𝒢li italiani a Messa sono sempre di meno come mostrato
dalle statistiche dell'ISTAT. L'Istituto di statistica nazionale
monitora tra gli italiani la frequenza nei luoghi di culto che a parte gli
stranieri significa quante volte andiamo a messa. La domanda posta è se
andiamo "Mai" oppure "Almeno 1 volta alla settimana" a messa.
Per interpretare correttamente i dati messi a disposizione dell'ISTAT occorre ricordare due trend fondamentali che ormai sono costanti da molti anni:
Ripeto, il grafico per gli anni scorsi è del tutto simile ma migliore per quanto riguarda quelli che frequentano la chiesa una volta alla settimana e peggiore per quelli che non ci vanno mai. Quindi è da attendersi per i prossimi anni che aumentino quelli che non vanno mai in chiesa e diminuiscano quelli che ci vanno sempre.
Questo si può vedere bene dal grafico successivo che mostra come i giovani disertino le chiese sempre di più con il passare del tempo. Questo porta al fatto che i giovani di oggi diventino uomini e donne del futuro che trasferiscono le proprie scelte alle classi di età più mature e quindi le colonne blu del grafico sopra "Almeno 1 volta alla settimana", diventano sempre più basse man mano che si va avanti con il tempo (2024, 2025, ecc), mentre le colonne rosse "Mai" diventano sempre più alte.
Ecco il grafico della classe di età 18-19 anni per gli ultimi 11 anni:
Si vede come i giovani che hanno 18 e 19 anni non vadano più in chiesa e quelli che ci vanno nel 2023 siano ridotti al 5.8%. Ancora peggio è la situazione se si considera che i maschi vanno a messa regolarmente sono in percentuale del 4.0% nel 2023.
Ripeto, questi giovani (18-19 anni) che nel 2023 frequentano le chiese solo nel 5.8% dei casi, nel 2024 e gli anni a seguire li troviamo che abbasseranno la percentuale di chi va a messa e ha tra i 20-24 anni e così via per le classi di età seguenti man mano che passa il tempo. Nel frattempo i diciottenni e i diciannovenni attuali verranno sostituiti da nuovi giovani che vanno ancora meno a messa, meno del 5.8% è prevedibile andrà a messa regolarmente.
L'analisi dei grafici porta alla conclusione che le abitudine religiose dei diciottenni sono il futuro certo delle abitudini religiose di tutta la popolazione italiana non appena si lasci passare il tempo.
Tale percentuale è attualmente tipica dei paesi del nord Europa, anzi si parla anche del 2-3% per tutta la popolazione.
Ecco una tabella derivata dai dati ISTAT per le classi di età tra i 18 e i 44 anni per quanto riguarda il 2022 e i cittadini che vanno al luogo di culto almeno una volta alla settimana:
Già adesso siamo sotto il 11% di frequentatori assidui di Chiese per chi ha tra i 18 e i 44 anni, tra circa 30 anni tutta la popolazione italiana sarà sotto il 11% di "gente di chiesa" perché le abitudini dei ventenni, trentenni e quarantenni si trasferiranno a tutte le classi di età più mature.
Nel nord Europa ci sono arrivati semplicemente prima di noi. Ma noi arriveremo a quei numeri nei prossimi anni.
In questo articolo non sono stati presi in considerazione per il 2023 i più giovani ma è interessante notare che:
tra i 14 e i 17 anni vanno a messa assiduamente il 7% in più dei diciottenni (13.1% vs 5.8%), indicando che sono le relazioni sociali con la famiglia, la scuola oppure gli amici a spingere i giovanissimi ad andare in chiesa e non la propria volontà autonoma.
L'Istat fornisce anche il grafico 2023 a barre diviso in colonne celesti per i maschi e rosa per le femmine per quanto riguarda le classi di età che vanno ai luoghi di culto (a messa sostanzialmente) almeno una volta alla settimana. A parte i bambini e i ragazzi che seguono la volontà del genitore, a partire dai 18 anni si va sempre più a messa tutte le domeniche via via che si sale con l'età.
L'altezza delle colonne è la percentuale di quella classe di età che va sempre a messa. I numeri si trovano in verticale alla sinistra del grafico. Sotto il grafico in orizzontale si trovano le varie classi di età.
Da notare che l'anno prossimo (2024) l'altezza delle colonne andrà diminuendo e così man mano che si passerà al 2025, 2026 ecc. le colonne diventeranno sempre più corte, indicano la minore percentuale di quella classe di età che va sempre a messa. Ecco il grafico:
Si nota come la classe iniziale dei 18-19 anni sia molto divisa tra i maschi e le femmine con queste ultime che sono assidue frequentanti i luoghi di culto per l'7.6% mentre i maschi solo per il 4.0%, evidenziando una grande differenza di comportamento religioso.
Il fatto che in generale le altezze delle colonne diventeranno basse negli anni a venire, con la frequenza assidua delle chiese sempre più limitata, è indicato dal trend del passato verso i giorni attuali in cui questa tendenza è una costante da molti anni e persino dagli ambienti ecclesiastici la si da per assodata.
Un altro aspetto non preso ancora in considerazione è la percentuale di popolazione che a messa non ci va mai (eccetto che per le funzioni come matrimoni, battesimi e funerali). L'ISTAT per il 2023 da questi numeri:
Per i soli maschi siamo al 52.7% che non va mai a messa per le classi di età 18-19 anni e 56.1% per i 20-24 anni. Da notare che i diciottenni maschi ovvero la classe 18-19 maschile non va mai a messa per il 52.7%, va a messa tutte le domeniche per il 4.0% e per la restante percentuale ci va saltuariamente.
Foglio elettronico con le tabelle prelevate dal sito dell'ISTAT.
Link al sito dell'ISTAT con le tabelle.
Per interpretare correttamente i dati messi a disposizione dell'ISTAT occorre ricordare due trend fondamentali che ormai sono costanti da molti anni:
- Più si è avanti con l'età e più si va a messa
- All'interno di una stessa classe di età, più passano gli anni e più quelli che vanno a messa diminuiscono
Ripeto, il grafico per gli anni scorsi è del tutto simile ma migliore per quanto riguarda quelli che frequentano la chiesa una volta alla settimana e peggiore per quelli che non ci vanno mai. Quindi è da attendersi per i prossimi anni che aumentino quelli che non vanno mai in chiesa e diminuiscano quelli che ci vanno sempre.
Questo si può vedere bene dal grafico successivo che mostra come i giovani disertino le chiese sempre di più con il passare del tempo. Questo porta al fatto che i giovani di oggi diventino uomini e donne del futuro che trasferiscono le proprie scelte alle classi di età più mature e quindi le colonne blu del grafico sopra "Almeno 1 volta alla settimana", diventano sempre più basse man mano che si va avanti con il tempo (2024, 2025, ecc), mentre le colonne rosse "Mai" diventano sempre più alte.
Ecco il grafico della classe di età 18-19 anni per gli ultimi 11 anni:
Si vede come i giovani che hanno 18 e 19 anni non vadano più in chiesa e quelli che ci vanno nel 2023 siano ridotti al 5.8%. Ancora peggio è la situazione se si considera che i maschi vanno a messa regolarmente sono in percentuale del 4.0% nel 2023.
Ripeto, questi giovani (18-19 anni) che nel 2023 frequentano le chiese solo nel 5.8% dei casi, nel 2024 e gli anni a seguire li troviamo che abbasseranno la percentuale di chi va a messa e ha tra i 20-24 anni e così via per le classi di età seguenti man mano che passa il tempo. Nel frattempo i diciottenni e i diciannovenni attuali verranno sostituiti da nuovi giovani che vanno ancora meno a messa, meno del 5.8% è prevedibile andrà a messa regolarmente.
L'analisi dei grafici porta alla conclusione che le abitudine religiose dei diciottenni sono il futuro certo delle abitudini religiose di tutta la popolazione italiana non appena si lasci passare il tempo.
Tale percentuale è attualmente tipica dei paesi del nord Europa, anzi si parla anche del 2-3% per tutta la popolazione.
Ecco una tabella derivata dai dati ISTAT per le classi di età tra i 18 e i 44 anni per quanto riguarda il 2022 e i cittadini che vanno al luogo di culto almeno una volta alla settimana:
Classe di età | Numero Individui tot della classe * |
Individui che vanno al culto almeno 1 volta alla settimana * |
Percentuale 2022 |
---|---|---|---|
18-19 anni | 1.185,71 | 83 | 7,0% |
20-24 anni | 2.951,81 | 245 | 8,3% |
25-34 anni | 6.205,88 | 633 | 10,2% |
35-44 anni | 7.201,55 | 929 | 12,9% |
18-44 | 17544,95 | 1890 | 10,8% |
Kensan.it
*: gli individui sono in migliaia.Già adesso siamo sotto il 11% di frequentatori assidui di Chiese per chi ha tra i 18 e i 44 anni, tra circa 30 anni tutta la popolazione italiana sarà sotto il 11% di "gente di chiesa" perché le abitudini dei ventenni, trentenni e quarantenni si trasferiranno a tutte le classi di età più mature.
Nel nord Europa ci sono arrivati semplicemente prima di noi. Ma noi arriveremo a quei numeri nei prossimi anni.
In questo articolo non sono stati presi in considerazione per il 2023 i più giovani ma è interessante notare che:
Classe di età | Percentuale |
---|---|
14-17 anni | 13.1% |
tra i 14 e i 17 anni vanno a messa assiduamente il 7% in più dei diciottenni (13.1% vs 5.8%), indicando che sono le relazioni sociali con la famiglia, la scuola oppure gli amici a spingere i giovanissimi ad andare in chiesa e non la propria volontà autonoma.
L'Istat fornisce anche il grafico 2023 a barre diviso in colonne celesti per i maschi e rosa per le femmine per quanto riguarda le classi di età che vanno ai luoghi di culto (a messa sostanzialmente) almeno una volta alla settimana. A parte i bambini e i ragazzi che seguono la volontà del genitore, a partire dai 18 anni si va sempre più a messa tutte le domeniche via via che si sale con l'età.
L'altezza delle colonne è la percentuale di quella classe di età che va sempre a messa. I numeri si trovano in verticale alla sinistra del grafico. Sotto il grafico in orizzontale si trovano le varie classi di età.
Da notare che l'anno prossimo (2024) l'altezza delle colonne andrà diminuendo e così man mano che si passerà al 2025, 2026 ecc. le colonne diventeranno sempre più corte, indicano la minore percentuale di quella classe di età che va sempre a messa. Ecco il grafico:
Si nota come la classe iniziale dei 18-19 anni sia molto divisa tra i maschi e le femmine con queste ultime che sono assidue frequentanti i luoghi di culto per l'7.6% mentre i maschi solo per il 4.0%, evidenziando una grande differenza di comportamento religioso.
Il fatto che in generale le altezze delle colonne diventeranno basse negli anni a venire, con la frequenza assidua delle chiese sempre più limitata, è indicato dal trend del passato verso i giorni attuali in cui questa tendenza è una costante da molti anni e persino dagli ambienti ecclesiastici la si da per assodata.
Un altro aspetto non preso ancora in considerazione è la percentuale di popolazione che a messa non ci va mai (eccetto che per le funzioni come matrimoni, battesimi e funerali). L'ISTAT per il 2023 da questi numeri:
Classe di età | Percentuale |
---|---|
18-19 anni | 49.0% |
20-24 anni | 49.9% |
25-34 anni | 45.1% |
35-44 anni | 35.4% |
Per i soli maschi siamo al 52.7% che non va mai a messa per le classi di età 18-19 anni e 56.1% per i 20-24 anni. Da notare che i diciottenni maschi ovvero la classe 18-19 maschile non va mai a messa per il 52.7%, va a messa tutte le domeniche per il 4.0% e per la restante percentuale ci va saltuariamente.
Foglio elettronico con le tabelle prelevate dal sito dell'ISTAT.
Link al sito dell'ISTAT con le tabelle.