𝒬uesto è un momento storico: è la fine del PC come lo conosciamo da
trent'anni a questa parte. Da circa il 1980 il personal computer è stato uno
strumento complicato da usare e che richiedeva un enorme dispendio di tempo
per essere addomesticato e servire al proprio scopo.
Prima si doveva imparare lo strumento e poi lo si poteva usare. Un po' come uno strumento musicale che per servire allo scopo di suonare "Per Elisa" di Beethoven richiede anni di completa dedizione. Poi è arrivato lo stereo e chiunque può "suonare" la canzoncina premendo il semplice pulsante play. Fuor di metafora è arrivato lo smartphone e ancora di più il tablet che con dei semplici tocchi dello schermo permettono di fare quello che fa il PC.
Serve navigare in Internet? Serve andare su facebook? Serve vedere le foto dei gattini? Serve fare una foto? serve scrivere una email? Non serve il PC, non servono anni di esperienza informatica, basta comprare uno smartphone (o un tablet) da poche centinaia di euro e con due mosse delle dita si fa tutto. Una manna per chi ha altri interessi ma non quello dei computer, un disastro per il mondo dell'informatica tradizionale come Microsoft ma tant'è.
Allora bisognerebbe fare un po' di cronistoria, il PC ha avuto dagli anni 80 una ascesa inarrestabile, si è diffuso nel mondo del lavoro e in quello famigliare. Per le professioni è uno strumento indispensabile che non è sostituito ancora da strumenti più semplici e in questo ambito conserva tutta la sua potenza, complessità e utilità. Da un po' di anni a questa parte il PC come strumento da tavolo è in calo come vendite ed è stato sostituito dai notebook, i computer portatili. Da un po' non si vendono più neppure i computer portatili e si vendono i tablet che li stanno rimpiazzando. In fine si stanno affermando gli smartphone con uno schermo grande che stanno rimpiazzando anche i tablet.
I numeri del declino del PC sono impietosi, secondo l'agenzia che stima le vendite (spedizioni), IDC, i sistemi desktop, i laptop classici, le workstation e gli ultrabook, ma non i tablet, hanno avuto una contrazione del:
I dati assoluti che ho trovato in Rete relativi al mercato PC di IDC sono questi:
Tom's Hardware in un articolo sui dati AudiWeb afferma:
Veniamo al mondo degli informatici, degli hacker e dei geek, che fine farà, si può dire qualche cosa in proposito? Diventerà sicuramente un mondo di nicchia, chi ha un tablet Android non ha più bisogno dell'amico smanettone che gli faccia funzionare il pc che non va più. Gli smanettoni superflui sono un altro cambiamento.
Che fine farà Microsoft? Il mondo professionale ha ancora bisogno di questa multinazionale ma il mondo consumer userà i prodotti semplici che in questo momento si chiamano Android e iOS. Che fine farà il mondo degli utenti linux? Sarà ancora di più un mondo di nicchia.
D'altronde solo uno sproporzionato uso di strumenti professionali da parte di utenti del tutto ignoranti in materia, ha portato ad usare il PC per navigare in Rete. Con i tablet l'ordine delle cose è ripristinato: la complessità della macchina è stata riposta sotto il cofano, quel che appare sono poche leve che permettono di fare le poche basilari azioni che servono all'utente ignorante di informatica. Soprattutto i tablet e gli smartphone non confondono gli utenti con un insieme di leve di comando da fare concorrenza a una plancia di un jet.
Si può dire che Android e i sistemi operativi simili, vengono incontro alle ridotte conoscenze dell'utente ma in realtà il nostro tempo è limitato e da qualche parte bisogna tagliare. Non si può essere esperti di tutto e sicuramente gli hacker non sono esperti di molte altre arti che non l'informatica.
Come utente Linux mi dispiace per questa fine epocale (nel suo piccolo) ma si tratta di un ritorno alle origini quando chi aveva un PC, un personal computer, erano in quattro gatti ed erano quelli che si facevano i programmi perché non ce ne erano. Chi fa i programmi e dispone dello strumento adatto (strumento per produrre contenuti come il PC) sta ritornando ad essere una piccola minoranza, gli altri, gli utenti, usufruiranno dei contenuti con lo strumento adatto: i tablet e gli smartphone oltre che console, smartTV, ecc.
Vedremo nel mondo professionale come si evolveranno le cose informatiche ma certamente i lavoratori premeranno per avere strumenti più semplici degli attuali per fare le poche cose che spesso necessitano. Per esempio una segretaria che spedisce email e fa testi con word di Microsoft, non necessita di un PC e neppure di qualche cosa di complesso come word.
La roccaforte del PC è comunque il mercato aziendale, sarà l'ultimo baluardo. Un'altra nicchia è il mercato dei gamers solo in parte indebolito dalle consolle. Poi c'è la nicchia degli appassionati. Vedremo ma intanto anche Microsoft sta diventando marginale come i "suoi" PC.
Questa la classificazione di IDC in data novembre 2017:
Quelli che vengono chiamati da IDC come "Traditional PC" sono le prime due categorie della tabella. In particolare i detachable, gli staccabili, i 2 in 1 non sono compresi.
Nota:
prima stesura di questo articolo: 13 gen 2013
riscrittura completa di questo articolo: 11 mag 2016
Prima si doveva imparare lo strumento e poi lo si poteva usare. Un po' come uno strumento musicale che per servire allo scopo di suonare "Per Elisa" di Beethoven richiede anni di completa dedizione. Poi è arrivato lo stereo e chiunque può "suonare" la canzoncina premendo il semplice pulsante play. Fuor di metafora è arrivato lo smartphone e ancora di più il tablet che con dei semplici tocchi dello schermo permettono di fare quello che fa il PC.
Serve navigare in Internet? Serve andare su facebook? Serve vedere le foto dei gattini? Serve fare una foto? serve scrivere una email? Non serve il PC, non servono anni di esperienza informatica, basta comprare uno smartphone (o un tablet) da poche centinaia di euro e con due mosse delle dita si fa tutto. Una manna per chi ha altri interessi ma non quello dei computer, un disastro per il mondo dell'informatica tradizionale come Microsoft ma tant'è.
Allora bisognerebbe fare un po' di cronistoria, il PC ha avuto dagli anni 80 una ascesa inarrestabile, si è diffuso nel mondo del lavoro e in quello famigliare. Per le professioni è uno strumento indispensabile che non è sostituito ancora da strumenti più semplici e in questo ambito conserva tutta la sua potenza, complessità e utilità. Da un po' di anni a questa parte il PC come strumento da tavolo è in calo come vendite ed è stato sostituito dai notebook, i computer portatili. Da un po' non si vendono più neppure i computer portatili e si vendono i tablet che li stanno rimpiazzando. In fine si stanno affermando gli smartphone con uno schermo grande che stanno rimpiazzando anche i tablet.
I numeri del declino del PC sono impietosi, secondo l'agenzia che stima le vendite (spedizioni), IDC, i sistemi desktop, i laptop classici, le workstation e gli ultrabook, ma non i tablet, hanno avuto una contrazione del:
- -4.0% nel 2012 (rispetto al 2011)
- -9.8% nel 2013 (rispetto al 2012)
- -2.2% nel 2014 (rispetto al 2013)
- -10.4% nel 2015 (rispetto al 2014)
- -5.7% nel 2016 (rispetto al 2015)
- -0.2% nel 2017 (rispetto al 2016)
- -0.4% nel 2018 (rispetto al 2017)
- +2.7% nel 2019 (rispetto al 2018)
- +13.1% nel 2020 (rispetto al 2019)
- +15.5% nel 2021 (rispetto al 2020) (compresi 2 in 1)
- -16.5% nel 2022 (rispetto al 2021) (compresi 2 in 1)
- -11.1% nel 2023 (rispetto al 2022) (compresi 2 in 1)
I dati assoluti che ho trovato in Rete relativi al mercato PC di IDC sono questi:
- 347 milioni nel 2010
- 365 milioni nel 2011
- 350 milioni nel 2012
- 315 milioni nel 2013
- 308 milioni nel 2014
- 276 milioni nel 2015
- 260 milioni nel 2016
- 259 milioni nel 2017
- 258 milioni nel 2018
- 268 milioni nel 2019
- 303 milioni nel 2020
- 350 milioni nel 2021 (compresi 2 in 1)
- 292 milioni nel 2022 (compresi 2 in 1)
- 259.5 milioni nel 2023 (compresi 2 in 1)
Kensan.it
È d'altra parte evidente che la maggior parte delle persone non necessita di un PC, per quasi tutti uno smartphone è sufficiente per molti usi, un tablet col suo grande schermo completa il resto delle necessità.Tom's Hardware in un articolo sui dati AudiWeb afferma:
Come sempre, ecco arrivare puntualmente i dati Audiweb sulla total digital audience, aggiornati a novembre 2018. In questo mese hanno navigato su Internet complessivamente 42,6 milioni di utenti unici, il 71,3% della popolazione, ma di questi solo 11,6 milioni l’hanno fatto da computer, mentre ben 27,9 milioni si sono connessi da smartphone.Il panel di Audiweb è costituito da italiani dai 2 anni in su. I navigatori tramite smartphone sono due volte e mezza quelli da PC.
Veniamo al mondo degli informatici, degli hacker e dei geek, che fine farà, si può dire qualche cosa in proposito? Diventerà sicuramente un mondo di nicchia, chi ha un tablet Android non ha più bisogno dell'amico smanettone che gli faccia funzionare il pc che non va più. Gli smanettoni superflui sono un altro cambiamento.
Che fine farà Microsoft? Il mondo professionale ha ancora bisogno di questa multinazionale ma il mondo consumer userà i prodotti semplici che in questo momento si chiamano Android e iOS. Che fine farà il mondo degli utenti linux? Sarà ancora di più un mondo di nicchia.
D'altronde solo uno sproporzionato uso di strumenti professionali da parte di utenti del tutto ignoranti in materia, ha portato ad usare il PC per navigare in Rete. Con i tablet l'ordine delle cose è ripristinato: la complessità della macchina è stata riposta sotto il cofano, quel che appare sono poche leve che permettono di fare le poche basilari azioni che servono all'utente ignorante di informatica. Soprattutto i tablet e gli smartphone non confondono gli utenti con un insieme di leve di comando da fare concorrenza a una plancia di un jet.
Si può dire che Android e i sistemi operativi simili, vengono incontro alle ridotte conoscenze dell'utente ma in realtà il nostro tempo è limitato e da qualche parte bisogna tagliare. Non si può essere esperti di tutto e sicuramente gli hacker non sono esperti di molte altre arti che non l'informatica.
Come utente Linux mi dispiace per questa fine epocale (nel suo piccolo) ma si tratta di un ritorno alle origini quando chi aveva un PC, un personal computer, erano in quattro gatti ed erano quelli che si facevano i programmi perché non ce ne erano. Chi fa i programmi e dispone dello strumento adatto (strumento per produrre contenuti come il PC) sta ritornando ad essere una piccola minoranza, gli altri, gli utenti, usufruiranno dei contenuti con lo strumento adatto: i tablet e gli smartphone oltre che console, smartTV, ecc.
Vedremo nel mondo professionale come si evolveranno le cose informatiche ma certamente i lavoratori premeranno per avere strumenti più semplici degli attuali per fare le poche cose che spesso necessitano. Per esempio una segretaria che spedisce email e fa testi con word di Microsoft, non necessita di un PC e neppure di qualche cosa di complesso come word.
La roccaforte del PC è comunque il mercato aziendale, sarà l'ultimo baluardo. Un'altra nicchia è il mercato dei gamers solo in parte indebolito dalle consolle. Poi c'è la nicchia degli appassionati. Vedremo ma intanto anche Microsoft sta diventando marginale come i "suoi" PC.
Questa la classificazione di IDC in data novembre 2017:
Desktop + DT & Datacenter Workstation |
Notebook + Mobile Workstation |
Detachable Tablet |
Slate Tablet |
Quelli che vengono chiamati da IDC come "Traditional PC" sono le prime due categorie della tabella. In particolare i detachable, gli staccabili, i 2 in 1 non sono compresi.
Nota:
prima stesura di questo articolo: 13 gen 2013
riscrittura completa di questo articolo: 11 mag 2016
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