccezionale per conoscere fino in fondo la storia criminale e politica del nostro paese”
Nel link al FQ è presente anche il video del presidente dei familiari delle vittime della Strage del 2 agosto 1980, Paolo Bolognesi, in cui fa queste affermazioni nella manifestazione pubblica per ricordare la strage di Stato del 1980.

Quello che è importante sottolineare e che riguarda l'uccisione dello statista Aldo Moro, è che anche nella strage di Bologna si è utilizzato un corpo armato, in questo caso i gruppi neofascisti, in modo del tutto similare ai gruppi brigatisti utilizzati nell'omicidio di Moro. Anche nella strage della stazione sono coinvolti in modo organizzativo i servizi segreti. Per quanto riguarda la P2 che ha finanziato la strage molti sono i legami con strutture americane, in particolare Gladio. Senza dimenticare che i servizi segreti rispondono maggiormente a Washington prima  che a Roma.

In fine come non ricordare le parole del Presidente Bolognesi quando ci dice che un Presidente del Consiglio come Berlusconi era affiliato alla P2 e che quindi il progetto della P2 è proseguito fino ai giorni nostri? Berlusconi tessera P2 numero 1816.

In merito alla P2 il Presidente della Repubblica Sandro Pertini dichiarò: «Nessuno può negare che la P2 sia un'associazione a delinquere». Alla P2 appartenevano forse l'ossatura più importante dello Stato e delle Istituzioni, alcuni testimoni affermano si trattasse di 2400 nomi. Wikipedia afferma:

"Il 5 ottobre 1980 Gelli rilasciò un'intervista a Maurizio Costanzo (anch'egli affiliato con tessera n. 1819 della P2) per il Corriere della Sera, all'epoca diretto da Franco Di Bella, tessera P2 1887 (che la pubblicò), nella quale si sintetizzavano gli obiettivi già descritti nello «Schema R», e che saranno rinvenuti nel Piano di rinascita democratica."

P2 viene definita dal giornale La Stampa: «Loggia massonica segreta, di carattere eversivo, guidata da Gelli a partire dal 1970 in qualità di “Gran Maestro”.»

Il Piano di rinascita democratica della P2 comprende punti importanti che il Governo attuale (2024) sta attuando e che sono stati nominati dal Presidente Bolognesi (vedi il video), queste le sue parole: «Portano avanti leggi che sono punti focali del piano di rinascita democratica.»



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Data: 19 gen 2015
modifica: 23 set 2016
ultima modifica: 2 ago 2024
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argomento: Lotte, articoli: Armani moda Vs Armani.it, Salviamo le sementi contadine, Edward Snowden: Dichiarazione, Giornalisti comprati, Banche armate, La difesa di Assange alle accuse di stupro, Fake news per censurare

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