Il Kerala
Software libero |
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Un
evento veramente particolare per varie ragioni. Innanzitutto il
teatro d'azione della conferenza. Il Kerala (32 milioni d'abitanti)
è
uno stato della
federazione Indiana con un livello d'inclusione sociale altissimo. Secondo la statistica è il primo stato al mondo in cui un partito comunista sia andato al potere, nel 1957, con elezioni democratiche. La tradizione di stato orientato verso il sociale continua ancora oggi ed il Kerala resta lo stato del subcontinente indiano nel quale i partiti di sinistra sono più forti. È lo stato con la più alta alfabetizzazione dell'India (vicina al 100%) ed un sistema sanitario a livelli europei. La più bassa mortalità infantile e la più alta aspettativa di vita. Straordinariamente pulito: per chi ha viaggiato per l'India e non è mai stato in Kerala, un'autentica sorpresa. Uno stato d'inclusione e tolleranza, in cui convivono pacificamente la maggioranza indù con le significative minoranze religiose cristiana e musulmana e la piccola comunità ebrea che data la sua presenza dal 587 a.c. Lo stato più ricco dell'India. Eppure in Kerala non c'è nulla di quello che ci si dovrebbe aspettare per immaginare condizioni così eccezionali. L'industria è praticamente inesistente, l'agricoltura locale è rudimentale: un'economia di servizi. Quando si chiede una spiegazione di tutto questo la gente del posto risponde: “in ogni famiglia c'è qualcuno che lavora all'estero. In Europa, nel Golfo, in America”. Il Kerala è veramente globalizzato. Nel senso che la sua gente è globalizzata: in giro per tutto il mondo. Il Kerala sforna ogni anno 16.000 nuovi diplomati in informatica. Sicuramente il paese più adatto per approfondire le implicazioni sociali della rivoluzione del software libero. Continua >>>
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Commenti sperimentali
by kensan & Mp |
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