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Dollaro non è più sicuro. I fatti. Gli USA hanno
un
deficit di 600 miliardi di dollari l'anno, l'83% del disavanzo
è
nelle mani delle banche centrali estere. In parole semplici il debito
americano è quasi interamente comprato dalle banche estere.
Nelle banche centrali delle tigri asiatiche ci sono 2400 miliardi di dollari in biglietti verdi e titoli del debito pubblico americano. Le tigri sono Giappone, Cina, Taiwan, Corea del sud. Complessivamente ci sono quattro annualità del deficit USA.
Pochi giorni fa la banca centrale coreana ha mandato un rapporto di 32 pagine al suo parlamento in cui si diceva anche che la banca di Seul intendeva "diversificare le monete in cui investe". Ne è seguita una caduta della moneta americana (la peggiore degli ultimi 4 mesi) e alcune banche centrali tra cui quella Giapponese hanno avvisato i mercati che nessuna vendita di dollari è in programma.
La Corea del sud è la tigre che è esposta in minor misura sul versante dollaro ma i mercati sono molto nervosi. I quattro paesi asiatici si incontrano spesso per discutere anche di questa questione e secondo gli esperti hanno tutto l'interesse a non fare precipitare il valore del dollaro. Si presume che verranno comperati meno dollari e più euro nel futuro da parte delle tigri asiatiche così da ridurre l'esposizione verso la divisa americana.
Se l'operazione non avrà incidenti di percorso il debito pubblico USA passerà in altre mani ma ci si chiede di chi. Non vedo altra soluzione che un lento e progressivo deprezzamento del dollaro visto che le nazioni ricche sono l'Europa, le Tigri, gli USA.
Aggiornamento 9 giu 2006: In effetti il dollaro si sta lentamente deprezzando, attualmente siamo a quasi 1 $ e 30 centesimi contro euro.
Aggiornamento 14 mar 2009: Il premier cinese Wen Jiabao si è detto "francamente preoccupato" per il valore dei suoi investimenti in USA e chiede al presidente americano Obama di "onorare la sua parola , restare una nazione credibile e assicurare la salvezza dei capitali cinesi". La cina ha investimenti in bond statunitensi per 700 miliardi di dollari ma molti altri dollari sono investiti in territorio USA come ad esempio 340 miliardi di dollari nelle banche Fannie Mae e Freddie Mac appena salvate da Barack Obama.
Se gli americani iniziassero una politica di indebitamento pubblico massiccio si arriverebbe facilmente alla svalutazione del dollaro e a un deprezzamento dei buoni del tesori in mano asiatica e quindi cinese. Ma ovviamente la Cina non può vendere i titoli di stato americani altrimenti gli USA avrebbero grosse difficoltà ad allocare i propri titoli di debito con rilevanti conseguenze economiche e le esportazioni cinesi andrebbero in difficoltà. Sarà necessario che Obama calibri i suoi progetti di indebitamento pubblico con la necessità di non svalutare i bond in mano agli asiatici, Cina in primis, nazioni che hanno anche bisogno di esportare in USA.
Una difficile quadratura del cerchio che vede Wen Jiabao criticato internamente per la sua politica di investimenti americana che si è dimostrata poco proficua e poco lungimirante. Per avere un riferimento il PIL Cinese del 2008 è di 7800 miliardi di dollari mentre quello USA è di 14200 miliardi di dollari.
Nelle banche centrali delle tigri asiatiche ci sono 2400 miliardi di dollari in biglietti verdi e titoli del debito pubblico americano. Le tigri sono Giappone, Cina, Taiwan, Corea del sud. Complessivamente ci sono quattro annualità del deficit USA.
Pochi giorni fa la banca centrale coreana ha mandato un rapporto di 32 pagine al suo parlamento in cui si diceva anche che la banca di Seul intendeva "diversificare le monete in cui investe". Ne è seguita una caduta della moneta americana (la peggiore degli ultimi 4 mesi) e alcune banche centrali tra cui quella Giapponese hanno avvisato i mercati che nessuna vendita di dollari è in programma.
La Corea del sud è la tigre che è esposta in minor misura sul versante dollaro ma i mercati sono molto nervosi. I quattro paesi asiatici si incontrano spesso per discutere anche di questa questione e secondo gli esperti hanno tutto l'interesse a non fare precipitare il valore del dollaro. Si presume che verranno comperati meno dollari e più euro nel futuro da parte delle tigri asiatiche così da ridurre l'esposizione verso la divisa americana.
Se l'operazione non avrà incidenti di percorso il debito pubblico USA passerà in altre mani ma ci si chiede di chi. Non vedo altra soluzione che un lento e progressivo deprezzamento del dollaro visto che le nazioni ricche sono l'Europa, le Tigri, gli USA.
Aggiornamento 9 giu 2006: In effetti il dollaro si sta lentamente deprezzando, attualmente siamo a quasi 1 $ e 30 centesimi contro euro.
Kensan.it
Aggiornamento 14 mar 2009: Il premier cinese Wen Jiabao si è detto "francamente preoccupato" per il valore dei suoi investimenti in USA e chiede al presidente americano Obama di "onorare la sua parola , restare una nazione credibile e assicurare la salvezza dei capitali cinesi". La cina ha investimenti in bond statunitensi per 700 miliardi di dollari ma molti altri dollari sono investiti in territorio USA come ad esempio 340 miliardi di dollari nelle banche Fannie Mae e Freddie Mac appena salvate da Barack Obama.
Se gli americani iniziassero una politica di indebitamento pubblico massiccio si arriverebbe facilmente alla svalutazione del dollaro e a un deprezzamento dei buoni del tesori in mano asiatica e quindi cinese. Ma ovviamente la Cina non può vendere i titoli di stato americani altrimenti gli USA avrebbero grosse difficoltà ad allocare i propri titoli di debito con rilevanti conseguenze economiche e le esportazioni cinesi andrebbero in difficoltà. Sarà necessario che Obama calibri i suoi progetti di indebitamento pubblico con la necessità di non svalutare i bond in mano agli asiatici, Cina in primis, nazioni che hanno anche bisogno di esportare in USA.
Una difficile quadratura del cerchio che vede Wen Jiabao criticato internamente per la sua politica di investimenti americana che si è dimostrata poco proficua e poco lungimirante. Per avere un riferimento il PIL Cinese del 2008 è di 7800 miliardi di dollari mentre quello USA è di 14200 miliardi di dollari.
Per quanto riguarda un articolo scritto da me [http://h1dr0gen0.xoopiter.com/wp/?p=3]
Invece per quanto riguarda l'articolo di cui ti ho fornito il link la scorsa volta, credo sia stato scritto con troppo fervore antiamericano e poca correttezza giornalistica, poco obiettivo e troppi fronzoli. Comunque mi ha fatto ridere e l'ho inserito nelle mie pagine economiche.
kensan il 7 marzo 2005 con il titolo: Ciao H1dr0gen0.
grazie per il commento, ho ovviamente letto l'articolo che però ho notato con dispiacere non essere tuo. Che dire? Primo che mancano link (anche nel mio articolo mancano :) poi è interessante il dato di 33 mila miliardi di dollari di debito pubblico e corporate. Molto interessante il rapporto tra debito e pil che in italia è sul 120% in usa è del 294%.
Tu confermi tutti questi dati e poi ho inteso bene?
Sulla questione dell'asse del male è una vecchia storia che somiglia a quella dell'uovo e della gallina. Questi vogliono sganciarsi dagli usa e così usano l'euro, gli usa non sopportano paesi sganciati e così gli fanno guerra o similari.
Colpa dell'euro o dell'iran/venezuela/corea/iraq? forse entrambe?
Ciae e grazie.