ℐ due maggiori e influenti giornali di carta costano parecchio e
vendono sempre meno. Il problema è che c'è crisi e che il pubblico del
Corriere della sera e di Repubblica è anziano e man mano che passa a
migliore vita non è rimpiazzato da nessun altro pubblico.
Da apr 2019, 5 anni fa, a apr 2024, l'ultimo e più recente dato della tabella, il Corriere e Repubblica sono calati di circa il 40% e 55% rispettivamente.
I giornali si dividono in tre categorie:
Tabella con i dati
Da gen 2013 a apr 2024 il numero di copie vendute è calato del 69% per quanto riguarda il Corriere mentre per quanto riguarda Repubblica il calo nello stesso periodo è pari al 80%.
Gli ultimi dati delle copie stampate e vendute a apr 2024 sono pari a 119 mila per il Corriere della sera mentre per Repubblica i numeri sono di 67 mila copie.
Le redazioni dei due giornali un po' si rasserenano guardando le vendite delle edizioni digitali che sono in aumento. Le edizioni digitali sono circa un quarto di quelle cartacee almeno per quanto riguarda Repubblica. Si noti che l'autorevolezza della carta stampata si va perdendo nel digitale. Inoltre alcuni scandali si sono abbattuti sulle vendite delle edizioni digitali del Sole24ore.
Anche i giornali on-line come Repubblica.it e Corriere.it non guadagnano molto in termini di lettori anche se sono gratis e si ripagano (poco) con la pubblicità. Sempre il Corriere e la Repubblica on-line non guadagnano più utenti di quanti ne guadagni Internet che come sappiamo è in espansione ovvero aumentano gli utenti di anno in anno. In questo mio articolo descrivo la situazione di Repubblica.it e Corriere.it.
Tutti o quasi i giornali solo on-line non vanno bene dal punto di vista economico e sono in deciso rosso. Il che fa presupporre che anche i due giornaloni Repubblica.it e Corriere.it non abbiano molti guadagni e probabilmente sono in perdita, sostenendosi con i guadagni delle vendite dei giornali di carta che come abbiamo visto in questo articolo sono in declino rilevante.
Come detto l'unica nota positiva sono le edizioni digitali che sono dei pdf o degli ebook con il giornale dentro. Anche qui occorre fare dei distinguo. Nel gennaio 2013 Repubblica ha venduto 46 mila copie digitali mentre in febbraio 2016 la cifra è salita a 55 mila copie: un guadagno di lettori pari a 9 mila. Questi guadagni si perdono nel numero di copie cartacee che sono venute a mancare nello stesso lasso di tempo ovvero 100 mila.
Ho letto alcuni commenti in cui si affermava che le edizioni digitali dei giornali offrono il fianco a critiche sulla loro effettiva remunerazione. Pare che alcuni ne stiano approfittando ed elargiscano copie digitali con facilità che poi fanno statistica ma non fanno vendita: i pubblicitari se ne sono accorti e questo porta a una svalutazione degli spazi pubblicitari sul digitale.
Una notizia del secondo semestre del 2023 offre un indizio sulla situazione del Corriere con i risultati finanziari del giornalone attraverso la RCS. Nell'articolo che ho trovato si dice:
Occorre comunque considerare che l'edizione digitale cannibalizza quella cartacea ma il dato è che complessivamente i lettori sono in forte declino.
In effetti il lato pratico della faccenda è che chi da soldi agli editori oltre lo Stato e oltre i lettori sono gli inserzionisti ovvero la pubblicità. Questa è calata del 10% in un anno: se i lettori se ne vanno se ne va anche la pubblicità e tra l'altro ci sono anche meno soldi per sostenere i giornali del web come Repubblica.it e Corriere.it che sono quasi sicuramente in grossa perdita.
Un articolo del 2020 sui conti di Repubblica ovvero del gruppo Gedi (che comprende diverse testate) da il fatturato del 2019 pari a circa 303 milioni di euro mentre quello del 2020 è pari a 249 milioni di euro. Questo giornalista, invece, fa un lunghissimo articolo sulle perdite dei giornali cartacei e descrive la differenza tra giornali di carta e copie digitali.
Una città con 100 mila abitanti è per esempio Novara ed è quella che può rappresentare grosso modo la totalità dei lettori di Repubblica o il Corriere che sono intorno a quella cifra di lettori. Si noti che la città più piccola che fa provincia è Isernia con 20 mila abitanti. Asti o Ragusa hanno per numero di abitanti lo stesso numero dei lettori di Repubblica per quanto riguarda le copie cartacee. Hanno infatti 73 mila abitanti e Repubblica ha 73 mila copie cartacee vendute.
Da apr 2019, 5 anni fa, a apr 2024, l'ultimo e più recente dato della tabella, il Corriere e Repubblica sono calati di circa il 40% e 55% rispettivamente.
I giornali si dividono in tre categorie:
- Giornali di carta che vengono venduti in edicola
- Giornali digitali che vengono venduti on-line e dal costo simile a quelli in edicola
- Siti internet dei giornali come Repubblica.it e Corriere.it che sono gratis solo per alcuni articoli
Tabella con i dati
Da gen 2013 a apr 2024 il numero di copie vendute è calato del 69% per quanto riguarda il Corriere mentre per quanto riguarda Repubblica il calo nello stesso periodo è pari al 80%.
Gli ultimi dati delle copie stampate e vendute a apr 2024 sono pari a 119 mila per il Corriere della sera mentre per Repubblica i numeri sono di 67 mila copie.
Le redazioni dei due giornali un po' si rasserenano guardando le vendite delle edizioni digitali che sono in aumento. Le edizioni digitali sono circa un quarto di quelle cartacee almeno per quanto riguarda Repubblica. Si noti che l'autorevolezza della carta stampata si va perdendo nel digitale. Inoltre alcuni scandali si sono abbattuti sulle vendite delle edizioni digitali del Sole24ore.
Anche i giornali on-line come Repubblica.it e Corriere.it non guadagnano molto in termini di lettori anche se sono gratis e si ripagano (poco) con la pubblicità. Sempre il Corriere e la Repubblica on-line non guadagnano più utenti di quanti ne guadagni Internet che come sappiamo è in espansione ovvero aumentano gli utenti di anno in anno. In questo mio articolo descrivo la situazione di Repubblica.it e Corriere.it.
Tutti o quasi i giornali solo on-line non vanno bene dal punto di vista economico e sono in deciso rosso. Il che fa presupporre che anche i due giornaloni Repubblica.it e Corriere.it non abbiano molti guadagni e probabilmente sono in perdita, sostenendosi con i guadagni delle vendite dei giornali di carta che come abbiamo visto in questo articolo sono in declino rilevante.
Come detto l'unica nota positiva sono le edizioni digitali che sono dei pdf o degli ebook con il giornale dentro. Anche qui occorre fare dei distinguo. Nel gennaio 2013 Repubblica ha venduto 46 mila copie digitali mentre in febbraio 2016 la cifra è salita a 55 mila copie: un guadagno di lettori pari a 9 mila. Questi guadagni si perdono nel numero di copie cartacee che sono venute a mancare nello stesso lasso di tempo ovvero 100 mila.
Kensan.it
Ho letto alcuni commenti in cui si affermava che le edizioni digitali dei giornali offrono il fianco a critiche sulla loro effettiva remunerazione. Pare che alcuni ne stiano approfittando ed elargiscano copie digitali con facilità che poi fanno statistica ma non fanno vendita: i pubblicitari se ne sono accorti e questo porta a una svalutazione degli spazi pubblicitari sul digitale.
Una notizia del secondo semestre del 2023 offre un indizio sulla situazione del Corriere con i risultati finanziari del giornalone attraverso la RCS. Nell'articolo che ho trovato si dice:
(Teleborsa) - RCS MediaGroup, gruppo editoriale quotato su Euronext Milan, ha chiuso il primo semestre del 2023 con ricavi netti consolidati pari a 439,2 milioni di euro (in calo rispetto ai 445,7 milioni del primo semestre 2022). I ricavi digitali, che ammontano nel complesso a 101 milioni, rappresentano circa il 23% dei ricavi complessivi. I ricavi pubblicitari ammontano a 179,4 milioni (vs 175,1 milioni del primo semestre 2022), mentre i ricavi editoriali e diffusionali a 165,5 milioni (vs 178,5 milioni, con una flessione riconducibile al calo dei ricavi da opere collaterali e dei ricavi diffusionali a mezzo stampa, parzialmente compensato dalla crescita dei ricavi da abbonamenti digitali).Quindi l'ultima frase indica che gli abbonamenti digitali sono in crescita ma non compensano la diminuzione della carta stampata. Complessivamente il calo è da 178.5 milioni a 165.5 milioni di euro in un anno.
Occorre comunque considerare che l'edizione digitale cannibalizza quella cartacea ma il dato è che complessivamente i lettori sono in forte declino.
In effetti il lato pratico della faccenda è che chi da soldi agli editori oltre lo Stato e oltre i lettori sono gli inserzionisti ovvero la pubblicità. Questa è calata del 10% in un anno: se i lettori se ne vanno se ne va anche la pubblicità e tra l'altro ci sono anche meno soldi per sostenere i giornali del web come Repubblica.it e Corriere.it che sono quasi sicuramente in grossa perdita.
Un articolo del 2020 sui conti di Repubblica ovvero del gruppo Gedi (che comprende diverse testate) da il fatturato del 2019 pari a circa 303 milioni di euro mentre quello del 2020 è pari a 249 milioni di euro. Questo giornalista, invece, fa un lunghissimo articolo sulle perdite dei giornali cartacei e descrive la differenza tra giornali di carta e copie digitali.
Una città con 100 mila abitanti è per esempio Novara ed è quella che può rappresentare grosso modo la totalità dei lettori di Repubblica o il Corriere che sono intorno a quella cifra di lettori. Si noti che la città più piccola che fa provincia è Isernia con 20 mila abitanti. Asti o Ragusa hanno per numero di abitanti lo stesso numero dei lettori di Repubblica per quanto riguarda le copie cartacee. Hanno infatti 73 mila abitanti e Repubblica ha 73 mila copie cartacee vendute.
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